Il presidente israeliano Isaac Herzog non è meno criminale di Netanyahu

Lug 18, 2023 | Notizie

di Miko Peled,   

Mondoweiss, 17 luglio 2023. 

Isaac Herzog, che mercoledì 19 si presenterà al Congresso USA, potrebbe sembrare il volto moderato di Israele, ma non è diverso da Benjamin Netanyahu quando si tratta di sostenere l’apartheid israeliano.

Il presidente israeliano Isaac Herzog (destra) ha affidato l’incarico di formare un governo a Benjamin Netanyahu (sinistra), nel novembre 2022. (Kobi Gideon /GPO/Wikimedia Commons)

In quello che può essere visto solo come uno schiaffo politico a Benjamin Netanyahu, il presidente della Camera USA Kevin McCarthy ha invitato il presidente israeliano Isaac Herzog – e non il primo ministro Netanyahu – a parlare davanti a una sessione congiunta del Congresso. Sebbene avesse minacciato di invitare Netanyahu a Washington se il Presidente Biden non l’avesse fatto, McCarthy deve aver accettato un compromesso in base al quale il Presidente Herzog, il volto più gentile e gradevole di Israele, dovrebbe apparire al posto di Netanyahu.

Tuttavia, sebbene Herzog possa sembrare un volto moderato di Israele e del sionismo, non è meno criminale di guerra razzista di Netanyahu. È il capo ufficiale dello Stato di Israele, un Paese che Amnesty International ha accusato di aver commesso il crimine di Apartheid, un crimine così odioso da rientrare nella definizione di Crimine contro l’Umanità. Prima di diventare presidente, Herzog è stato ministro in diversi gabinetti israeliani sia all’interno dello Stato di Israele, sia come capo dell’Agenzia Ebraica, uno dei rami principali dell’Organizzazione Sionista Mondiale.

La presidenza israeliana è una posizione comoda, dove i politici che non hanno più nulla da fare vanno a pascolare. Il mio prozio, Zalman Shazar, è stato il terzo presidente di Israele. Prima di allora, è stato membro del gabinetto e leader dei lavoratori – e solo quando era troppo vecchio per svolgere altri compiti utili è stato mandato a fare il Presidente.

Herzog proviene da profonde radici sioniste razziste, anche se dal mondo politico del centro-Labor. È considerato un volto più moderato di Netanyahu e, a differenza di quest’ultimo, non è mai stato incriminato. Suo padre era Chaim “Vivian” Herzog, un criminale di guerra che ha fatto carriera nell’esercito, servendo per decenni al fianco di mio padre nell’esercito israeliano.

Herzog, il padre, è stato in seguito ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite. Quando il 10 novembre 1975 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la risoluzione 3379 che dichiarava il sionismo una forma di razzismo e discriminazione razziale, l’ambasciatore Herzog strappò la risoluzione in segno di protesta davanti all’Assemblea Generale. Alla fine fu mandato al pascolo e divenne presidente di Israele.

Ufficialmente il Presidente israeliano non è autorizzato a fare dichiarazioni politiche, ma deve piuttosto agire come una figura di unione, a cui tutti possano guardare. E infatti, nel novembre del 2021, pochi mesi dopo essere diventato Presidente, Herzog figlio ha deciso di dare una dimostrazione di unità, visitando uno dei luoghi più controversi della Palestina per accendere una menorah e celebrare la festa ebraica di Hanukkah: Hebron.

Secondo un articolo pubblicato dall’Associated Press sulla visita, Herzog ha detto che stava visitando la “Grotta dei Patriarchi” a Hebron per celebrare il passato ebraico dell’antica città. Inoltre, anche se la vita dei palestinesi nella città sta diventando sempre meno sopportabile e l’accesso alla Moschea di Abramo per i musulmani sta diventando sempre più limitato, ha acceso la menorah insieme ai coloni razzisti e violenti che abitano la città e terrorizzano i residenti palestinesi locali. Poi ha detto di essere lì per promuovere “relazioni interreligiose”.

La visita di Herzog a Hebron, una città nota per soffrire di quello che viene descritto come il più puro esempio di apartheid, non è stata priva di simbolismo. Egli, in quanto rappresentante della cosiddetta sinistra sionista elitaria, è “venuto a Canossa”, per così dire, per giurare sostegno e lealtà agli elementi più vili e violenti del mondo sionista – i coloni di Hebron. È stata la chiusura di un cerchio, un momento di unità, e da quel momento in poi non c’è stata più differenza tra i coloni sionisti di Tel Aviv e quelli di Hebron.

Non ho potuto fare a meno di ricordare che, da bambino, visitavamo la residenza ufficiale del Presidente durante l’Hanukkah. Il Presidente Shazar, mio prozio, teneva una casa aperta e tutta la mia famiglia allargata, insieme ai dignitari, veniva a vedere l’accensione delle candele. Ma Herzog non ha tenuto questo evento nella residenza ufficiale. Si è recato nella base dei coloni per legittimare e mostrare sostegno alla pulizia etnica e al terrore di oltre duecentomila palestinesi che vivono nella città di Hebron.

Nel suo discorso, mentre si trovava nella roccaforte della supremazia razzista sionista e della violenza sfrenata, Herzog ha fatto quello che può essere visto solo come un assurdo appello alla pace tra tutti i figli di Abramo, dicendo che dobbiamo “denunciare tutte le forme di odio e di violenza”.

Questa strategia doppiogiochista del sionismo non è nuova, ma Herzog l’ha portata a un livello completamente nuovo, sostenendo la violenza incontrollata dei coloni contro i palestinesi e invocando al contempo una pace che non potrà mai avvenire finché i sionisti governeranno la Palestina.

Nel suo discorso di fronte alla sessione congiunta del Congresso, un discorso che diversi parlamentari hanno annunciato di voler boicottare, si può sicuramente scommettere che Herzog metterà in scena il suo volto ragionevole e moderato. Senza dubbio menzionerà il sincero desiderio di pace di Israele e la sua necessità di rimanere forte e sicuro di fronte alle continue minacce. L’unica domanda che rimane è quante standing ovation riceverà.

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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