The Cradle, 3 settembre 2024.
I palestinesi dei territori occupati affermano che l’obiettivo principale dell’operazione israeliana è la distruzione selvaggia.
L’esercito israeliano, nei suoi documenti interni, ha classificato la Cisgiordania occupata come “il secondo fronte più critico, subito dopo Gaza”, secondo i funzionari della sicurezza che hanno parlato con Israel Hayom.
“L’operazione di Jenin è solo l’inizio”, hanno dichiarato i funzionari della sicurezza al quotidiano israeliano, aggiungendo che le incursioni in corso nel nord della Cisgiordania ‘continueranno nel prossimo futuro’.
“L’IDF mira ad arrivare a ottobre, il mese delle principali festività ebraiche, con una Cisgiordania più calma rispetto all’attuale mini-rivolta che si sta svolgendo sul terreno. Sebbene sia improbabile una guerra su vasta scala, l’Operazione ‘Campi estivi’ dovrebbe espandersi presto ad altre regioni della Cisgiordania”, dice il rapporto.
Negli ultimi sette giorni, le truppe israeliane hanno condotto il più grande assalto alla Cisgiordania occupata in due decenni, uccidendo decine di Palestinesi e devastando le principali città. Una fonte della sicurezza ha descritto a Israel Hayom l’operazione come “non solo tagliare l’erba, ma sradicare il problema alla fonte”.
Un video mostra l’esercito israeliano che distrugge deliberatamente negozi e infrastrutture nel centro di Jenin, durante l’operazione su larga scala dell’esercito nella Cisgiordania occupata:
Secondo il rapporto, i servizi di sicurezza dell’Autorità Palestinese (AP) “hanno collaborato in modo sostanziale con le forze israeliane, anche durante l’attacco di domenica”, che ha visto veicoli blindati e bulldozer scatenati a Jenin per distruggere infrastrutture vitali.
“I palestinesi affermano che l’obiettivo principale di questa operazione militare, la più grande in oltre due decenni, è distruggere quanto più possibile… Dicono che non si tratta di una necessità legata alla sicurezza. È per ricordare ai palestinesi il costo che dovranno sostenere se decideranno di resistere all’occupazione dell’esercito israeliano”, ha riferito domenica la corrispondente di Al Jazeera Niba Ibrahim.
Sono in corso incursioni anche nella città di Tulkarem, dove un ragazzo di 14 anni è stato ucciso martedì mattina mentre si recava alla moschea con il padre, mentre i cecchini israeliani continuano a colpire impunemente i civili.
Nonostante l’intensità dell’assalto israeliano, le fazioni della resistenza locale hanno affrontato ferocemente l’esercito invasore fin dall’inizio della cosiddetta Operazione “Campi d’Estate”.
“I nostri combattenti ingaggiano feroci battaglie con le forze nemiche che stanno assaltando il campo di Tulkarem e stanno colpendo le forze israeliane di fanteria nelle strade del campo con pesanti raffiche di proiettili che vanno anche a segno”, ha annunciato martedì mattina la Brigata Tulkarem, il ramo locale delle Brigate Quds della Jihad Islamica Palestinese (PIJ).
Anche le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa di Fatah hanno annunciato martedì l’uccisione di un soldato israeliano durante una “serrata imboscata” alle truppe di invasione, in collaborazione con le Brigate Qassam di Hamas, nell’asse di Al-Ghanem, nel campo profughi di Tulkarem.
Durante la riunione del governo israeliano di questa settimana, il Ministro israeliano della Protezione Ambientale Idit Silman ha posto le città di Jenin e Nablus nella stessa categoria del confine tra Gaza e l’Egitto e ha ribadito il diritto di Israele a tutta la Palestina.
“Nel Corridoio Philadelphi, a Jenin e Nablus, dobbiamo attaccare per ereditare la terra. Questo è il termine che deve essere usato [ereditare], non il termine ‘occupare’ la terra”, ha detto Silman.
Lo stesso giorno, il Ministro israeliano degli Insediamenti e delle Missioni Nazionali Orit Strook ha invitato il Segretario Militare e il Gabinetto di Sicurezza a “dichiarare lo stato di guerra in Cisgiordania”.
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.
.