dal New Arab Staff,
The New Arab, 3 luglio, 2024.
Itamar Ben-Gvir è apparso vantarsi delle squallide condizioni di detenzione, facendo commenti che gli osservatori hanno definito un’ammissione che Israele gestisce campi di concentramento.
Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha ribadito la sua richiesta di giustiziare i prigionieri palestinesi, nel corso di una disputa con il servizio di sicurezza interno israeliano Shin Bet sullo stato delle carceri di Israele.
Il ministro di estrema destra ha risposto alle accuse dello Shin Bet secondo cui il governo avrebbe ignorato mesi di avvertimenti sul sovraffollamento delle carceri, dove ci sono almeno 21.000 detenuti palestinesi dal 7 ottobre.
“Da quando ho assunto la carica di ministro della Sicurezza Nazionale, uno dei più importanti obiettivi che mi sono prefissato è quello di peggiorare le condizioni dei terroristi nelle carceri e di ridurre i loro diritti al minimo richiesto dalla legge”, ha dichiarato Ben-Gvir.
Il ministro è sembrato vantarsi delle condizioni squallide in cui sono tenuti i palestinesi, facendo dichiarazioni che alcuni osservatori hanno definito un’aperta ammissione del fatto che Israele gestisce dei veri e propri campi di concentramento.
“Tutto ciò che è stato pubblicato sulle condizioni abominevoli” dei palestinesi nelle carceri israeliane “era vero”, ha detto Ben-Gvir, vantandosi di aver ridotto il cibo e le docce per i prigionieri, di aver rimosso i loro dispositivi elettrici e di aver bloccato i depositi finanziari.
Affrontando la questione del sovraffollamento, il ministro ha affermato che si stanno costruendo nuove prigioni, ma che la sua proposta di una politica orientata all’esecuzione dei prigionieri avrebbe risolto più facilmente il problema.
“Ho già proposto una soluzione molto più semplice, ovvero l’introduzione della pena di morte per i terroristi, che risolverebbe il problema del sovraffollamento, ma anche lo Shin Bet si oppone con veemenza a questa soluzione”, ha dichiarato.
Le osservazioni di Ben-Gvir su X fanno seguito a una dichiarazione video rilasciata domenica, in cui affermava che i prigionieri palestinesi dovrebbero “ricevere un colpo testa invece di ricevere più cibo”.
Una lettura preliminare della proposta di legge per l’esecuzione dei palestinesi accusati di terrorismo è stata approvata dall’Assemblea Generale della Knesset nel marzo 2023, ma sono previste altre due sedute per poterla approvare.
Aumento della popolazione carceraria
Da ottobre Israele ha intensificato gli arresti e i rapimenti di palestinesi in Cisgiordania e a Gaza, e la scorsa settimana il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, ha avvertito che le strutture erano diventate una “bomba a orologeria”.
“Le condizioni di vita fisiche e mentali possono portare ad atti di violenza all’interno delle carceri e dei penitenziari, e alcuni detenuti stanno già pianificando atti di violenza e di vendetta”, ha dichiarato Bar in una lettera inviata ai principali leader israeliani, tra cui il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e Ben-Gvir, secondo quanto riportato da Canale 12 di Israele.
Nella lettera si aggiungeva che le carceri israeliane, che hanno una capacità di 14.000 posti, attualmente ospitano 21.000 prigionieri.
Lunedì, l’ONG legale HaMoked ha dichiarato che Israele detiene 9.623 palestinesi nelle carceri israeliane, tra cui circa 3.379 detenuti senza accusa o processo grazie alla controversa politica della detenzione amministrativa.
Alcuni ex detenuti hanno dichiarato di essere stati sottoposti a torture e abusi sessuali durante la detenzione israeliana, anche per mano di medici israeliani.
https://www.newarab.com/news/ben-gvir-boasts-abominable-palestinian-prisoner-conditions
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
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