Israele uccide oltre 200 palestinesi per salvare 4 prigionieri. Gli Stati Uniti sarebbero coinvolti nell’operazione

Giu 9, 2024 | Notizie

di Mondoweiss Ufficio Palestina,  

Mondoweiss, 8 giugno 2024.   

Almeno 210 palestinesi sono stati uccisi e altri 400 sono rimasti feriti nella Striscia di Gaza centrale domenica, dopo che le forze israeliane hanno effettuato una “operazione di salvataggio” per recuperare quattro prigionieri. La notizia del coinvolgimento degli Stati Uniti nell’operazione ha suscitato reazioni negative.

Palestinesi feriti, tra cui donne e bambini, vengono portati all’ospedale dei Martiri di Al Aqsa per essere curati dopo gli attacchi israeliani ai campi di Nuseirat, Al Maghazi, Az Zawayda e Al Bureij, a Deir Al Balah, Gaza, l’8 giugno 2024. Almeno 210 morti e centinaia di feriti negli attacchi che hanno visto anche il salvataggio di quattro prigionieri israeliani. (Omar Ashtawy/APAimages)

Almeno 210 palestinesi sono stati uccisi e centinaia di altri sono rimasti feriti sabato nella Striscia di Gaza centrale, in quella che Israele celebra come un’operazione militare “eroica” per salvare quattro prigionieri israeliani detenuti a Gaza.

I media palestinesi hanno riferito di intensi bombardamenti nel primo pomeriggio, ora locale, in varie aree di Nuseirat e Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. I filmati del mercato principale del campo profughi di Nuseirat hanno mostrato folle di civili palestinesi in fuga sotto il rumore dei colpi di artiglieria pesante. Traduzione più realistica del contenuto dei filmati: Una scena orribile mostra i primi momenti dell’occupazione [israeliana] che commette il massacro di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Il reporter di Al Jazeera Anas al-Sharif ha riferito che le forze israeliane si sono “infiltrate” nel campo profughi di Nuseirat con camion camuffati da veicoli per gli aiuti umanitari.

L’ufficio stampa del governo di Gaza ha dichiarato in un comunicato che le forze israeliane hanno lanciato un “attacco brutale senza precedenti contro il campo profughi di Nuseirat”, prendendo di mira direttamente i civili, e che le ambulanze e gli equipaggi della protezione civile non sono stati in grado di raggiungere l’area ed evacuare i feriti a causa dell’intensità dei bombardamenti.

L’ufficio stampa ha aggiunto che, secondo il suo conteggio, almeno 210 palestinesi sono stati uccisi e si stima che altri 400 siano stati feriti durante l’operazione israeliana.

I filmati pubblicati sui social media hanno mostrato decine di corpi di uomini, donne e bambini che giacevano nelle strade dell’area di Nuseirat, oltre a civili feriti e insanguinati che venivano trasportati di corsa all’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah.

Al Jazeera ha citato la dottoressa Tanya Haj-Hassan di Medici Senza Frontiere che ha dichiarato che il pronto soccorso dell’ospedale Al-Aqsa “è un vero e proprio bagno di sangue… Sembra un mattatoio”.

“Le immagini e i video che ho ricevuto mostrano pazienti che giacciono ovunque in pozze di sangue… i loro arti sono stati fatti saltare”, ha detto ad Al Jazeera, aggiungendo: “Questo è l’aspetto di un massacro”.

Mentre il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza centrale continuava a salire, sono emerse notizie israeliane secondo cui quattro prigionieri israeliani sono stati salvati durante l’operazione e trasferiti in Israele.  I quattro prigionieri sono stati identificati come Noa Argamani, 26 anni, Almog Meir Jan, 21 anni, Andrey Kozlov, 27 anni, e Shlomi Ziv, 40 anni. Sarebbero stati tutti prelevati il 7 ottobre dal Nova Music festival, nel sud di Israele, vicino al confine con Gaza.

Secondo i media israeliani, i quattro prigionieri sono stati trovati in buone condizioni di salute e sono stati trasferiti in un ospedale in Israele dove si sono riuniti alle loro famiglie. Un membro delle forze speciali israeliane è stato ucciso durante l’attacco.

Il quotidiano israeliano Haaretz ha citato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari secondo il quale i prigionieri sono stati “salvati sotto il fuoco, e che durante l’operazione l’IDF ha attaccato dall’aria, dal mare e da terra nelle aree di Nuseirat e Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza”.

Haaretz ha aggiunto che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant hanno approvato l’operazione giovedì sera. Netanyahu ha salutato l’operazione come “un successo”, mentre Gallant l’avrebbe descritta come “una delle operazioni più eroiche a cui abbia mai assistito in tutti i suoi anni di lavoro nell’establishment della difesa”, secondo i media israeliani.

Le famiglie dei prigionieri israeliani hanno tenuto una conferenza stampa sabato pomeriggio, in risposta alla notizia. I parenti dei quattro prigionieri salvati sabato hanno elogiato sia i militari israeliani che il governo. Alcuni parenti dei prigionieri ancora detenuti a Gaza hanno chiesto la fine della guerra e uno scambio di prigionieri per garantire il rilascio di quelli ancora detenuti a Gaza.

Sabato sera, ora locale, il portavoce delle Brigate Qassam Abu Obeida ha dichiarato che “i primi ad essere danneggiati [dall’esercito israeliano] sono i suoi prigionieri”, affermando che mentre alcuni prigionieri sono stati liberati nell’operazione, un certo numero di altri prigionieri israeliani sarebbero stati uccisi. Il governo e l’esercito israeliano non hanno commentato le notizie secondo cui prigionieri israeliani sarebbero stati uccisi durante l’operazione.

Si dice che ci siano 120 prigionieri ancora detenuti nella Striscia di Gaza, tra cui 43 uccisi da ottobre, molti dei quali sarebbero stati uccisi dalle stesse forze israeliane.

Sul suo canale ufficiale Telegram, Hamas ha dichiarato che il rilascio dei quattro prigionieri “non cambierà il fallimento strategico dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza” e che “la resistenza ha ancora in mano un numero maggiore di prigionieri e può aumentarlo”.

Notizie sul coinvolgimento degli Stati Uniti nel massacro di Nuseirat

Mentre si susseguivano le notizie sull’entità del massacro nel centro di Gaza e sui festeggiamenti in Israele per il rilascio dei quattro prigionieri, sono emerse notizie di un presunto coinvolgimento degli Stati Uniti nell’operazione.

Axios, citando un funzionario dell’amministrazione statunitense, ha riferito che “la cellula statunitense per gli ostaggi in Israele ha sostenuto lo sforzo per salvare i quattro ostaggi”.

In merito all’operazione, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Statunitense Jake Sullivan ha dichiarato che: “Gli Stati Uniti sostengono tutti gli sforzi per assicurare il rilascio degli ostaggi ancora detenuti da Hamas, compresi i cittadini americani. Ciò include negoziati in corso o altri mezzi”.

Alcuni rapporti hanno affermato che le forze americane erano coinvolte nell’operazione sul campo e che i camion degli aiuti umanitari che sarebbero stati usati per mascherare l’ingresso delle forze speciali a Nuseirat sono partiti dal molo umanitario costruito dagli Stati Uniti al largo della costa di Gaza. Mondoweiss non è stata in grado di verificare in modo indipendente alcune di queste notizie.

I video che circolano sui social media mostrano che gli elicotteri utilizzati nell’operazione di evacuazione dei prigionieri israeliani erano decollati dalle vicinanze del molo statunitense costruito al largo della costa di Gaza per consegnare a Gaza “gli aiuti umanitari tanto necessari”. Il molo da 230 milioni di dollari, completato il mese scorso, ha attirato forti critiche da parte di gruppi per i diritti e di attivisti secondo i quali il molo è un modo inefficace per consegnare gli aiuti.

Il presunto coinvolgimento degli Stati Uniti negli attacchi di sabato al centro di Gaza e il presunto uso del molo nell’operazione hanno scatenato online critiche e indignazione.

In risposta a queste notizie, Hamas ha affermato che esse dimostrano “ancora una volta” che Washington è “complice e completamente coinvolto nei crimini di guerra perpetrati” a Gaza.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden non ha commentato il coinvolgimento degli Stati Uniti nell’operazione, ma ha dichiarato: “Non smetteremo di lavorare finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa e non sarà raggiunto un cessate il fuoco. È essenziale che ciò avvenga”.

https://mondoweiss.net/2024/06/israel-kills-over-200-palestinians-to-rescue-4-captives-u-s-allegedly-involved-in-operation/

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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