Ai palestinesi è vietato difendere le proprie famiglie da aggressioni violente

Giu 30, 2023 | Notizie

di Gideon Levy,  

Israel-Palestine News, 28 giugno 2023.   

Soldato israeliano con alcune delle armi più avanzate al mondo. (foto)

Non ci sono molte popolazioni al mondo così indifese come i palestinesi che vivono nel loro Paese. Nessuno protegge le loro vite e le loro proprietà, tanto meno la loro dignità, e nessuno intende farlo. Sono totalmente abbandonati al loro destino, così come le loro proprietà. Le loro case e le loro auto possono essere incendiate, i loro campi dati alle fiamme. È giusto sparare senza pietà, uccidendo vecchi e bambini, senza forze di difesa al loro fianco. Niente polizia, niente militari: nessuno.

Se viene organizzata una forza di difesa disperata, viene immediatamente criminalizzata da Israele. I suoi combattenti vengono etichettati come “terroristi”, le loro azioni come “attacchi terroristici” e i loro destini sono segnati, con la morte o la prigione come uniche opzioni.

In mezzo al caos totale creato dall’occupazione, il divieto per i palestinesi di difendersi è una delle regole più folli; è una norma accettata che non viene nemmeno discussa.

Perché i palestinesi non possono difendersi da soli? Chi dovrebbe farlo per loro? Perché, quando si parla di “sicurezza”, si parla solo della sicurezza di Israele? I palestinesi hanno molte più vittime di aggressioni, spargimenti di sangue, pogrom e violenze – e non hanno strumenti di difesa a disposizione.

Qual è il gruppo terrorista?

In tre giorni della scorsa settimana, 35 pogrom sono stati compiuti dai coloni [NOTA: altre fonti riportano un numero molto più alto]. Dall’inizio dell’anno, circa 160 palestinesi sono stati uccisi dai soldati, la maggior parte inutilmente e la maggior parte in modo criminale. Dal bambino Mohammed Tamimi all’anziano Omar As’ad, dei palestinesi sono stati uccisi senza motivo.

Nessuno ha impedito ai soldati di sparare indiscriminatamente, nessuno ha affrontato i tiratori scelti. Nessuna autorità israeliana ha preso in considerazione l’idea di trattenere le centinaia di coloni scatenati.

Con le sue azioni e omissioni, l’IDF è stato pienamente complice dei pogrom, così come la polizia. I palestinesi sono stati abbandonati al loro destino.

Abbandonati, i residenti palestinesi hanno assistito impotenti all’incendio delle loro case, dei loro campi e delle loro auto da parte degli abominevoli coloni, avendo paura persino a respirare.

Provate a immaginare centinaia di disgustosi teppisti all’ingresso di casa vostra, che bruciano e distruggono tutto, e voi stessi sperate che non entrino nella vostra casa e facciano del male ai vostri figli, senza poter fare nulla finché non se ne vanno. Non c’è nessuno da poter chiamare o a cui rivolgersi per chiedere aiuto. Non c’è polizia, non ci sono autorità, non c’è nessuno a cui chiedere soccorso.

Qualsiasi passo compiuto per autodifesa sarebbe considerato un atto di terrorismo. Provate a immaginarlo.

L’autodifesa è un atto terroristico?

Quando i coraggiosi combattenti del campo profughi di Jenin –che sono molto più coraggiosi dei ben protetti soldati dell’IDF, oltre che più giusti– cercano di fermare le invasioni militari del campo con le loro armi meno potenti, sono ovviamente considerati terroristi, con un solo destino che li attende. L’invasore è legittimo e chi difende la sua vita e la sua proprietà è un terrorista.

I criteri e le regole morali sono incomprensibili nella loro assurdità. Ogni uccisione da parte di un soldato è considerata giusta, compresa quella di Sadil, una ragazza rifugiata di 15 anni uccisa sul tetto della sua casa la settimana scorsa. Ogni sparo per autodifesa contro un soldato invasore è considerato un brutale atto di terrorismo.

In un’altra realtà, si potrebbe almeno sognare una forza ebraica israeliana che si mobiliti per difendere i palestinesi indifesi. Si potrebbe sognare una sinistra israeliana che si mobiliti in difesa della propria vittima, come hanno fatto alcuni individui notevoli, tra cui alcuni ebrei esemplari, per aiutare a difendere i neri sudafricani sotto l’Apartheid, combattendo con loro e rimanendo feriti e imprigionati per molti anni al loro fianco.

Accompagnare gli studenti a scuola per proteggerli è nobile, ma non è sufficiente. È facile parlare, ma è difficile agire. Questa idea non è mai decollata in tutti gli anni di occupazione, tranne uno o due tentativi subito bloccati da Israele. È difficile dare la colpa alla sinistra, ma è impossibile non provare un po’ di amarezza per la sua inazione.

Questa settimana, altri palestinesi saranno uccisi senza motivo e le loro proprietà saranno distrutte. I bambini bagneranno i loro letti, temendo qualsiasi fruscio nel cortile, sapendo che i loro genitori non possono fare nulla per proteggerli. Ancora una volta, i palestinesi saranno lasciati indifesi.

L’invasore è legittimo e chi difende la sua vita e la sua proprietà è un terrorista. I criteri morali sono incomprensibili nella loro assurdità.

Il giornalista israeliano Gideon Levy è un editorialista di Haaretz e membro del comitato editoriale del giornale.

Per un elenco completo dei palestinesi e degli israeliani uccisi a partire dal 2000, visitare il sito Cronologia di Israele-Palestina 

NOTA: L’intera Cisgiordania è sotto occupazione israeliana dal 1967; tutti gli ingressi e le uscite ufficiali sono controllate dai soldati israeliani, rendendo gli abitanti palestinesi prigionieri virtuali. Molte sono famiglie che sono state ripulite etnicamente da Israele durante la guerra di fondazione di Israele (vedi questo e questo e questo) nella sua guerra del 1967. Le forze israeliane le invadono spesso; un esempio è qui.

Israele è stato fondato nel 1947 attraverso una guerra di pulizia etnica della popolazione indigena, sia musulmana che cristiana, e continua a rubare la terra di altri popoli per colonie illegali, note come “insediamenti”. Mentre i palestinesi ricorrono per lo più alla resistenza non violenta, un piccolo numero ricorre alla resistenza armata contro gli invasori.

Grazie alla lobby pro-Israele negli Stati Uniti, il Congresso eroga oltre 20 milioni di dollari al giorno di soldi delle tasse degli americani, direttamente a e/o per conto di Israele.

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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