Mondoweiss, 4 gennaio 2023.
Gli appelli alle sanzioni e al BDS contro Israele per le azioni del suo nuovo governo contro i palestinesi stanno facendo sì che Israele si trinceri sulle sue posizioni.
Le dichiarazioni e le azioni di sfida del nuovo governo israeliano, che umiliano ulteriormente i palestinesi e li privano dei loro diritti, spingono a chiedere misure concrete contro il governo stesso.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si riunirà domani in sessione d’emergenza, su richiesta degli Emirati Arabi Uniti, per la visita provocatoria del ministro della polizia israeliano Itamar Ben-Gvir al Nobile Santuario di Gerusalemme, avvenuta ieri. La visita ai luoghi santi ha suscitato l’indignazione internazionale. Tuttavia, i funzionari israeliani contano sul fatto che gli Stati Uniti bloccheranno qualsiasi risoluzione.
Il governo statunitense ha criticato aspramente la visita di Ben-Gvir ai luoghi santi. Ma qualcuno negli Stati Uniti chiede ora il ritiro degli aiuti militari statunitensi e il sostegno al BDS, la campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni.
La deputata Rashida Tlaib lo ha fatto in riferimento alla dichiarazione del Primo Ministro Netanyahu secondo cui gli ebrei hanno il diritto esclusivo di vivere ovunque vogliano in tutta la terra.
Il fatto che il nostro Paese continui a finanziare una simile dichiarazione chiara e diretta di voler cancellare l’esistenza di un intero popolo è vergognoso. Il popolo palestinese ha il diritto di vivere e prosperare.
Mentre l’Institute for Middle East Understanding ha definito le politiche del nuovo governo come un crimine di apartheid:
Per questo regime di estrema destra e fascista, peggiorare l’oppressione palestinese è una sfacciata dimostrazione di forza politica…. Innumerevoli palestinesi innocenti saranno uccisi dal nuovo governo Netanyahu, con il sostegno della maggioranza dell’opinione pubblica israeliana che lo ha eletto…. Questo è apartheid.
Oggi Jewish Voice for Peace (JVP) ha colto l’occasione e ha lanciato un chiaro appello agli ebrei americani affinché sostengano il BDS. “Chiediamo agli ebrei americani progressisti di unirsi a noi nel chiedere la fine dei finanziamenti militari statunitensi a Israele e di partecipare attivamente al movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni finché i palestinesi non saranno liberi”.
Tallie Ben-Daniel, direttore generale di JVP, ha affermato che il nuovo governo israeliano ha apertamente abbracciato l’apartheid.
“Le azioni orribili di questo nuovo governo, a soli cinque giorni dall’insediamento, dimostrano esattamente ciò che i palestinesi dicono da sempre: Israele è uno stato di apartheid, dove i palestinesi sono trattati come inferiori. Le pericolose escalation del nuovo governo israeliano chiariscono che ora è il momento di agire”.
Beth Miller, direttore politico del gruppo, ha invece criticato l’incapacità dell’amministrazione Biden di intraprendere “azioni concrete”.
“L’amministrazione Biden ha permesso e spianato la strada a questo governo israeliano estremista, garantendo la totale impunità per le azioni di Israele e combattendo attivamente contro qualsiasi tentativo di ritenere il governo israeliano responsabile per le sue violazioni dei diritti umani”.
Durante la conferenza stampa del Dipartimento di Stato di ieri, i giornalisti hanno fatto eco a queste critiche chiedendo ripetutamente a Ned Price perché lo Stato non stia facendo nulla in risposta alla visita di Ben-Gvir, oltre a esprimere “profonda preoccupazione” e a contattare i funzionari israeliani. Matt Lee dell’AP ha chiesto:
[Lei ha detto in precedenza:] Abbiamo intenzione di intraprendere azioni e di usare la nostra voce in modo da ridurre le tensioni. Quali azioni? Sembra che stiate usando la vostra voce per dire qualcosa, qualcosa di negativo, ma certamente non ci sono – non ci sono conseguenze, almeno dalla posizione degli Stati Uniti. Non dico che dovrebbero esserci, ma non sembrano esserci. Quindi quali azioni avete intenzione di intraprendere?
Price ha detto che gli Stati Uniti stanno aiutando materialmente i palestinesi e stanno cercando di portare avanti “la soluzione dei due Stati”.
Gli israeliani sentono chiaramente la pressione delle critiche americane.
Oggi su i24 News, Danny Danon, membro del parlamento israeliano e sostenitore di Netanyahu, ha liquidato le critiche internazionali. “La gente sta cercando di spaventarci per impedirci di prendere decisioni coraggiose”. Ha detto che il governo ha il “pieno sostegno” del popolo israeliano nelle sue azioni a sostegno delle colonie ebraiche in Cisgiordania. E ha aggiunto: “Credo che gli Stati Uniti debbano stare dalla parte di Israele” nel caso che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite cerchi di approvare una risoluzione contro le azioni del governo nei luoghi santi.
Il ministro della Diaspora di Netanyahu, Amichai Chikli, ha accusato oggi l’ex premier e ora leader dell’opposizione Yair Lapid di essere la “punta di diamante del BDS”.
“Non capisce che quando dice al mondo intero che questo è un governo ‘oscuro’, il mondo non distingue tra governo e Stato”, ha detto Chikli.
“La punta di diamante del movimento BDS è in realtà il signor Yair Lapid”, ha accusato Chikli.
In un’intervista alla PBS News Hour, Shibley Telhami ha invitato l’amministrazione Biden a intraprendere azioni concrete contro il governo israeliano.
Il presidente è stato molto riluttante a criticare qualsiasi politica israeliana, comprese quelle che sa essere violazioni delle norme internazionali, in parte finora per tenere fuori Netanyahu…
Ora conta su [Netanyahu] per tenere a freno persone che sono più estreme, molto più estreme di lui.
Ma come pensate di farlo se vi limitate a dichiarazioni in privato, se non ci sono costi da pagare? Si può davvero dare la colpa a questi estremisti di estrema destra se pensano che non ci saranno conseguenze per le loro azioni? Non credo proprio.
Jim Zogby su Twitter ha fatto riferimento a un rapporto secondo cui Israele rimuoverà con la forza più di 1000 residenti palestinesi da 14 villaggi nei territori occupati e ha anche chiesto un’azione:
Ecco un test per l’annuncio di Biden: Avevano detto che avrebbero giudicato Israele dalle sue azioni. Ora Israele annuncia in anticipo che commetterà il crimine dell’espulsione. Se gli Stati Uniti non agiscono con forza per fermarlo, l’annuncio di Biden può essere giudicato come complice della violazione dei diritti umani e delle leggi da parte di Israele.
Anche la comunità sionista liberale sta compiendo passi verso un’azione concreta.
Hadar Susskind di Americans for Peace Now ha invitato il mondo a non normalizzare il nuovo governo israeliano che sta divorando la Cisgiordania. Ha detto che le organizzazioni sioniste americane stanno cercando di tornare all’ordinaria amministrazione, ma non deve essere così. Susskind ha esortato gli americani a “chiedere giustizia” e a “chiedere uguaglianza”. Ma non ha detto quali azioni gli Stati Uniti dovrebbero intraprendere.
L’annessione di fatto fa parte della piattaforma [di questo governo]. È esplicitamente uno dei principali obiettivi dei suoi membri. L’occupazione è il marcio alla base di questo governo putrido…. Gli apologeti americani hanno fatto un danno enorme a Israele nel corso degli anni partecipando, sia attivamente che passivamente, alla normalizzazione dell’occupazione…
Se vi sta a cuore Israele e il suo futuro di democrazia liberale, se vi sta a cuore la pace e un futuro migliore sia per gli israeliani che per i palestinesi, dovete resistere agli sforzi per normalizzare questo governo.
Molti leader e organizzazioni ebraiche americane, così come funzionari eletti americani, nel corso degli anni e fino ad oggi, hanno descritto il loro lavoro come “difesa di Israele” e lo hanno fatto anche quando hanno ammesso di non essere d’accordo con una particolare politica o azione. È ora di uscire da questa zona di protezione.
La dichiarazione “allarmata” di J Street poteva essere molto più forte. Ma anche loro sembrano orientati verso un’azione concreta per sanzionare la condotta israeliana. “L’azione di Ben-Gvir è solo l’ultima prova che il nuovo governo israeliano di estrema destra intende perseguire politiche pericolose e di escalation su una serie di fronti… J Street continuerà a sollecitare l’Amministrazione Biden e il Congresso a schierarsi nettamente a favore dei principi e degli impegni fondamentali che questo governo minaccia”.
Gli israeliani sono chiaramente preoccupati per la minaccia alla legittimità rappresentata dal nuovo governo. Il presidente israeliano Isaac Herzog, un sionista liberale, ha avvertito il 30 dicembre che gli israeliani non dovrebbero essere eccessivamente negativi nei confronti del governo o pensare di lasciare Israele.
“Nessuno ha il diritto di agire o parlare come se ‘il Paese fosse condannato’ o di apprestarsi a usare il passaporto”, ha detto Herzog… “So che per molti questo periodo è impegnativo e non facile. Ma la democrazia israeliana è stabile ormai da lunga data.
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
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Israele si era attribuito e appuntata al petto diverse medaglie: l’unica democrazia del Medio Oriente, l’esercito più morale del mondo, il paese gay friendly etc. L’attuale governo israeliano mostra il rovescio di quelle medaglie, che si dimostrano semplici patacche: l’unica democrazia è in realtà un’altra teocrazia, l’esercito più morale continua imperterrito ad ammazzare adolescenti palestinesi, i ministri dei partiti religiosi sono apertamente omofobi e razzisti fino al midollo. E la nostra p.d.c. , a capo di un partito che rappresenta il 22% degli italiani e si appresta a visitare Israele, cosa aspetta per aprire gli occhi? Il permesso di Biden?