Due gazawi muoiono durante la detenzione israeliana. L’IDF nasconde i motivi del loro arresto

di Jack Khoury e Hagar Shezaf,   

Haaretz, 2 dicembre 2024.  

Due detenuti palestinesi, uno dei quali era paralizzato, sono morti entrambi nell’ultimo mese. L’IDF e il Servizio Penitenziario Israeliano si rifiutano di rivelare il motivo del loro arresto – o il modo in cui sono morti – alle loro famiglie e al pubblico.

La struttura di detenzione di Sde Teiman, novembre 2024. Eliyahu Hershkovitz

Due residenti di Gaza sono morti nelle strutture di detenzione israeliane nell’ultimo mese, provocando un’indagine della polizia militare su uno dei decessi, mentre le Forze di Difesa Israeliane e il Servizio Carcerario Israeliano discutono su chi avesse la custodia del secondo uomo al momento della sua morte.

Uno dei due deceduti, Muad Khaled Mohammed Rian, 31 anni, era stato arrestato il 21 ottobre 2024 nel nord della Striscia di Gaza ed è morto circa una settimana e mezzo dopo. La sua famiglia ha detto che era paralizzato al momento dell’arresto e che è stata informata che le sue condizioni mediche sono peggiorate durante la detenzione, fino al decesso. La polizia militare ha aperto un’indagine sulle circostanze della sua morte.

Le autorità palestinesi affermano che il secondo uomo, Mohammad Abed Al-Rahman Hawishel Idris, di 35 anni, era stato arrestato a Rafah il 25 agosto ed è morto venerdì scorso nella prigione di Ofer. L’IDF e il Servizio Carcerario Israeliano sostengono entrambi che l’uomo non era sotto la loro custodia al momento della sua morte, e ciascuna istituzione scarica la colpa sull’altra.

Secondo la Palestinian Prisoners Society e il Palestinian Prisoners Club, Rian era paralizzato ed è stato arrestato in ottobre dai soldati dell’IDF vicino all’Ospedale Indonesiano, nel nord di Gaza. Le autorità israeliane hanno rifiutato di rivelare il motivo del suo arresto o le accuse contro di lui. La sua famiglia ha contattato l’esercito per informarsi sulle sue condizioni e sul luogo in cui era detenuto, e si è sentita dire che è morto il 2 novembre, ma non sono state fornite informazioni sul luogo della sua detenzione. Solo in risposta a una domanda di Haaretz, l’IDF ha confermato che era morto nella struttura di detenzione di Sde Teiman.

Per quanto riguarda Idris, le autorità palestinesi hanno affermato che non aveva alcun problema di salute prima del suo arresto in agosto. Alla sua famiglia è stato detto che venerdì scorso è stato trovato privo di sensi nella sua cella e la sua morte è stata confermata dopo che i tentativi di rianimazione sono falliti.

L’IDF ha detto che è morto mentre era sotto la custodia del Servizio Carcerario Israeliano, anche se il Servizio Carcerario sostiene che era sotto la custodia dell’esercito. Anche nel suo caso, non sono state fornite informazioni sul motivo del suo arresto o sulle accuse a suo carico.

La prigione di Ofer, lo scorso ottobre. Olivier Fitoussi

Due settimane fa, è stata segnalata la morte nelle carceri israeliane di Mounir Abdallah Mahmoud Alfaqawi, 42 anni, e di suo figlio, Yassin Mounir Alfaqawi, 18 anni. La polizia militare sta indagando sulle circostanze della morte di questi due uomini, che erano stati arrestati dall’esercito nella loro casa di Khan Yunis a marzo. Gli arresti sono stati resi noti solo dopo che i loro parenti hanno presentato una petizione alla Corte Suprema, dopo che il Coordinamento delle Attività Governative nei Territori (COGAT) aveva detto di non avere informazioni che indicassero che i due uomini erano stati detenuti.

In ottobre, il Centro HaMoked per la Difesa dell’Individuo ha presentato una petizione alla Corte Suprema chiedendo che i due fossero portati davanti al tribunale, poiché le loro famiglie non avevano informazioni sulla loro posizione. In seguito, è stato rivelato che i due erano morti, ed è stata rilasciata una breve dichiarazione che diceva: “In seguito a un’indagine sul caso dei firmatari, fonti militari hanno confermato che gli individui in questione sono deceduti”. Alla luce della risposta dello stato e del fatto che i due uomini erano morti, l’Alta Corte ha archiviato la petizione.

Dallo scoppio della guerra, almeno 38 residenti di Gaza detenuti dall’esercito israeliano sono morti. L’IDF non informa le famiglie dei detenuti della loro morte, né riporta i loro decessi ai media, in contrasto con la prassi del Servizio Carcerario Israeliano, che informa le famiglie e il pubblico quando i prigionieri o i detenuti muoiono sotto la sua custodia.

La base militare di Sde Teiman, nel sud di Israele. Eliyahu Hershkovitz

Le informazioni sulla morte dei detenuti o dei prigionieri sono giunte alle loro famiglie solo attraverso i resoconti dei media o le testimonianze di detenuti rilasciati. Le famiglie dei detenuti hanno presentato diverse petizioni durante la guerra per sapere dove si trovano.

Fino a circa due mesi fa, la maggior parte dei detenuti era tenuta nella struttura di detenzione di Sde Teiman, in condizioni estremamente precarie. In seguito alle petizioni e ai resoconti dei media, la maggior parte dei detenuti è stata trasferita da quella struttura ad altri luoghi, e lo stato si è impegnato a rinnovare il sito per garantire ai detenuti condizioni più ragionevoli. Le persone attualmente sotto la custodia dell’IDF sono detenute anche nelle strutture di detenzione della base militare di Ofer e del campo militare di Anatot.

Secondo un rapporto pubblicato dall’ONG israelo-palestinese B’Tselem nel mese di agosto, diversi gazawi sono morti in circostanze che sollevano seri sospetti di abusi o di negazione deliberata di cure mediche. Il rapporto, basato su decine di testimonianze raccolte da palestinesi detenuti nelle carceri o nelle strutture di detenzione israeliane dall’inizio della guerra, descrive una realtà di torture, violenze sessuali, abusi fisici, umiliazioni, fame e negazione di cure mediche adeguate. L’organizzazione ha sostenuto all’epoca che ciò costituisce una “politica sistematica e istituzionale incentrata sul continuo abuso e tortura di tutti i prigionieri palestinesi”.

https://www.haaretz.com/israel-news/2024-12-02/ty-article/.premium/two-gaza-residents-die-in-israeli-detention-idf-withholding-reason-for-their-arrest/00000193-87e9-dc12-a7d3-efed90390000?utm_source=mailchimp&utm_medium=Content&utm_campaign=haaretz-today&utm_content=ae029e1e15

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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