2 dicembre 2023.
Mohammed Khatib è un avvocato palestinese e membro del Comitato di Coordinamento delle Lotte Popolari (PSCC), che facilita la comunicazione tra i diversi comitati popolari dei villaggi noti per la loro lotta contro il muro di separazione, detto anche “muro dell’apartheid”, in Cisgiordania. La costruzione del muro è stata giudicata dalla Corte Internazionale di Giustizia una violazione del diritto internazionale.
A Khatib viene attribuito il merito di aver svolto un ruolo di primo piano nella rinascita del movimento di resistenza pacifica nel villaggio palestinese di Bil’in, a ovest di Ramallah, dopo una serie di confische di terre nel villaggio per costruire insediamenti israeliani nel 2005. Facendo tesoro degli insegnamenti del Mahatma Gandhi e di Martin Luther King, Khatib ha motivato gli abitanti del suo villaggio a protestare pacificamente contro la confisca illegale delle terre del villaggio e li ha incoraggiati ad adottare strategie innovative per preservare la loro proprietà della terra. Dopo una serie di interventi di successo nel villaggio di Bil’in, dove grazie alla resistenza non violenta gli abitanti sono riusciti a recuperare le terre confiscate e a restituirle ai proprietari originari, il modello di Bil’in ha acquisito una certa notorietà in tutti i villaggi della Cisgiordania. Khatib ha quindi cercato di espandere il movimento e di diffondere i metodi di successo ad altri villaggi e siti a rischio in tutta la Cisgiordania. Abbracciando una strategia di resistenza non violenta, Khatib ha avuto l’idea di creare un organismo organizzativo, il Comitato di Coordinamento della Lotta Popolare (PSCC), per coordinare le azioni di protesta pacifica che si svolgono in diversi villaggi e luoghi di attività, rafforzando ed espandendo così la capacità del movimento.
Negli 11 anni trascorsi da quando Khatib ha iniziato la sua resistenza pacifica attiva, è stato esposto a ripetute molestie, detenzioni e abusi da parte dell’esercito israeliano e ad aggressioni fisiche da parte dei coloni israeliani. Nel 2015, in un clima di tensione nei Territori Palestinesi occupati, Khatib è stato arrestato in tre diverse occasioni a causa del suo coinvolgimento in manifestazioni pacifiche.
Nel 2016, Khatib è stato selezionato come uno dei sei finalisti del Front Line Defenders Award per i difensori dei diritti umani a rischio.
Nel video sottostante (3 min e mezzo), Khatib racconta le ripecussioni in Cisgiordania della guerra a Gaza:
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