Gli Stati Uniti si impegnano a “comprare e possedere” Gaza, dice Trump

di Al Jazeera Staff, 

Al Jazeera, 10 febbraio 2025.  

Il Presidente degli Stati Uniti afferma che altri Paesi del Medio Oriente potrebbero essere incaricati di ricostruire parti dell’enclave devastata dalla guerra.

I palestinesi, sfollati a sud per ordine di Israele durante la guerra, tornano alle loro case nel nord di Gaza [File: Ramadan Abed/Reuters].

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito la sua controversa proposta di prendere il controllo di Gaza, affermando di essere impegnato a “comprare e possedere” l’enclave devastata dalla guerra.

Parlando ai giornalisti a bordo dell’Air Force One domenica 9 febbraio, Trump ha detto che Gaza dovrebbe essere considerata come un “grande sito immobiliare” e che altri paesi del Medio Oriente potrebbero essere incaricati di gestire la sua riqualificazione.

“Per quanto riguarda il nostro coinvolgimento nella ricostruzione, potremmo dare ad altri stati del Medio Oriente la possibilità di costruirne alcune parti; altre persone potrebbero farlo, attraverso i nostri auspici”, ha detto Trump mentre si recava a New Orleans per assistere al Super Bowl.

“Ma siamo impegnati a possederla, a prenderla e ad assicurarci che Hamas non torni indietro. Non c’è nulla in cui tornare. Il posto è un sito di demolizione”.

Trump ha anche affermato che i palestinesi sfollati preferirebbero non tornare a Gaza, nonostante la sua proposta abbia suscitato le reazioni negative dei rappresentanti palestinesi e di gran parte della comunità internazionale.

“Se potessimo dare loro una casa in un’area più sicura…  L’unico motivo per cui parlano di tornare a Gaza è che non hanno un’alternativa. Quando avessero un’alternativa, non vorrebbero tornare a Gaza”, ha detto il presidente degli Stati Uniti.

Hamas, il gruppo palestinese che governa Gaza, ha ribadito domenica la sua opposizione alla proposta di Trump, definendo “assurde” le sue ultime osservazioni.

“Gaza non è una proprietà che può essere comprata e venduta, ed è parte integrante della nostra terra palestinese occupata”, ha dichiarato Izzat al-Risheq, membro dell’ufficio politico di Hamas, in una dichiarazione condivisa su Telegram.

“Affrontare la questione palestinese con la mentalità di un commerciante immobiliare è una ricetta per il fallimento”, ha aggiunto al-Risheq.

“Il nostro popolo palestinese sventerà tutti i piani di sfollamento e deportazione. Gaza appartiene al suo popolo”.

Domenica scorsa, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha elogiato la proposta di Trump definendola “rivoluzionaria” e “creativa” durante una riunione di gabinetto tenutasi poche ore dopo il suo ritorno da Washington, dove ha avuto colloqui con il presidente statunitense.

Martedì 4 febbraio, Trump ha stupito i palestinesi e la comunità internazionale proponendo che Washington prenda il controllo di Gaza come parte di un audace piano di riqualificazione che, a suo dire, potrebbe trasformare l’enclave nella “Riviera del Medio Oriente”.

Il presidente degli Stati Uniti ha ribadito il suo suggerimento il giorno successivo, dopo che i funzionari della sua amministrazione avevano cercato di smorzare le reazioni alla proposta insistendo sul fatto che qualsiasi reinsediamento di palestinesi sarebbe stato temporaneo.

Trump, imprenditore immobiliare prima di entrare in politica, ha fornito pochi dettagli su come attuerebbe la sua proposta, che si scontrerebbe con enormi ostacoli pratici oltre a sollevare problemi legali ed etici.

Dopo aver inizialmente dichiarato di essere aperto alla possibilità di inviare l’esercito statunitense a Gaza, Trump ha poi affermato che non sarebbero stati necessari soldati americani per attuare il piano.

Stati vicini come l’Egitto e la Giordania hanno respinto le richieste di accogliere i palestinesi sfollati, nonostante Trump abbia suggerito che potrebbero essere reinsediati in “altri paesi interessati e con cuore umanitario”.

Domenica 9, l’Arabia Saudita ha condannato il suggerimento di Netanyahu di usare la terra del Regno per creare uno stato palestinese.

“Il Regno afferma che il popolo palestinese ha diritto alla propria terra e non è un intruso o un immigrato che può essere espulso ogni volta che la brutale occupazione israeliana lo desidera”, ha dichiarato il Ministero degli Affari Esteri in un comunicato, accusando il leader israeliano di cercare di “distogliere l’attenzione” dai “crimini” che Israele sta commettendo a Gaza.

https://www.aljazeera.com/news/2025/2/10/us-committed-to-buying-and-owning-gaza-trump-says

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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