In difesa della vita in tutte le sue forme: Khalida Jarrar libera

da: Unione dei Professori e dei Dipendenti dell’Università di Birzeit,

29 agosto 2024. 

La mente libera è una mente che si esercita costantemente e che mira all’azione. Le forze nefaste dell’oppressione prenderanno sempre di mira una mente che tende all’azione e che si impegna a praticare verso la libertà: questo è ciò che Khalida Jarrar è stata e questo è ciò che essa rimarrà, anche in prigionia.

Khalida Jarrar

Il 12 agosto 2024, le autorità sioniste hanno trasferito brutalmente in isolamento la ricercatrice e docente dell’Università di Birzeit, Khalida Jarrar. Questo è avvenuto dopo quasi otto mesi di ingiusta detenzione senza accusa, nota come detenzione amministrativa. Nelle prime ore del mattino del 26 dicembre 2023, l’esercito coloniale israeliano ha invaso la casa di Khalida Jarrar e l’ha portata via dalla sua famiglia e dal suo lavoro. Khalida Jarrar è una leader politica, una ricercatrice e una docente. Nel corso della sua vita di attivista femminista e studiosa di politica, lo stato israeliano ha sempre cercato di metterla a tacere. L’ultima reclusione in isolamento fa parte del repertorio di violenza strutturale contro i palestinesi e dell’intensificazione della guerra israeliana per l’eliminazione di Gaza e di tutta la Palestina.

Secondo la dichiarazione rilasciata il 28 agosto 2024 dalla Commissione per gli Affari dei Detenuti e dalla Società dei Prigionieri Palestinesi, le forze israeliane hanno preso d’assalto la cella di Khalida Jarrar nella prigione di Damon, relegandola per un giorno intero in una cella sporca e infestata, senza preavviso, senza notifica e senza spiegazioni. Il 13 agosto 2024, è stata messa in un Bosta (il nefasto autobus di trasferimento prigionieri) e portata nel carcere di Neve Tirza ad al-Ramlah. Da allora è stata tenuta in isolamento in una cella di 2 metri per 1,5, senza finestre, senza luce e senza alcuna ventilazione. Nessuno è stato informato delle ragioni di questa azione. Le condizioni dure e disumane della sua detenzione in isolamento non sono solo illegali, ma sono anche inaccettabili sotto qualsiasi profilo di umanità. Il fatto che sia stata così confinata per quasi tre settimane fa parte del barbaro programma che tende all’annientamento genocida di un intero popolo. Jarrar viene letteralmente privata dell’aria e le viene negato con la forza il respiro della vita. La sua voce, come quella di tutti i prigionieri palestinesi, non sarà messa a tacere e il suo lavoro, come quello di tutti i palestinesi che lottano per la libertà, non si fermerà.

Khalida Jarrar è ricercatrice volontaria presso l’Istituto Muwatin per la Democrazia e i Diritti Umani della Birzeit University e sta lavorando a un progetto di ricerca intitolato: “Le dimensioni di classe e di genere del movimento dei prigionieri palestinesi e le loro implicazioni per il progetto di liberazione nazionale”. Ha anche partecipato all’insegnamento di diversi corsi sui diritti umani e sul movimento dei prigionieri palestinesi. È una pensatrice lucida, un’attivista per i diritti umani e una mente audace che dice la verità al potere e ha dedicato la sua vita a combattere l’occupazione e l’oppressione. L’imprigionamento di Jarrar in queste condizioni è chiaramente un tentativo di mettere a tacere la sua voce e un altro caso di presa di mira dei palestinesi e di tutti coloro che osano parlare in difesa del nostro diritto di vivere in libertà e con dignità. I criminali non ci faranno tacere. Chiediamo a tutte le persone consapevoli di gridare a gran voce contro questo tentativo di mettere a tacere Khalida Jarrar e di porre fine alle torture e agli abusi verso i nostri prigionieri politici e di chiedere la fine di questo genocidio contro la vita dei palestinesi. Inviamo questo grido a sostegno della nostra collega Khalida Jarrar e di tutti i colleghi e gli studenti dell’Università di Birzeit e non solo. La violenza dello stato coloniale non può essere tollerata in un mondo che sostiene di difendere la vita e i diritti umani. Chiediamo la libertà per tutti i nostri prigionieri politici, la fine di questa guerra genocida e chiediamo che i sionisti e i loro partner siano finalmente chiamati a rispondere di tutto il male che hanno fatto.

Chiediamo la libertà per Khalida Jarrar e per tutti i nostri prigionieri. La Palestina sarà libera.

29 agosto 2024
Unione dei Professori e dei Dipendenti dell’Università di Birzeit, Palestina occupata.

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2 commenti su “In difesa della vita in tutte le sue forme: Khalida Jarrar libera”

  1. Voglio essere informata su tutte le terribili ingiustizie che sta commettendo il governo Netanyahu, compresa la terribile detenzione di Khalida Jarrar. Spero verrà presto liberata

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