Sia la Russia che Israele uccidono bambini. Li metta alla gogna entrambi, signor Guterres

di Andrea Mitrovica,

Al Jazeera, 29 giugno 2023. 

Il rifiuto del capo delle Nazioni Unite di aggiungere Israele alla lista degli assassini di bambini dimostra che per lui i bambini palestinesi contano meno degli altri.

Gli amici in lutto portano il corpo del ragazzo palestinese Mohammad al-Tamimi, morto per le ferite causate dai colpi sparati dalle forze israeliane. [Mohammed Torokman/Reuters].

Il piccolo Mohammad al-Tamimi deve essere stato eccitato.

Il crepuscolo del 2 giugno stava lentamente scivolando verso la notte quando quel bambino di due anni e mezzo, con una folta chioma di capelli castano chiaro, è salito sull’auto del padre parcheggiata fuori dalla loro casa a Nabi Saleh, un villaggio a nord-ovest di Ramallah, nella Cisgiordania occupata.

Haitham al-Tamimi e suo figlio erano diretti alla festa di compleanno di una nipote. Il menu prevedeva dolci, famiglia e divertimento. Pochi istanti dopo, l’auto è stata travolta dai proiettili sparati dai soldati israeliani di stanza al vicino posto di blocco.

La madre di Mohammad, Marwa, si è precipitata fuori di casa. “Mio marito stava cercando di guidare l’auto per allontanarla dalla direzione della sparatoria”, ha detto. Per tutto il tempo, un Haitham ferito chiamava il figlio gravemente colpito: “Hamoudi, Hamoudi”.

Mohammad era stato colpito alla testa. “Ero sicura che fosse stato ucciso. Lo pensavo perché ho visto che la sua testa sanguinava”, ha ricordato Marwa.

Mohammad è stato trasportato in aereo in un ospedale di Tel Aviv. Quattro giorni dopo, attaccato a un groviglio di tubi e monitor, era morto. Suo padre è sopravvissuto.

All’inizio, come al solito, i funzionari israeliani hanno dato la colpa al “fuoco incrociato palestinese” in cui erano rimasti uccisi due israeliani. Poi, la loro storia è cambiata. Ora non era più “chiaro” chi fosse il responsabile. È stata aperta un'”indagine”. Infine, un’ammissione: un soldato israeliano aveva sparato ai due.

L’uccisione di Mohammad al-Tamimi è stata un “errore”, ha dichiarato un funzionario israeliano. Un altro “errore” letale in un catalogo di “errori” letali che i soldati israeliani hanno commesso più volte e che sono costati la vita a un palestinese dopo l’altro, giovani e anziani.

E come tutta la sequela di soldati israeliani “inclini all’errore”, l’uomo armato che ha sparato un proiettile nel cranio di Mohammad al-Tamimi non sarà punito per aver ucciso un bambino.

Quest’anno, ventisette bambini palestinesi di Gaza e Cisgiordania sono già stati uccisi dalle forze israeliane. Mohammad al-Tamimi era il più giovane. Nel 2022, 42 bambini palestinesi sono stati uccisi e 933 feriti dall’esercito israeliano. Nel 2021, le forze israeliane hanno ucciso 78 bambini palestinesi e ne hanno feriti altri 982.

Tra quelli vivi, quattro bambini palestinesi su cinque nella Striscia di Gaza soffrono di depressione cronica, tristezza e paura, a causa del blocco israeliano di 16 anni sul territorio assediato.

Secondo qualsiasi misura umana, queste cifre riflettono in modo scioccante la lunga e vergognosa storia di Israele che uccide e mutila i bambini palestinesi nel corpo, nella mente e nello spirito.

Sebbene accurato, “vergognoso” non è il termine che il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres desidera usare per descrivere l’orrore di ciò che è accaduto a Mohammad al-Tamini e ad altri bambini palestinesi che i soldati israeliani hanno sfigurato e ucciso anno dopo anno.

Questa ipocrisia è stata resa evidente la scorsa settimana quando, nonostante le sollecitazioni di una serie di organizzazioni per i diritti umani, Guterres ha scelto, ancora una volta, di non includere Israele nella sua “lista della vergogna“, una lista nera di “parti coinvolte in conflitti armati che commettono gravi violazioni contro i bambini”.

La Russia è entrata nella lista di quest’anno. Guterres è stato spinto ad aggiungere le forze regolari e i mercenari russi dopo essere rimasto “scioccato” e “inorridito dall’elevato numero di gravi violazioni contro i bambini in Ucraina” nel 2022.  È la prima volta che uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite entra a far parte della lista nera.

La Russia di Vladimir Putin se lo merita. Tre adolescenti erano tra le almeno 11 persone uccise da un missile russo che ha colpito una popolare pizzeria nell’Ucraina orientale martedì sera. Questo oltraggio, da solo, ha confermato il posto della Russia nella lista della vergogna dell’ONU.

Eppure, a quanto pare, Guterres non è stato abbastanza “scioccato” o “sgomento” da rompere ulteriormente con il passato e riconoscere finalmente che i soldati israeliani sono colpevoli quanto quelli russi nel “commettere gravi violazioni contro i bambini”.

Piuttosto che ammettere la verità, il capo dell’ONU ha preferito ricorrere all’affidabile manuale del corpo diplomatico, fatto di frasi di circostanza.

“Resto profondamente preoccupato per il numero di bambini uccisi e mutilati dalle forze israeliane durante le ostilità e con l’uso di munizioni vere”, ha scritto Guterres il 5 giugno.

Il Segretario Generale ha ripetuto di essere “profondamente preoccupato” per l’”uso eccessivo della forza contro i bambini” da parte di Israele, per ben tre volte nel corso di due paragrafi tortuosi e pieni di eufemismi.

Guterres ha aggravato il suo palese doppio standard suggerendo, in modo osceno, che Israele si era guadagnato una certa considerazione per aver ucciso e mutilato meno bambini palestinesi nel 2022 rispetto all’anno precedente.

Posso immaginare la scena mentre Guterres si riuniva con i suoi consiglieri per preparare il suo ultimo rapporto, attentamente calibrato per non offendere Israele.

Guterres: Quello che i terribili russi e i loro delegati stanno facendo ai bambini ucraini è vergognoso e spaventoso. D’accordo?

Consigliere 1: Concordo.

Consigliere 2: Signor Segretario Generale, sto solo facendo l’avvocato del diavolo. Ma che dire dei danni profondi e duraturi che i terribili israeliani e i loro delegati hanno fatto e continuano a fare a tanti bambini palestinesi?

Guterres: Sì, è terribile, ma è anche una cosa scabrosa, non è vero?

Consiglieri 1 e 2: Sì, è scabrosa.

Guterres: Beh, “sgomento” e “vergognoso” sono decisamente fuori luogo. Altrimenti, la Casa Bianca o, peggio, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen mi renderanno la vita difficile.

Consiglieri 1 e 2: Ottima osservazione.

Guterres: Quindi, “profondamente preoccupato”. Non ha senso, ma è il meglio che possiamo fare. Comunque, non è la prima cosa senza senso che devo dire, giusto?

Consiglieri 1 e 2: Annotato: Russia – male, molto male. Israele – “profondamente preoccupato”. Mi sembra giusto.

Tuttavia, mi chiedo, nel calcolo delle Nazioni Unite, quand’è che l’uccisione e la mutilazione di bambini da parte dei soldati passa da “profondamente preoccupante” a “spaventoso” e “vergognoso”?

Qual è la soglia misteriosa?

È un numero tondo? È una questione di intenzioni? Qual è la natura e la portata precisa delle uccisioni e delle menomazioni di bambini palestinesi che devono verificarsi prima che il Segretario Generale delle Nazioni Unite stabilisca che le azioni mortali di Israele meritano di essere denunciate come “spaventose” e “vergognose”?

O forse il fattore decisivo è la nazionalità dei soldati che mutilano e uccidono?

Qualunque sia la cartina di tornasole, persino Human Rights Watch (HRW) – la beniamina della maggior parte delle organizzazioni giornalistiche e delle capitali occidentali – ha concluso che Guterres avrebbe dovuto inserire Israele nella “lista della vergogna” già da anni.

Israele “appartiene alla lista”, ha scritto HRW. La sua “omissione” non solo “invia un messaggio contraddittorio sulla volontà delle Nazioni Unite di ritenere responsabili i governi potenti”, ma “rende un grave disservizio ai bambini palestinesi”.

L’ambasciatore della Palestina presso le Nazioni Unite, Riyad Mansour, ha definito “un grande errore” la decisione di Guterres di lasciare Israele fuori dalla lista della vergogna.

Oltre a essere un “grande errore” e un “grave disservizio per i bambini palestinesi”, questa codardia potrebbe essere il triste e inevitabile prezzo che gli alti diplomatici dell’ONU sono disposti a pagare per mantenere i loro importanti posti di lavoro, e i vantaggi e i privilegi che ne derivano.

Dopo tutto, i diplomatici, come tutti noi, devono scegliere le loro battaglie.

Qualcuno crede che Guterres, o qualsiasi altro segretario generale dell’ONU, vorrebbe lasciare la sua comoda posizione per difendere la memoria di Mohammad al-Tamimi o dei molti altri bambini palestinesi uccisi – ovviamente per “errore” – da Israele?

Non credo proprio.

Andrew Mitrovica è un editorialista di Al Jazeera con sede a Toronto.

https://www.aljazeera.com/opinions/2023/6/29/shame-child-killer-russia-but-what-about-israel-mr-guterres

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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