La resistenza dei giovani palestinesi di Masafer Yatta: studiare e lottare.

Sosteniamoli attraverso il pagamento delle tasse universitarie!

27 novembre 2024. 

Da più di dieci anni AssopacePalestina sostiene il diritto allo studio dei giovani e delle giovani palestinesi di At-Tuwani, piccolo villaggio rurale nella zona di Masafer Yatta, a sud di Hebron.

Il villaggio di At-Tuwani conta circa 400 abitanti, che vivono prevalentemente di pastorizia e agricoltura. Sorge in Area C, zona sotto esclusivo controllo militare e civile israeliano. L’area di Masafer Yatta che, insieme ad At-Tuwani, comprende altri 11 villaggi rurali di piccole dimensioni, è stata designata zona di addestramento militare, compromettendo duramente la sicurezza e le attività quotidiane della popolazione palestinese. Dopo una battaglia legale durata più di 20 anni, nel 2022 la Corte Suprema Israeliana ha disposto lo sfratto forzato per tutta la popolazione dell’area; nel 2023 la maggior parte dei residenti di Masafer Yatta ha ricevuto ordini di demolizione e vive nel rischio imminente di essere sfollati con la forza.

Noi vogliamo sostenere il percorso formativo di giovani studiosi e studiose che quotidianamente difendono se stessi, le proprie abitazioni e la propria terra dalla violenza dell’Esercito Israeliano e degli estremisti delle colonie illegali nell’area. Giovani che hanno scelto la lotta nonviolenta come forma di resistenza all’occupazione illegale, che vogliono costruire un futuro migliore per sé e la propria comunità attraverso la cultura, ma non hanno le possibilità economiche per studiare.

Dopo il 7 ottobre 2023 le incursioni dei coloni (nella zona sono presenti quelli più feroci, che si sentono investiti del compito divino di conquistare la “terra promessa”) nei confronti degli abitanti di questi territori si sono intensificate. A rischio non solo le case, i raccolti, le greggi ma anche le loro stesse vite. Ciò nonostante, non smettiamo di credere nella forza della cultura come strumento di lotta nonviolenta, di giustizia, verità e pace e perciò continuiamo a sostenere, attraverso il pagamento delle tasse universitarie, coloro che, come noi, attribuiscono alla cultura un ruolo fondamentale per la costruzione di un futuro diverso.

Abbiamo iniziato sostenendo nove studenti:

Sami Hafez Hureini(laureato nel 2024 in Giurisprudenza), Nour Makamra (laureata nel 2022 in Servizi Sociali), Adeeb Ganem Hureini (uscito dal programma per contribuire al mantenimento della famiglia), Sameeha Hafez Hureini (laureata nel 2023 in Letteratura Inglese), Ameer Ganem Hureini (laureato nel 2018 in Media e Press), Alì Rashed Awad (laureato nel 2020 in Letteratura Inglese), Salah Omar Abu-jendia (laureato nel 2020 in Giurisprudenza), Malik Alhuraini (laureato nel 2021 in Letteratura Inglese), Basel Adraa (laureato 2018 in Giurisprudenza).

Sami Hureini, tra i fondatori del gruppo Youth of Sumud (Giovani della Resilienza) operante nell’area delle colline a sud di Hebron, è divenuto ora Coordinatore dei Comitati di Resistenza Popolare non violenta contro gli insediamenti israeliani e il muro di separazione.

Sia Ali Awad che Basel Adraa collaborano invece con B’Tselem, l’organizzazione non governativa israeliana che si definisce come “Il Centro di informazione israeliano per i diritti umani nei territori occupati”.

Basel Adraa ha inoltre scritto e diretto, insieme ad altri tre attivisti sia palestinesi che israeliani, “No Other Land”, film documentario che mostra la distruzione di Masafer Yatta da parte dei soldati israeliani tra il 2019 e il 2023. Coprodotto tra Palestina e Norvegia, il film ha vinto numerosi premi, tra questi, al suo esordio al Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2024, il Panorama Audience Award ed il Berlinale Documentary Film Award per il miglior documentario.

Ai primi nove studenti si sono quindi aggiunti Ibrahim Khaled Hussien Omour, Shahd Suleaman e Mohammad Hafez Hussein Hureini.

Di recente sono entrate nel progetto Bushra Khader Suleiman Al-Emour, Rahaf Ismail Mohammed Al-Emour e Jumana Nabil Ahmed Al-Emour.

Le tre ragazze, a causa della guerra, in questo momento frequentano i corsi online quattro giorni a settimana, nella speranza che in futuro sarà possibile recarsi all’università di persona. Non vi sono mezzi di trasporto pubblici che collegano At-Tuwani a Yatta (sede dell’Università), perciò dovranno spostarsi con auto personale, sostenendo il costo del trasporto attraverso un tragitto molto rischioso.

La frequenza non è comunque obbligatoria.

“Desidero ringraziare gli amici di Assopace Palestina per darmi l’opportunità di studiare. Lo studio è da sempre un elemento collante della nostra comunità. Grazie a una lotta decennale, la comunità del mio villaggio è riuscita a ottenere i permessi per costruire una scuola per i bambini e i ragazzi, che negli anni è diventata il cuore pulsante del nostro villaggio e di quelli circostanti. Adesso sono una studentessa universitaria, frequento Psicologia presso l’Open Jerusalem University. Secondo le statistiche, il 50% dei bambini in Palestina, con picchi del 90% a Gaza, presenta disturbi post-traumatici. La salute mentale è troppo spesso sottovalutata. Con i miei studi voglio aiutare il mio popolo e la mia terra.”

“Studio Psicologia presso l’Open Jerusalem University. I miei genitori, a differenza di me, non hanno avuto l’opportunità di studiare. Il vostro aiuto mi consentirà di portare a compimento i miei studi e di immaginare un futuro differente per la mia comunità e il mio popolo. La realtà di Masafer Yatta è fatta di attacchi quotidiani da parte di coloni, limitazioni della libertà di movimento e demolizioni di infrastrutture, tra cui case, scuole e cisterne d’acqua. Per me studiare significa resistere all’occupazione militare israeliana.”

“Frequento Pedagogia presso l’Open Jerusalem University. Essere arrivata fino a qui, per me è già un traguardo. Grazie al vostro aiuto ho l’opportunità di completare i miei studi e mettere a disposizione le conoscenze apprese durante questi anni per la mia comunità. La violenza per mano dei coloni, dal 7 ottobre, è incrementata esponenzialmente. Le università hanno chiuso durante i primi mesi della guerra per motivi di sicurezza. Le strade che collegano il mio villaggio all’Università sono spesso chiuse, e sono costretta ad aspettare lunghe ore o a tornare a casa e a perdere le lezioni. Nonostante le difficoltà, non voglio arrendermi, e voglio continuare a studiare. Grazie per il vostro supporto.”

Alle ragazze e i ragazzi di At-Tuwani si è aggiunta poi Alia Rashid Ibrahim Awad.

Tuba è uno dei tanti villaggi di questa zona che non ha scuole, nemmeno strutture sanitarie e intere case sono sotto minaccia di attacco e demolizione, le giovani donne e i bambini devono giornalmente passare attraverso avamposti e insediamenti israeliani per raggiungere le scuole vicine; ciò nonostante, le persone qui vogliono studiare per poter rendere il loro futuro più luminoso rispetto all’attuale situazione.

Infine, nel progetto è stata accolta Rinad Hisham Sabir Ballal.

Ringraziamo tutti coloro che con le loro donazioni hanno sin qui incoraggiato la nostra ambizione di fornire, a questi ragazzi, la possibilità per un futuro individuale e collettivo migliore.

Il progetto però va avanti, sia in ordine al completamento degli studi per i ragazzi che abbiamo dianzi conosciuto sia per permettere ad altri studenti di farne parte. Perciò abbiamo bisogno del tuo contributo!

Fai una donazione, anche tramite PAYPAL, specificando il progetto:

“Tasse universitarie per gli studenti di At-Tuwani”

BPER BANCA 
Iban IT93M0538774610000035162686

Per qualsiasi ulteriore informazione relativa al progetto puoi indirizzare la tua richiesta alla casella di posta di progetti.assopace@gmail.com

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