Otto legislatori israeliani chiedono ai militari di distruggere tutte le risorse alimentari ed energetiche a Gaza

di Jonathan Ofir,  

Mondoweiss, 4 gennaio 2025.  

I legislatori israeliani stanno sollecitando l’esercito a intensificare il genocidio a Gaza, distruggendo ogni possibile fonte di energia, cibo e acqua nel territorio. 

Palestinesi sfollati controllano la distruzione a seguito di un attacco israeliano notturno su un campo di sfollati improvvisato nell’area di Mawasi, a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, il 2 gennaio 2025, che secondo quanto riferito ha ucciso almeno 11 persone. Il 1° gennaio, il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha minacciato che Israele avrebbe intensificato i suoi attacchi a Gaza se Hamas avesse continuato a lanciare razzi verso Israele. (Foto: Doaa el-Baz/APA Images)

Il 31 dicembre, otto legislatori della coalizione governativa israeliana che fanno parte del Comitato per gli Affari Esteri e la Difesa hanno inviato una lettera al Ministro della Difesa Israel Katz, invitandolo a intensificare l’assedio di Gaza – non solo nel nord, ma in tutto il territorio.

Riferendosi al nord, dove Israele sta conducendo un serrato assedio e una campagna di pulizia etnica, lamentano che “l’IDF non considera come nemici coloro che rimangono, come è consuetudine nel diritto internazionale e in tutti gli eserciti occidentali”. In altre parole, suggeriscono di sparare a tutti coloro che sono lì, dopo che la cosiddetta ‘evacuazione umanitaria’ sarà presumibilmente completata. Questo è l’eufemismo per la campagna di pulizia etnica. 

Chiedono tre punti d’azione fondamentali, dopo “l’accerchiamento e l’evacuazione della popolazione”. 

  1. Eliminazione a distanza di tutte le fonti di energia, vale a dire carburante, pannelli solari e qualsiasi mezzo pertinente (tubi, cavi, generatori, ecc.).
  2. Eliminazione di tutte le fonti di cibo, compresi i magazzini, l’acqua e tutti i mezzi pertinenti (pompe d’acqua, ecc.).
  3. Eliminazione a distanza di chiunque si muova nell’area e non esca con una bandiera bianca durante i giorni dell’assedio effettivo.

“Dopo queste azioni e dopo giorni di assedio a coloro che rimangono, l’IDF deve entrare gradualmente e condurre una pulizia completa dei covi nemici”.

L’“eliminazione a distanza” apparentemente significa l’uso di bombardamenti aerei senza una presenza fisica sul terreno. 

La lettera è stata inviata da Amit Halevy [Likud], Nissim Vaturi [Likud], Ariel Kellner [Likud], Osher Shekalim [Likud], Zvi Sukkot [Sionismo religioso], Ohad Tal [Sionismo religioso], Limor Son Har-Melech [Potere ebraico] e Avraham Bezalel [Shas]. Itai Epshtain nota su X che Ariel Kellner (uno dei firmatari) è presidente del Gruppo di Tutti i Partiti sulle relazioni tra Israele e il Parlamento Europeo ed è un “frequente visitatore di Bruxelles”. Mentre il Comitato nel suo complesso comprende 17 membri, alcuni dei quali sono anche membri dell’opposizione, i legislatori qui elencati costituiscono la metà più a destra. Tuttavia, questi legislatori rappresentano uno spaccato generale dello spettro politico governativo israeliano. Come spesso si nota, questo è chiaramente il governo più di destra che Israele abbia mai avuto, ma ha comunque il suo spettro – dal Likud a ‘sinistra’ a Potere Ebraico a ‘destra’, come è rappresentato grosso modo anche dai firmatari del Comitato.

La lettera lamenta il fatto che Hamas sembra avere ancora una presenza in aree che l’IDF ha già ‘conquistato’, e che questo sta costando il sangue dei soldati israeliani. In linea con il piano dei Generali, la lettera chiede una “vittoria decisiva” completa, piuttosto che una “guerra di logoramento”. 

Ecco per intero la lettera al Ministro della Difesa – questa è una traduzione integrale: 

Oggetto: il piano operativo nella Striscia di Gaza

Ci rivolgiamo a lei, in qualità di membri della Commissione Affari Esteri e Difesa, affinché riesamini le operazioni militari nella Striscia di Gaza, a causa dei risultati duramente ottenuti finora e delle prospettive per il futuro. Specifichiamo quindi:

  1. L’operazione militare nella Striscia di Gaza, così come ci è stata presentata alla Commissione Affari Esteri e Difesa dall’ex Ministro della Difesa ancora prima dell’inizio dell’operazione di terra il 27 ottobre 2023, e così come è stata condotta da allora sul terreno, non consente di raggiungere gli obiettivi stabiliti a livello governativo: rovesciare la governance e le capacità militari di Hamas; obiettivi  che in effetti non si stanno concretizzando fino ad oggi, nonostante si tratti di un territorio piccolo e di un nemico che non possiede gli strumenti o le capacità di un esercito moderno.
  2. Come è stato detto pubblicamente dal Capo di Stato Maggiore [dell’Esercito], l’IDF opera con il metodo delle incursioni locali, un metodo che manca della componente centrale di una guerriglia di questo tipo: il controllo. Il controllo effettivo del territorio e della popolazione è l’unico mezzo per ripulire le linee nemiche dalla Striscia e, naturalmente, per ottenere una vittoria decisiva, piuttosto che girare a vuoto in una guerra di logoramento, dove la parte più logorata è Israele. Così, finiamo per infilare più e più volte i nostri soldati in quartieri e vicoli che erano già stati conquistati da loro molte volte, luoghi che i leader dell’IDF hanno dichiarato conquistati, dove le divisioni di Hamas sono state smantellate e rovesciate, [e dichiarate] ripulite dai nemici. (E proprio in questi luoghi paghiamo un caro e intollerabile prezzo di sangue).
  3. A partire dalla data del 6 ottobre 2024, nel nord della Striscia di Gaza, a sud del corridoio di Mefalsim [Jabalia], si è svolta un’operazione a senso unico, che comprendeva l’accerchiamento e l’evacuazione della popolazione verso sud. Tutti speravamo che questo fosse l’inizio di azioni militari che avrebbero portato il cambiamento richiesto, ma sembra che questa operazione non sia stata condotta correttamente: cioè, dopo l’accerchiamento e l’evacuazione umanitaria, l’IDF non considera come nemici coloro che rimangono, come è consuetudine nel diritto internazionale e in tutti gli eserciti occidentali. E rischia nuovamente la vita dei nostri soldati entrando nel territorio densamente popolato.
  4. Dopo l’accerchiamento e l’evacuazione della popolazione, le istruzioni per l’IDF devono essere chiare:
    • Eliminazione a distanza di tutte le fonti di energia, ossia carburante, pannelli solari e qualsiasi mezzo pertinente (tubi, cavi, generatori, ecc.).
    • Eliminazione di tutte le fonti di cibo, compresi i magazzini, l’acqua e tutti i mezzi pertinenti (pompe d’acqua, ecc.).
    • Eliminazione a distanza di chiunque si muova nell’area e non esca con una bandiera bianca durante i giorni di assedio effettivo. Dopo queste azioni e dopo giorni di assedio per coloro che rimangono, l’IDF deve entrare gradualmente e condurre una pulizia completa dei covi nemici.
  5. Questo dovrebbe essere fatto nel nord della Striscia di Gaza, e allo stesso modo in qualsiasi altro territorio: accerchiamento, evacuazione della popolazione in una zona umanitaria, e assedio effettivo fino alla resa o alla completa eliminazione del nemico. Questo è il modo in cui agisce ogni esercito, e così deve fare l’IDF.

Nonostante le ripetute domande e richieste alla Commissione Affari Esteri e Difesa, fino ad oggi non abbiamo ricevuto risposte soddisfacenti dai rappresentanti dell’IDF presso il Comitato, sul perché non agiscono come richiesto, per determinare la vittoria su Hamas come ‘stato di fine delle operazioni’ per quanto riguarda i combattimenti, e quali sono i piani per il futuro. Pertanto, chiediamo il suo intervento immediato in risposta a queste domande, nonché l’emissione di istruzioni adeguate all’IDF, al fine di raggiungere una vittoria decisiva e la cessazione di rischi inutili per la vita dei nostri soldati. 

Copia a: Primo Ministro Benjamin Netanyahu e Presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa Yuli Edelstein. 

[Firmatari]: Amit Halevy [Likud], Nissim Vattori [Likud], Ariel Kellner [Likud], Osher Shekalim [Likud], Zvi Sukkot [Sionismo religioso], Ohad Tal [Sionismo religioso], Limor Son Har-Melech [Potere ebraico], Avraham Bezalel [Shas].

https://mondoweiss.net/2025/01/israeli-lawmakers-demand-military-destroy-all-food-and-energy-resources-in-gaza/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR3MJldkd2kt_IPZH_7NFaI_nz9L7ONeOQc82RrJOzfNx1HoGs6Flr-Z7zg_aem_iQjsdPVqss_1gKyItj2y6A

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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