Il Financial Times invita gli Stati Uniti e i paesi europei a minacciare il divieto di importazione dagli insediamenti

Giu 30, 2023 | Notizie

di Amir Tibon,

Haaretz, 28 giugno 2023. 

Il quotidiano economico internazionale invita gli Stati Uniti e i paesi europei a minacciare di vietare le importazioni di prodotti fabbricati negli insediamenti in Cisgiordania.

I coloni partecipano a una marcia dell’estrema destra verso l’avamposto illegale di Eviatar in Cisgiordania, con sette ministri e 15 membri della Knesset, aprile 2023. Moti Milrod

Il Financial Times ha pubblicato martedì 27 un editoriale che invita i paesi occidentali a minacciare di adottare misure concrete contro la violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania, compresa la minaccia di boicottare i prodotti fabbricati negli insediamenti.

“Data la gravità di quanto sta accadendo”, si legge nell’editoriale del giornale, “Washington e le capitali europee – che per lo più considerano illegali gli insediamenti israeliani e sostengono la soluzione dei due Stati – dovrebbero adottare una linea più dura. Ciò significa minacciare il divieto di importazione di beni prodotti negli insediamenti e chiarire che le imprese israeliane nei territori occupati non saranno trattate come parte di Israele”.

L’editoriale fa riferimento all’attuale espansione degli insediamenti in Cisgiordania da parte del governo israeliano e all’escalation della violenza tra Israele e i palestinesi.

Mentre “gli Stati Uniti hanno dichiarato di opporsi alle azioni unilaterali di Israele per accelerare gli insediamenti in Cisgiordania che ‘rendono più difficile la soluzione dei due Stati’, è necessaria un’azione più drastica per sostenere questa affermazione”, esorta l’editoriale del giornale.

L’editoriale traccia un parallelo tra la posizione dell’Occidente sugli insediamenti in Cisgiordania e l’opposizione all’invasione russa dell’Ucraina.

“Una posizione decisa nei confronti del governo estremista di Netanyahu è importante non solo per cercare di sedare la violenza in Cisgiordania e salvare ciò che resta del processo di pace, ma anche per inviare un messaggio più ampio”, ha dichiarato il Financial Times. “Sebbene le situazioni siano estremamente diverse, i palestinesi e i musulmani di tutto il Medio Oriente notano che l’Occidente ha contrastato vigorosamente la presa di parti dell’Ucraina da parte della Russia, ma è stato a lungo silenzioso nel reagire all’annessione strisciante della Cisgiordania da parte di Israele”.

Un giovane colono siede su un divano portato nell’avamposto illegale di Homesh, in Cisgiordania, dove i coloni hanno iniziato a costruire nuove strutture, giugno 2023. Amir Levy

Se gli Stati Uniti e l’Europa vogliono che altri Paesi si uniscano alla loro condanna di Mosca, devono evitare di apparire ipocriti, non condannando adeguatamente un comportamento inaccettabile quando proviene da un alleato tradizionale”.

Il fatto che la comunità internazionale faccia paragoni tra l’occupazione israeliana e l’invasione e occupazione russa di parti dell’Ucraina –che ha suscitato una fervente opposizione in tutto l’Occidente– ha suscitato preoccupazione in Israele.

La scorsa settimana, Haaretz ha riferito che l’Unione Europea ha intensificato l’applicazione dell’etichettatura dei prodotti fabbricati negli insediamenti della Cisgiordania, attraverso un meccanismo che richiede agli importatori europei di utilizzare un codice speciale per confermare che i prodotti non provengono dagli insediamenti.

L’anno scorso, l’UE ha adottato regole simili per garantire che non venissero importati prodotti dalle zone occupate dalla Russia in Ucraina. Nel caso dei prodotti provenienti da queste aree, tuttavia, l’UE ha imposto un divieto assoluto di importazione. Nel caso dei prodotti provenienti dagli insediamenti in Cisgiordania, alle merci viene negato solo lo status preferenziale per i dazi doganali accordato ai prodotti provenienti da Israele.

Manifestanti contro la revisione giudiziaria si riuniscono in una manifestazione nella città centrale di Petah Tikvah, lunedì 26. Nir Keidar

La nuova direttiva dell’UE sui prodotti degli insediamenti ha ricevuto poca attenzione da parte dei media israeliani, ma alcuni Paesi membri dell’UE, tra cui Spagna e Belgio, hanno già rivisto le proprie direttive commerciali, pubblicate online. Si tratta del primo passo di questo tipo da parte dell’UE da quando, nel 2015, è stata presa una decisione che richiede l’etichettatura dei prodotti di insediamento.

D’altra parte, il governo del Regno Unito, che non è più uno Stato membro dell’UE, sta avanzando una legge che impedirebbe alle amministrazioni locali del Paese di boicottare ufficialmente Israele o gli insediamenti. L’editoriale del Financial Times ha espresso la sua opposizione a questa legge, affermando che “manda un messaggio sbagliato” a Israele.

La settimana scorsa, un altro quotidiano britannico, il Guardian, ha riferito che alcuni parlamentari del partito conservatore al potere hanno espresso preoccupazione per la legislazione e hanno chiesto di ammorbidirla. Un legislatore ha dichiarato al quotidiano: “Non dovremmo fare una legislazione specifica per ogni paese, perché mina la nostra politica estera”.

Questo non è il primo editoriale del Financial Times che contiene una critica a Israele. A febbraio, nel suo editoriale, il giornale ha denunciato la revisione del sistema giudiziario operata dal governo di Benjamin Netanyahu come “un’ampia presa di potere”, affermando che “questi sono giorni bui per Israele”.

Anche il New York Times, il Washington Post e l‘Economist si erano pronunciati esplicitamente contro il piano di smantellamento del sistema giudiziario israeliano. Il Wall Street Journal, invece, ha difeso le riforme.

https://www.haaretz.com/israel-news/2023-06-28/ty-article/.premium/financial-times-calls-on-u-s-european-countries-to-threaten-ban-on-west-bank-imports/00000189-0186-db09-adcb-b9f66af00000?utm_source=App_Share&utm_medium=iOS_Native

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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