Rapporto sulla Protezione dei Civili nei Territori Palestinesi occupati
per il 22 febbraio 2024
La versione in italiano dei rapporti ONU OCHA è a cura dell’Associazione per la pace – gruppo di Rivoli: https://sites.google.com/site/assopacerivoli/materiali/rapporti-onu/rapporti-settimanali-integrali
RACCOLTA DELLE OLIVE 2023
In Cisgiordania l’accesso ostacolato agli uliveti affligge gli agricoltori palestinesi.
In Cisgiordania, per gli agricoltori palestinesi, la stagione della raccolta delle olive del 2023 è stata particolarmente difficile. La raccolta, tradizionalmente, avviene tra settembre e novembre; quest’anno ha coinciso con l’attacco del 7 ottobre contro Israele e l’escalation delle ostilità nella Striscia di Gaza. Durante tale periodo, i palestinesi di Cisgiordania hanno dovuto affrontare un’impennata di restrizioni alla circolazione, ma anche di violenze, ad opera delle forze israeliane e dei coloni israeliani.
Per i raccoglitori di olive palestinesi, ciò ha comportato immense difficoltà poiché spesso non potevano accedere ai loro uliveti. A conclusione della stagione 2023, in Cisgiordania, a causa delle restrizioni israeliane all’accesso dei palestinesi, le olive di più di 9.600 ettari di terre coltivate a olivo sono rimaste non raccolte.
Includono quattro tipologie di località:
1. Dietro la Barriera della Cisgiordania, nella cosiddetta “Seam Zone”
2. Al confine con la Barriera, entro 150 metri sul lato “Cisgiordania”.
3. Vicino agli insediamenti colonici, dove tradizionalmente sono richiesti permessi militari programmati (denominati “coordinamento preventivo”).
4. In altre aree adiacenti agli insediamenti colonici.
Negli anni precedenti, le autorità israeliane avrebbero richiesto un cosiddetto “coordinamento preventivo”, in realtà un permesso militare israeliano programmato per consentire agli agricoltori di accedere alle loro terre in determinate aree. Tuttavia, nella stagione 2023, le autorità israeliane hanno annullato quasi tutte queste autorizzazioni, impedendo di fatto agli agricoltori di accedere alle loro terre. I cancelli agricoli lungo la Barriera della Cisgiordania sono rimasti per la maggior parte chiusi.
Secondo il settore della sicurezza alimentare (una partnership di dozzine di Organizzazioni umanitarie), nella stagione 2023, gli agricoltori palestinesi hanno subito una perdita totale stimata di oltre 1.200 tonnellate di olio d’oliva, con una conseguente battuta d’arresto finanziaria diretta di 10 milioni di dollari. L’impatto è stato particolarmente duro nei governatorati settentrionali di Tulkarem, Qalqiliya e Nablus.
La raccolta delle olive è un evento economico, sociale e culturale chiave per i palestinesi. In quanto potenza occupante, Israele dovrebbe garantire che i palestinesi possano partecipare a questa attività e trarne pieno beneficio. Ciò include garantire che gli agricoltori possano accedere ai propri uliveti durante tutto l’anno e che i loro alberi e le proprietà agricole siano protetti da danni e furti.
Nel periodo settembre-novembre, l’OCHA ha documentato 113 casi legati alla raccolta, nei quali coloni israeliani hanno attaccato i palestinesi, danneggiando i loro alberi o rubando raccolti e strumenti di raccolta. Dieci di questi episodi hanno provocato vittime e danni materiali, altri dieci hanno provocato vittime ma non danni materiali e 93 casi hanno provocato danni ma non vittime. Durante questi episodi sono stati vandalizzati oltre 2.000 alberi. Il maggior numero di episodi è stato registrato nei governatorati di Nablus (40) e Ramallah (31). L’OCHA stima che, complessivamente nel 2023, in Cisgiordania, siano stati vandalizzati oltre 10.000 ulivi di proprietà palestinese; presumibilmente ad opera di coloni.
Il 28 ottobre, un palestinese di 29 anni, padre di quattro figli, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da un colono israeliano mentre raccoglieva le olive nel villaggio di As Sawiya, a sud di Nablus. Sono stati osservati fori di proiettile nel petto e nell’avambraccio sinistro.
In almeno 38 occasioni, agricoltori palestinesi o altri testimoni oculari hanno riferito che le forze israeliane accompagnavano gli aggressori o che questi ultimi indossavano uniformi militari mentre scacciavano i palestinesi dai terreni agricoli o si impossessavano di olive e attrezzi.
Per chi volesse leggere gli aggiornamenti quotidiani, UPDATES sul sito OCHAOPT
https://www.ochaopt.org/publications/protection-of-civilians
La scrivente “Associazione per la pace – gruppo territoriale di Rivoli”, stante l’imparzialità dell’Organo che li redige, utilizza i Rapporti per diffondere un’informazione affidabile sugli eventi che accadono in Palestina. Pertanto, traduce i Rapporti in italiano (escludendo i dati statistici ed i grafici) e li invia agli interessati. Talvolta, i traduttori dell’Associazione, per esplicitare informazioni che gli estensori dei Rapporti sottintendono considerandole già note ai lettori abituali, aggiungono nel corpo del testo brevi note [in corsivo tra parentesi quadre].
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