della Redazione di Haaretz,
Haaretz, 20 luglio 2022.
Questa settimana, il consiglio comunale di Afula ha tentato di raggiungere un nuovo nadir del razzismo con la sua proposta di impedire alle autoscuole di operare in città durante lo Shabbat e i giorni festivi, tranne che nella zona industriale. Non fraintendete, non si tratta di una città che si è improvvisamente stufata di avere apprendisti guidatori sulle strade. Ciò che preoccupa i membri del consiglio comunale di Afula non sono le auto, ma le persone che le utilizzano durante lo Shabbat, ossia i residenti delle vicine città arabe di Nein, Mukeibla, Shibli, Umm al-Ghanam e Na’ura, che stanno imparando a guidare per prepararsi agli esami di guida della città. Questa spregevole proposta mira a impedire agli studenti arabi e agli insegnanti di guida di entrare ad Afula.
E neanche lo nascondono. I membri del Consiglio comunale saranno anche razzisti, ma non sono ipocriti. “Chiunque entri in questa città deve sapere che è una città ebraica”, ha detto senza una goccia di vergogna il consigliere comunale Itai Cohen, che ha presentato la proposta. Il Consiglio comunale di Afula ha un lungo curriculum di atti razzisti. È raccapricciante, ma i suoi membri se ne vantano persino. “È come nel 2015, quando abbiamo combattuto per la nostra verità contro la vendita di terre agli arabi”, ha detto Cohen, che guidò quella protesta. Poi c’è stato il tentativo nel 2019 di chiudere un parco comunale a chiunque non fosse residente ad Afula, con l’obiettivo di escludere i visitatori arabi. E non bisogna dimenticare il giuramento che i membri del consiglio comunale fecero nello stesso anno per mantenere Afula ebraica.
Il sindaco Avi Elkabetz ha guidato una volta la battaglia per mantenere il parco comunale libero dagli arabi. Ha anche promesso durante la sua campagna elettorale di preservare il carattere ebraico di Afula e ha persino messo in guardia contro “l’occupazione del parco”. Gli sforzi per escludere gli arabi dalla città sono stati costanti, e la battaglia sulle autoscuole deve essere vista solo come un altro fronte della guerra per preservare la purezza ebraica di Afula
Sia l’Associazione per i Diritti Civili in Israele che Adalah – Centro Legale per i Diritti della Minoranza Araba in Israele hanno inviato lettere a Elkabetz chiedendogli di rimuovere questa proposta dall’ordine del giorno, sulla base del fatto che il Comune non ha alcuna autorità legale per affiggere dei cartelli che impediscano l’ingresso in città di aspiranti guidatori durante lo Shabbat e i giorni festivi, tanto meno quando la decisione è dettata da motivazioni inaccettabili. La proposta discriminatoria viola la libertà di movimento, la libertà di occupazione e il diritto degli insegnanti arabi di lavorare durante lo Shabbat.
Afula non è la prima a presentare una proposta del genere. Nel 2003, la città di Carmiel ha tentato la stessa manovra razzista, ma il tribunale ha subito chiarito che non sarebbe stata permessa. Ieri il Consiglio comunale ha deciso all’unanimità di nominare una commissione per individuare le strade che si vorrebbero chiudere e accertare se il processo è legale. Si spera che la commissione chiarisca alla città che la proposta è razzista e deve essere accantonata.
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
.