Netanyahu torna in testa ai sondaggi, grazie alla Corte Penale Internazionale

Giu 3, 2024 | Notizie

di Jonathan Ofir,  

Mondoweiss, 2 giugno 2024. 

In Israele, un potenziale arresto per crimini contro l’umanità può contribuire ad aumentare la popolarità di un politico. Questo è già di per sé un’accusa eloquente.

Benjamin Netanyahu parla alla cerimonia per il 120° anniversario del Movimento Sionista, Monte Herzl, Gerusalemme, 27 settembre 2017. (foto: Kobi Gideon/GPO)

Benjamin Netanyahu e il Likud stanno compiendo una notevole rimonta politica dopo che, dal 7 ottobre, il sostegno al partito era calato drasticamente. 

Da oltre un anno, il partito Unità Nazionale (NU) di Benny Gantz rivaleggia con il Likud di Netanyahu nei sondaggi. Prima del 7 ottobre, sembrava un pareggio, con entrambi i partiti che avevano ottenuto circa 30 seggi ciascuno (sui 120 seggi della Knesset). Ma il 7 ottobre ha determinato un cambiamento decisivo: per i cinque mesi successivi, il NU ha ottenuto circa 40 seggi, mentre il Likud si è attestato sotto i 20 seggi. Nei due mesi seguenti la situazione si sarebbe un po’ stabilizzata, ma non molto: il Likud era chiaramente in difficoltà, mentre NU era in ascesa.

Era chiaro che il fallimento nell’anticipare e scongiurare l’attacco del 7 ottobre guidato da Hamas aveva segnato un nadir in termini di fiducia in Netanyahu sulla questione che sembra occupare maggiormente gli israeliani: la sicurezza.

Uno schema simile è stato riscontrato nei sondaggi relativi al personaggio politico preferito dagli israeliani per la carica di Primo Ministro (anche se il sistema elettorale israeliano si basa sull’elezione di un partito, non di un leader in quanto tale). Prima del 7 ottobre, Gantz rivaleggiava con Netanyahu e i sondaggi mostravano spesso una forbice 40%-40%. Il 7 ottobre, Gantz era in testa con circa il 50% dei consensi e Netanyahu era sceso sotto il 30%. A marzo la situazione ha iniziato a migliorare per Netanyahu, sia in termini di popolarità che di posizione del Likud nei confronti dell’UN, ma Unione Nazionale e Gantz erano ancora spesso in testa.

Questo è ciò che ha spinto Gantz a sentirsi abbastanza sicuro da lanciare un ultimatum: o Netanyahu presenta un obiettivo chiaro per la futura governance di Gaza (un’alternativa ad Hamas, ecc.) entro l’8 giugno, o lui lascerà la coalizione. “Una guerra si vince solo con una bussola strategica chiara e realistica”, ha detto Gantz. Si noti “strategica”, non “morale”. Dobbiamo ricordare che i due generali che guidano NU – Benny Gantz e Gadi Eisenkot – sono le persone che si sono vantate di riportare Gaza all’età della pietra e che hanno coniato la criminale Dottrina Dahiya, rispettivamente. I due si sono uniti al gabinetto di guerra sulla scia del 7 ottobre, come una misura di emergenza.

L’ufficio di Netanyahu ha respinto l’ultimatum di Gantz: “Lui dovrebbe dare ultimatum ad Hamas, non al Primo Ministro”.

Gantz stava giocando una partita ad alto rischio. Ma forse non ha previsto ciò che stava per succedere.

La settimana scorsa, il procuratore capo della Corte Penale Internazionale Karim Khan ha dichiarato di voler chiedere un mandato di arresto per Netanyahu, oltre ad altri, per crimini contro l’umanità. Questo è stato un regalo per Netanyahu. Egli ha definito il tribunale antisemita, ha paragonato Khan a un giudice nazista e ha colto l’occasione per fare un altro riferimento biblico genocida ad Amalek. Anche gli oppositori liberali di Netanyahu si sono stretti intorno a lui. Ciò che ha offeso la maggior parte degli israeliani, a quanto pare, è stato il fatto che, nella richiesta del mandato di arresto, sai leader di Hamas che quelli israeliani siano stati messi alla stessa stregua. Come ha detto il feroce critico di Netanyahu ed ex Primo Ministro Ehud Olmert:

“Prendete un assassino, un killer, un uomo che manda i suoi uomini a massacrare israeliani innocenti, e lo mettete in relazione con il primo ministro di Israele che è responsabile di una controffensiva, voglio dire, questo è qualcosa che gli israeliani non possono accettare… Questo gioca a favore di Netanyahu. Gli israeliani stanno già dicendo: ‘Vedi, sono tutti antisemiti. Sono tutti contro di noi”.

Netanyahu ha capito come sfruttare questo momento per farne un motivo di vittimismo, sia personale che nazionale.

Così, l’ultimo sondaggio di Canale 14 ha mostrato che il Likud è salito a ben 27 seggi, mentre NU è sceso a relativamente miseri 19 seggi. Sebbene una potenziale coalizione di governo che non includa l’Unione Nazionale abbia ottenuto solo 58 seggi (appena al di sotto della maggioranza necessaria di 61), una coalizione di opposizione che non includa il Likud dovrebbe accogliere i partiti palestinesi con 10 seggi per formare una maggioranza, e ciò sembra improbabile dato che i partiti di opposizione provengono per lo più dal centro-destra. In termini di popolarità per il posto di Primo Ministro, Netanyahu è al 44% e Gantz al 33%. 

I 27 seggi del Likud sono ancora inferiori ai 32 seggi conquistati nelle ultime elezioni del novembre 2022, ma non sono così lontani. E improvvisamente sembra che l’ultimatum di Gantz a Netanyahu possa aver segnato il destino politico del generale.

Così, Netanyahu è tornato, e tutto ciò di cui aveva bisogno era di essere minacciato di arresto dalla Corte Penale Internazionale. È curioso come in Israele la prospettiva di un mandato d’arresto per crimini contro l’umanità possa rafforzare così tanto la tua popolarità.

https://mondoweiss.net/2024/06/netanyahu-is-back-and-leading-the-polls-all-thanks-to-the-icc/

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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