di COSPE (Cooperazione e Sviluppo Paesi Emergenti – Onlus),
15 giugno 2022.
Le voci ed i volti delle storie che presentiamo, frutto di ricerche e di dati rigorosamente comprovati da fonti ufficiali di livello internazionali, raccontano di diritti negati, ma anche di storie di resilienza in Palestina. Una resilienza non-violenta con profonde radici nel passato, ereditata da padri e nonni, praticata nel presente e proiettata nel futuro attraverso le nuove generazioni.
Due serie di rapporti redatti da COSPE in collaborazione con Giuristi Democratici, CNR-ISGI, Operazione Colomba–Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Aveprobi (Associazione Veneta dei Produttori Biologici e Biodinamici), insieme alle organizzazioni palestinesi Al Haq, PYU (Palestinian Youth Union) e ACAD (Arab Center for Agricultural Development).
I rapporti, realizzati tra il 2019 e il 2021, raccolgono e denunciano le violazioni dei diritti fondamentali perpetrati dallo Stato di Israele sulla popolazione palestinese.
Il primo gruppo di 3 rapporti è raccolto sotto il titolo: Una vita in isolamento. Il secondo gruppo di 3 rapporti è raccolto sotto il titolo: Radici negate
Una vita in isolamento
Alcuni luoghi possono essere paradossali. Soprattutto nei territori palestinesi dove le politiche di occupazione di Israele stanno lacerando la terra e disgregando il popolo palestinese.
Radici negate
Nei Territori Palestinesi Occupati, anche l’archeologia, nel corso degli anni, è divenuta uno strumento di esproprio, colonizzazione e controllo della terra da parte dello Stato di Israele.
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ottimo lavoro,ci sara’ molto utile!