L’esercito israeliano sta a guardare mentre i coloni occupano una casa di Hebron designata “zona militare chiusa”

Lug 18, 2023 | Notizie

di Gianluca Pacchiani,

The Times of Israel, 16 luglio 2023. 

Un gruppo di coloni sostiene di aver acquistato la “Freedom House” l’anno scorso, ma non ha il permesso di trasferirvisi, in attesa dell’esito di una petizione da parte dei palestinesi che sostengono di essere i legittimi proprietari.

Un gruppo di coloni ebrei si trasferisce nella Freedom House appena acquistata nella Città Vecchia di Hebron, 28 luglio 2022. (Twitter, utilizzato in conformità alla clausola 27a della legge sul diritto d’autore)

Un edificio conteso nella città cisgiordana di Hebron è stato occupato dai coloni nei giorni scorsi, mentre l’IDF ha chiuso un occhio, secondo quanto riportato domenica.

Un gruppo di coloni chiamato “Harchivi Makom Aholech” ha affermato di aver acquistato l’edificio nel luglio 2022, a seguito di una campagna di raccolta fondi. I coloni hanno rinominato la proprietà “Beit Hacherut” (Casa della Libertà) e l’hanno occupata subito dopo il presunto acquisto, in una mossa accolta con favore dai leader dei coloni, come il deputato Orit Struck (Sionismo Religioso). Gli occupanti sono stati tuttavia evacuati pochi giorni dopo.

Non è chiaro esattamente quanti coloni abbiano rioccupato la proprietà, né quando. Sembra che dall’evacuazione del luglio 2022, i coloni siano entrati e usciti a intermittenza, ha riferito Haaretz. Un funzionario dell’IDF ha dichiarato che i coloni non hanno ancora i permessi necessari per risiedere.

In una risposta ufficiale, il Coordinatore delle Attività Governative nei Territori (COGAT), un’unità del Ministero della Difesa, ha dichiarato che, dopo il trasferimento dei coloni nella “Casa della Libertà” nonostante l’ordine di chiusura militare, essi hanno presentato dei documenti che dimostrano i loro diritti sull’edificio, documenti che l’Amministrazione Civile sta attualmente valutando.

Sebbene i dettagli della transazione siano ancora in fase di verifica a distanza di un anno, spesso accade che i coloni riescano ad acquisire i diritti da uno dei proprietari, mentre gli altri proprietari non sono d’accordo e la questione finisce in tribunale per lunghe discussioni, secondo Peace Now, una ONG che monitora l’attività di insediamento in Cisgiordania. In casi precedenti a Hebron, i coloni si sono affrettati a stabilire i “fatti sul campo”: sono entrati nelle case e solo allora hanno ricevuto l’approvazione del Ministro della Difesa,

Nel gennaio 2023, due residenti palestinesi di Hebron hanno presentato una petizione alla Corte Suprema israeliana sostenendo di essere i legittimi proprietari dell’edificio “Freedom House” e che il gruppo di coloni lo aveva occupato illegalmente.

Uno striscione della campagna di raccolta fondi del 2022 per l’acquisto della Freedom House di Hebron. Lo striscione contiene una mappa con la posizione della Freedom House (in oro) rispetto alla Tomba dei Patriarchi e ad altri insediamenti ebraici a Hebron. (da charidy.com)

La Corte ha risposto a febbraio, sostenendo che, dopo un’ispezione dell’edificio, ha scoperto che non era abitato. La petizione è stata quindi respinta perché non c’era nessuno da evacuare.

Nel frattempo, l’esercito ha dichiarato la casa “zona militare chiusa”, il che significa che ai palestinesi viene impedito di visitarla senza accompagnatori.

Peace Now ha dichiarato ad Haaretz che “si tratta di un insediamento illegale sotto ogni aspetto. I coloni stanno approfittando dell’incapacità del governo di far rispettare la legge e ancora una volta hanno invaso una proprietà senza i permessi necessari”.

L’obiettivo dichiarato della ONG di coloni “Harchivi Makom Aholech”, che sostiene di aver acquistato la proprietà, è quello di “riscattare Hebron, seguendo le orme del nostro antenato Abramo”.

L’organizzazione, che opera da circa 10 anni, descrive sul suo sito web l’approccio sistematico che segue per l’acquisto di case palestinesi. Per prima cosa contatta il proprietario palestinese di un edificio e procede all’acquisto in segreto. Poi vi trasferisce i nuovi occupanti in modo “calcolato”, in base al livello di rischio della proprietà.

Se la transazione viene contestata in tribunale, il gruppo fornisce assistenza legale agli acquirenti. Allo stesso tempo, il gruppo dice di proteggere i venditori palestinesi da ritorsioni da parte di altri palestinesi, fornendo loro alloggio e assistenza economica e legale.

Case che appartengono a coloni ebrei nella città cisgiordana di Hebron. 12 novembre 2018. (Gershon Elinson/Flash90/File)

Hebron si distingue dalle altre città arabe della Cisgiordania per la presenza di una comunità ebraica che, in base all’Accordo di Hebron del 1997 tra Israele e l’Autorità Palestinese, vive in un’area sotto controllo israeliano – circa il 20% della città, nota come H2. La comunità esiste da centinaia di anni, anche se con diverse lacune nel corso del XX secolo.

La comunità è composta da diverse enclavi situate nel cuore della città, la più grande della Cisgiordania. I circa 1.000 coloni ebrei che vi abitano vivono sotto stretta sorveglianza militare, in mezzo a circa 215.000 palestinesi. È stata teatro di numerosi incidenti violenti tra palestinesi e israeliani.

https://www.timesofisrael.com/idf-stands-by-as-settlers-inhabit-hebron-home-designated-closed-military-zone/

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Archivi

Fai una donazione

Fai una donazione tramite Paypal alla nostra associazione:

Fai una donazione ad Asso Pace Palestina

Oppure versate il vostro contributo ad
AssoPace Palestina
Banca BPER Banca S.p.A
IBAN: IT 93M0538774610000035162686

il 5X1000 ad Assopace Palestina

Il prossimo viaggio