da The Associated Press, Jack Khoury, Reuters and Ben Samuels,
Haaretz, 29 febbraio 2024.
Il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 700 persone sono rimaste ferite nell’incidente; l’IDF sostiene che la maggior parte dei morti è dovuta al sovraffollamento e ai calpestamenti, mentre Hamas sostiene che l’esercito israeliano ha sparato contro la folla
Più di 100 persone sono state uccise e almeno 760 sono state ferite giovedì 29, durante l’assalto ai camion degli aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza.
Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, le morti sono dovute ai soldati che hanno sparato sulla folla. L’IDF afferma che la maggior parte dei decessi è dovuta al calpestamento e alla calca e che si è sparato solo quando le truppe si sono sentite minacciate.
Fares Afana, responsabile del servizio di ambulanze dell’ospedale Kamal Adwan, ha detto che i medici arrivati sulla scena hanno trovato “decine o centinaia” di persone stese a terra. Ha detto che non c’erano abbastanza ambulanze per raccogliere tutti i morti e i feriti e che alcuni sono stati portati in ospedale su carretti trainati da asini.
In risposta all’attacco, Hamas ha dichiarato che l’incidente potrebbe portare al fallimento dei negoziati per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.
“I negoziati condotti dalla leadership del movimento non sono un processo aperto a spese del sangue del nostro popolo”, ha dichiarato, riferendosi ai morti di giovedì e affermando che Israele sarebbe il responsabile di qualsiasi fallimento dei negoziati.
L’IDF ha reso noti i dettagli di una prima indagine sull’incidente, insieme a un video che lo documenta. Secondo l’esercito israeliano, 30 camion di aiuti sono entrati la mattina presto a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom e hanno proseguito verso nord. Una volta raggiunto l’incrocio di Gaza City, i camion sono stati presi d’assalto dai residenti, causando decine di morti nella calca.
I camion hanno proseguito verso nord e, una volta raggiunto il quartiere di Rimal, sono circolate notizie di individui armati che sparavano contro i camion e li saccheggiavano.
A quel punto, secondo l’esercito israeliano, alcuni della folla hanno iniziato ad avvicinarsi a un’unità dell’IDF nell’area, spingendo i soldati a sparare colpi di avvertimento in aria da una distanza di decine di metri prima di mirare alle gambe di coloro che continuavano ad avanzare verso di loro.
Un portavoce del governo israeliano ha dichiarato che l’attacco è “una tragedia” e ha fatto eco alla posizione dell’esercito, secondo cui la maggior parte dei morti è stata causata dalla calca intorno ai camion degli aiuti. “È ovviamente una tragedia, ma non siamo ancora sicuri dei dettagli”, ha dichiarato il portavoce Avi Hyman ai giornalisti.
Il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qidra, ha dichiarato che l’incidente è avvenuto alla rotonda di al-Nabusi, a ovest di Gaza City, nella parte settentrionale dell’enclave.
Le équipe mediche non sono state in grado di far fronte al volume e alla gravità delle ferite riportate da decine di feriti arrivati all’ospedale al-Shifa, ha detto Qidra.
Il responsabile dell’ospedale Kamal Adwan di Gaza City, Hussam Abu Safieyah, ha dichiarato di aver ricevuto 10 cadaveri e decine di pazienti feriti nell’incidente avvenuto a ovest della città.
“Non sappiamo quanti ce ne siano negli altri ospedali”, ha detto per telefono Safieyah alla Reuters.
Il dottor Mohammad Salha, direttore ad interim dell’ospedale Al-Awda, ha detto di aver ricevuto 90 feriti e tre morti, che sono stati trasferiti al Kamal Adwan.
“Ci aspettiamo un aumento del numero dei morti”, ha detto. “Ci sono molti feriti ancora alla reception e al pronto soccorso”. Secondo Salha, Al-Awda è in gran parte fuori servizio, senza elettricità e con la sala operatoria che funziona a batterie con poche ore di autonomia. Il settore sanitario di Gaza è in grave difficoltà a quasi cinque mesi dall’inizio della guerra.
L’incidente a Gaza si è verificato a poche ore dalla visita dell’amministratrice dell’USAID Samantha Power al valico di frontiera di Kerem Shalom, dove ha implorato Israele di aumentare la quantità di aiuti e di aprire altri valichi.
“È assolutamente chiaro che, dato il continuo deterioramento delle condizioni per il popolo di Gaza, due valichi non sono sufficienti”, ha dichiarato. “Stiamo parlando con i funzionari israeliani della necessità di aprire molti più valichi, molti più passaggi a Gaza, in modo che l’assistenza umanitaria, di vitale importanza, possa essere incrementata drasticamente. È una questione di vita o di morte”, ha aggiunto.
Funzionari statunitensi hanno sottolineato che l’incidente mostra la necessità di mettere in atto un cessate il fuoco temporaneo il prima possibile, in particolare con l’inizio del Ramadan tra una settimana e mezzo, data la natura sempre più disperata della crisi umanitaria di Gaza.
Un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha dichiarato: “Si tratta di un incidente grave e stiamo esaminando i rapporti. Siamo addolorati per la perdita di vite innocenti e riconosciamo la terribile situazione umanitaria di Gaza, dove palestinesi innocenti cercano solo di sfamare le loro famiglie. Questo sottolinea l’importanza di espandere e sostenere il flusso di assistenza umanitaria a Gaza, anche attraverso un eventuale cessate il fuoco temporaneo. Continuiamo a lavorare giorno e notte per raggiungere questo risultato”.
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.
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L’America che non ha aspettato l’indagine per avere certezza del coinvolgimento di qualche volontario UNRWA con Hamas per tagliare immediatamente tutti gli aiuti umanitari oggi davanti alla carneficina di ieri deve aspettare le indagini per capire se può condannare i suoi amic e nel frattempo alza il ditino per intralciare l’Onui….che vergogna