Distruggiamo persino i loro pozzi per l’acqua

Lug 30, 2023 | Notizie

di Gideon Levy,

Haaretz, 30 luglio 2023. 

Dal filmato dell’impermeabilizzazione dei pozzi d’acqua nei pressi di Hebron, in Cisgiordania, la scorsa settimana.

La betoniera ha vomitato un impasto grigiastro, che mormorava mentre scorreva rapidamente nei pozzi per l’acqua, intasandoli. Tutt’intorno c’erano i soldati che facevano da guardia, gli impiegati dell’Amministrazione Civile che hanno ideato questo piano malvagio, gli operai che lo hanno portato a termine e i contadini locali che vedevano il loro supporto essenziale spegnersi per sempre.

I soldati hanno cercato di disperderli, come si fa con i cani randagi. Il cemento continuava a colare e alla fine gli uomini dell’Amministrazione Civile hanno verificato che tutto era stato obliterato. Presto tutti e tre i pozzi sono stati sigillati. È successo mercoledì scorso, a sud di Hebron, vicino al campo profughi di Fawwar, ed è stata un’opera del demonio, una delle azioni più diaboliche dell’occupazione (e qui la competizione è feroce).

“Ai pozzi d’acqua, ai pozzi d’acqua / alla sorgente che sgorga nella montagna / lì il mio amore troverà ancora / acqua di sorgente / acqua di falda / e acqua di fiume”, scriveva Naomi Shemer nel 1982, in “El borot hamayim”. Quanto è bello cantare dei pozzi nei cori popolari, e quanto è sionista questa canzone, come tutte le canzoni di Shemer. In questi pozzi non c’era acqua di fiume; l’amore di Shemer per la Terra d’Israele vi avrebbe trovato solo acqua di sorgente e di falda, ma ora non scorreranno mai più. L’odio anti-arabo, l’apartheid, la brutalità e la malvagità coprono ora le sorgenti e le falde acquifere e il falso amore per la Terra d’Israele. Coloro che tappano i pozzi dei contadini sono motivati dal male puro, e chiunque soffochi l’acqua delle sorgenti odia la terra.

Il male dell’apartheid ha molte facce; questo intasamento di pozzi, anche se non è stato versato sangue e non sono state arrestate persone, è una delle facce più brutte. Nessuna bugia e nessun pretesto di sicurezza può nascondere i pozzi coperti di cemento, né può farlo la scusa della legge e dell’ordine, è solo il male puro. Anche se non è il più orribile dei crimini commessi ogni giorno nei territori, è uno dei più brutti: sigillare i pozzi d’acqua.

Gli uomini dell’Amministrazione Civile hanno sicuramente una serie di ragioni legali e burocratiche per affermare che questi pozzi, in cui scorrevano acque sotterranee vitali ai margini del deserto delle South Hebron Hills, sono proibiti, illegali, criminali, pericolosi e minacciosi. Ma nulla, assolutamente nulla, può giustificare un atto così vile e spregevole. Appezzamenti di terreno su cui per anni sono stati coltivati ortaggi meravigliosi, cavoli, cavolfiori e lattuga, pomodori e cetrioli, un piccolo orto contro la stretta e lo squallore del campo profughi di Fawwar e contro l’aridità della montagna, ora grideranno per avere la loro acqua. È improbabile che i contadini possano permettersi di trasportare l’acqua da lontano. È più probabile che questi campi appassiscano e muoiano, insieme all’unica fonte di sostentamento per coloro che non hanno altre opzioni.

Il giorno dopo, quando il video che lo documentava è diventato virale, il comandante dell’esercito di occupazione, il Magg. Gen. Ghasan Alyan, che si fregia del titolo di “coordinatore delle attività governative nei Territori”, si è affrettato a emanare una direttiva in cui si specificava che tutte le attività che prendono di mira le infrastrutture idriche nei mesi estivi sarebbero state riviste dal capo dell’Amministrazione Civile. Riviste, non terminate del tutto; solo in estate, non in tutte le stagioni. La distruzione di pozzi e serbatoi d’acqua è una pietra miliare delle attività di demolizione dell’Amministrazione Civile. Quando si vuole ripulire un’area ed espellere le persone che ci abitano, bisogna prima privarle dell’acqua. Questo è il loro modus operandi. Uno Stato che ha avvelenato dagli aerei i campi della Striscia di Gaza e del Negev non esita, ovviamente, a negare l’acqua ai pastori e alle loro greggi. Ho visto vari pozzi che l’Amministrazione Civile ha distrutto nel corso degli anni, e anche alcuni che sono stati avvelenati dai coloni gettandovi dentro carcasse di animali. Di certo queste azioni non si fermeranno adesso.

C’è solo un’altra cosa che devo chiedere: cosa hanno detto alle loro famiglie i soldati e i dipendenti dell’Amministrazione Civile riguardo al loro lavoro di quel giorno? Hanno detto ai loro figli o ai loro genitori che hanno distrutto i pozzi d’acqua dei contadini che volevano vivere sulla loro terra? Che questo è il loro lavoro e che qualcuno deve pur farlo? Possiamo solo sperare che questo giorno li perseguiti per il resto della loro vita.

https://www.haaretz.com/opinion/2023-07-30/ty-article-opinion/.premium/we-even-destroy-their-water-wells/00000189-a31f-d00f-a7db-b39f5f280000?utm_source=mailchimp&utm_medium=Content&utm_campaign=daily-brief&utm_content=49ecb2de4e

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni ancheSdiverse possano essere utili per capire.

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