Promuovere pace e stabilità in Medio Oriente sostenendo incondizionatamente il suo peggiore aggressore

di Caitlin Johnstone,

Caitlin’s Newsletter, 2 agosto 2024. 

Il presidente Biden – se volete far finta che Biden sia ancora in carica come presidente e prenda ancora le decisioni alla Casa Bianca – si è impegnato a sostenere Israele contro qualsiasi ritorsione riguardo alla sua recente ondata di omicidi in Iran e in Libano, con cui ha ucciso funzionari di alto profilo di Hamas e Hezbollah.

Un comunicato della Casa Bianca afferma che Biden ha parlato con Benjamin Netanyahu giovedì e “ha riaffermato il suo impegno per la sicurezza di Israele contro tutte le minacce provenienti dall’Iran, compresi i suoi gruppi terroristici per procura, Hamas, Hezbollah e gli Houthi” e “ha discusso gli sforzi per sostenere la difesa di Israele contro ogni minaccia, anche contro i missili balistici e i droni, incluso l’invio di nuovi strumenti militari difensivi dagli Stati Uniti”.

In modo esilarante, la dichiarazione afferma anche che “il Presidente ha sottolineato l’importanza degli sforzi in corso per attenuare le tensioni più ampie nella regione”.

Già, niente enfatizza l’importanza di una distensione delle tensioni nella regione come l’impegno a sostenere militarmente in modo incondizionato il singolo attore più belligerante della regione, indipendentemente da quanto sconsiderate e folli diventino le sue aggressioni.

Questa dichiarazione della Casa Bianca fa eco ai commenti del Segretario alla “Difesa” Lloyd Austin del giorno precedente, che ha affermato: “Aiuteremo certamente a difendere Israele” nel caso in cui dovesse scoppiare una guerra più ampia a seguito degli attacchi omicidi di Israele.

Tutto questo blaterare di “difesa” dello Stato di Israele ha lo scopo di trasmettere la falsa impressione che Israele se ne stia lì a farsi gli affari suoi e stia per subire attacchi non provocati, da parte di aggressori ostili per qualche insondabile motivo. Come se attivare esplosivi militari nelle capitali di due nazioni per condurre omicidi politici non fosse visto come un atto di guerra estremo che richiederebbe una risposta violenta praticamente da parte di qualunque governo del pianeta.

In realtà, gli Stati Uniti non stanno giurando di difendere lo Stato di Israele, ma di aiutare Israele ad attaccare altri paesi. Se si offre sostegno incondizionato a un aggressore estremamente bellicoso mentre commette gli atti di aggressione più demenziali che si possano immaginare, non si fa altro che condonare quegli atti di aggressione e assicurarsi che non subisca conseguenze quando ne compie altri.

Un giubbotto di kevlar smette di essere uno strumento di difesa quando lo si indossa per evitare di essere fermati dalla polizia durante una sparatoria di massa.

La posizione di Washington è resa ancora più assurda se si pensa a tutte le grida isteriche e le vesti stracciate dell’establishment di Washington dopo l’attentato a Donald Trump. Israele ha ucciso il leader dell’ufficio politico di Hamas, non un comandante militare; e questo leader era il principale negoziatore nei colloqui di cessate il fuoco con Israele. Si è trattato di un assassinio politico, proprio come lo sarebbe stato un attentato alla vita di Trump, ma probabilmente con conseguenze molto più gravi. Eppure l’unica risposta da parte di Washington è stata quella di annunciare che aiuterà Israele a continuare la sua incendiaria manovra di disturbo in tutto il Medio Oriente.

I mostri della palude di Washington parlano continuamente del loro desiderio di promuovere “la pace e la stabilità in Medio Oriente”, mentre allo stesso tempo giurano fedeltà e sostegno a una nazione mediorientale le cui azioni rappresentano un ostacolo maggiore alla pace e alla stabilità nella regione rispetto a qualsiasi altra. Queste contraddizioni stanno diventando sempre più evidenti e palesi agli occhi del mondo intero.

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Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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