Venerdì 2 febbraio, ore 18:00, all’ESC Atelier in via dei Volsci 159, Roma, sarà proiettato il film “Naila and the uprising”. A seguire, dibattito con Jamal Zakout e Luisa Morgantini.
Una storia di amore, famiglia e libertà. L’omaggio a un’eroica donna palestinese e alla sua lotta di resilienza.
Un film potente, istruttivo, importante. Documentando la vita della leader della resistenza palestinese Naila Ayesh, la regista Julia Bacha mostra il ruolo fondamentale delle donne nella resistenza: “La Prima Intifada fu sostenuta per mesi da un network di donne palestinesi in lotta sia per la liberazione nazionale che per il raggiungimento della parità di genere”.
Il documentario è di volta in volta sorprendente e sconvolgente (e a tratti poetico) mentre traccia il ruolo centrale delle donne nella Prima Intifada scoppiata nel 1987. Integrando scene animate con interviste e filmati d’archivio, dipinge un’immagine indelebile di come le donne siano state parte dell’organizzazione politica e sociale.
È una storia dolorosa, ma anche illuminante: la storia di una donna che ha promosso il ruolo della lotta nonviolenta per l’autodeterminazione palestinese. Un’attivista femminista che, come suo marito Jamal Zakout, ha trascorso un periodo difficile nelle prigioni israeliane, dove è stata duramente interrogata e torturata fino a perdere il bambino che aveva in grembo.
Naila è stata, per più di 15 anni, direttrice del Women’s Affair Centre di Gaza.
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