Gli Stati Uniti fissano una linea rossa sull’avamposto illegale della Cisgiordania, preparando una collisione con Netanyahu

di Ben Samuels,

Haaretz, 5 gennaio 2023. 

Il Dipartimento di Stato dice che ‘Homesh è illegale secondo la legge israeliana’ ed esorta il nuovo governo ad astenersi da attività di insediamento ‘di qualsiasi tipo’

I coloni israeliani marciano a sostegno dell’avamposto di Homesh, maggio 2022. Amir Levy

WASHINGTON – Gli Stati Uniti hanno fissato mercoledì una linea rossa indiscutibile sull’avamposto illegale di Homesh in Cisgiordania, creando un potenziale scontro con la coalizione di estrema destra del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, ciò che potrebbe innescare un conflitto all’interno del nascente governo israeliano.

“L’avamposto di Homesh in Cisgiordania è illegale. È illegale anche secondo la legge israeliana. Il nostro invito ad astenersi da passi unilaterali include certamente qualsiasi decisione di creare un nuovo insediamento, di legalizzare avamposti o di consentire costruzioni di qualsiasi tipo nel cuore della Cisgiordania, adiacenti a comunità palestinesi o su terreni privati palestinesi”, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price.

La questione della legalizzazione degli avamposti è un argomento sul quale l’amministrazione Biden ha esplicitamente indicato che si sarebbe opposta con forza a Israele, insieme alle altre questioni che potrebbero danneggiare la soluzione dei due Stati, come lo status quo del Monte del Tempio, l’espansione degli insediamenti e l’annessione.

Le dichiarazioni ufficiali degli Stati Uniti, comprese quelle augurali del Presidente Joe Biden e del Segretario di Stato Antony Blinken e la trascrizione di una telefonata tra Blinken e il Ministro degli Esteri Eli Cohen, hanno sottolineato esplicitamente “il continuo impegno del governo USA per la soluzione dei due Stati e la sua opposizione alle politiche che ne mettono in pericolo la fattibilità”.

L’avamposto di Homesh è stato costruito su terreni palestinesi di proprietà privata che erano stati originariamente evacuati insieme ad altri tre insediamenti in Cisgiordania, quando Israele si ritirò dalla Striscia di Gaza nel 2005. Da allora, la Legge sul Disimpegno ha ufficialmente proibito agli israeliani di entrare a Homesh senza un permesso speciale. Tuttavia c’è una costante presenza di israeliani sul sito che ha al suo interno una yeshiva improvvisata.

Il nuovo Ministro delle Finanze israeliano, il leader di estrema destra Bezalel Smotrich, ha dichiarato che il Governo dovrebbe cancellare la Legge sul Disimpegno e consentire una presenza permanente di civili israeliani a Homesh. Questo era anche incluso nell’accordo di coalizione del suo partito con il Likud di Netanyahu. Se Netanyahu decide di non mantenere questa promessa a causa delle pressioni internazionali, rischia un confronto con Smotrich, un partner chiave della sua coalizione di governo.

All’inizio di questa settimana, l’Alta Corte di Israele ha concesso al Governo 90 giorni per spiegare la sua decisione di invertire la rotta su Homesh, visto che si ripromette di abrogare la Legge sul Disimpegno che vieta la presenza israeliana sul posto. I proprietari terrieri palestinesi del sito, che sono i ricorrenti nell’attuale causa giudiziaria, sono stati impossibilitati a raggiungere la loro proprietà perché i coloni dell’avamposto hanno bloccato il loro accesso.

https://www.haaretz.com/israel-news/2023-01-05/ty-article/.premium/u-s-sets-red-line-on-illegal-west-bank-outpost-setting-up-clash-with-netanyahu/00000185-7ec3-d58d-a7d5-7edfae470000

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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