6 giugno 2023
La situazione del quartiere Bustan di Silwan è peggiorata negli ultimi tempi ed è ora ancor più urgente.
1. L’ultimo incontro con il Sindaco e la lettera a lui inviata dall’avvocato Ziad Qawar (1.6.23) non hanno prodotto alcuna ulteriore informazione sui piani di demolizione del Municipio o sul piano di ELAD (Città di David) King’s Garden, che i 1550 residenti sono chiamati ad approvare anche se non l’hanno ancora potuto vedere.
2. Il Municipio sta praticando un regime quotidiano di pressioni e molestie. Ad esempio, il noto attivista locale Fakhri abu Diab ha appena ricevuto una fattura per un’imposta sul reddito in sospeso per circa 1,5 milioni di NIS (€ 380.000)! La polizia gli ha notificato personalmente un nuovo ordine di demolizione due giorni fa (4/6/23) e, in collaborazione con il Municipio, domenica 4/6/23 ha notificato a Fakhri un’altra convocazione per un interrogatorio presso il Municipio, dicendogli che se avesse rifiutato, avrebbero emesso un ordine di demolizione immediato. (Il mese scorso si era presentato per un interrogatorio, ma gli è stato detto di aspettare fuori. Dopo tre ore di attesa, ha capito che non c’era alcun interrogatorio, quindi lui e il suo avvocato sono andati via). Su consiglio dell’avvocato, Fakhri non parteciperà a un processo illegale, quindi c’è la possibilità di un’imminente demolizione della sua casa.
3. Quando le autorità arrivano per portare tali ordini, lo fanno con un gran dispiegamento di forza: almeno 12 agenti: polizia, polizia di frontiera, polizia antisommossa (Yassams) in completo assetto da battaglia, elmetti e pistole.
4. A partire dalla fine di maggio, la polizia ha condotto una campagna di incitamento quotidiano contro Fakhri – telefonando ai membri del Comitato Residenti, diffidandoli dall’avere rapporti con Fakhri, perché “predica la violenza” (una bugia totale). La recente intervista televisiva in diretta di YNet ad Al Aqsa, quando un poliziotto ha interrotto l’intervista televisiva di Fakhri (in ebraico) facendogli cadere di mano il telefono mentre era in onda, è un altro esempio di molestie mirate (il portavoce della polizia lo ha accusato di incitamento in arabo!)
5. Il portavoce per la stampa israeliana del sindaco, che lavora anche in arabo, ha recentemente chiesto a Fakhri di facilitare il suo lavoro, non parlando in arabo classico ‘Fussha’, ma in arabo colloquiale, il che significa che il portavoce segue il lavoro di Fakhri sui media. Questo fa eco alla relazione dell’avv. Qawar di alcuni mesi fa: il Municipio gli ha inviato un elenco di link al lavoro mediatico di Fakhri (in qualità di portavoce eletto della comunità di Silwan), che riporta le demolizioni, gli aggiornamenti su Al Aqsa, la mancanza di servizi nonostante i pagamenti da parte degli abitanti di Gerusalemme Est di 570 milioni di NIS all’anno di arnona [tariffe cittadine] –di cui 78 milioni di NIS all’anno pagati dai soli residenti di Silwan– oltre alle pesanti multe per “costruzioni illegali” ma nessuna zonizzazione disponibile per costruire in modo legale, nonché un rapporto sulle oltre 1000 aule scolastiche mancanti nella Gerusalemme Est palestinese, soprattutto a Silwan (il che significa che Hamas supplisce per la mancata istruzione di oltre 20.000 bambini). Questo è il modo in cui il Municipio ha dimostrato di seguire l’attività (totalmente non retribuita) di Fakhri in difesa della comunità, che lui esercita attraverso la TV araba, la radio, la stampa e incontri con la comunità diplomatica – come quando ha ospitato il rappresentante degli Stati Uniti Hady Amr a casa sua, lo scorso novembre, o quando gli è stato chiesto di fare un intervento ad AlAqsa per l’Amministratore Delegato della Banca Europea per gli Investimenti, Werner Hoyer, ospite del Rappresentante dell’Unione Europea Sven von Burgsdorff.
6. Fakhri chiede alla comunità internazionale di esercitare una pressione adeguata per preservare la sua casa e quelle della comunità di Bustan, mentre ricopre la terza responsabilità dello Stato in materia di International Humanitarian Law (IHL) e International Human Rights Law (IHRL), soprattutto per evitare l’alta probabilità che le politiche attuali portino a gravi violenze. Gli abitanti di Gerusalemme Est temono che le autorità israeliane, guidate dal Ministro della Pubblica Sicurezza, il kahanista1 Itamar Ben-Gvir, dal vicesindaco kahanista Aryeh King e altri, stiano deliberatamente soffiando sul fuoco, per arrivare a uno scontro. Scontri di questo genere saranno interpretati all’estero per lo più come attacchi deliberati contro i palestinesi; le reazioni nelle capitali potrebbero accendere attacchi ‘antisemiti’, di natura anti-occupazione. Tali scontri a livello locale potrebbero poi essere sfruttati da coloro che hanno il potere per attuare un grande trasferimento di residenti mediante demolizioni o forme più dirette di espulsione.
1 Kahane era un suprematista ebreo che sosteneva la violenza, la Nakba e voleva istituire uno Stato ebraico teocratico. Per ulteriori letture essenziali sugli ideali fondamentali del movimento Kach: https://dawnmena.org/what-israels-new-kahanist-government-really-wants/ , e anche: https://imeu.org/article/fact-sheet-meir-kahane-the-extremist-kahanist-movement
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.
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