Per mancanza di fondi, l’ONU avverte dell’incombente disastro umanitario a Gaza. Israele è consapevole della crisi ‘da settimane’

Giu 1, 2023 | Notizie

di Amir Tibon,

Haaretz, 31 maggio 2023. 

Il Programma Alimentare Mondiale di Gaza rischia di esaurirsi senza finanziamenti urgenti, mentre il recente conflitto Israele-Jihad ha esacerbato le difficoltà economiche dei gazani.

Palestinesi in procinto di ricevere cibo offerto gratuitamente durante il mese del digiuno musulmano di Ramadan, nel centro della Striscia di Gaza, all’inizio di quest’anno. MOHAMMED SALEM/ REUTER

Le Nazioni Unite avvertono che gli aiuti umanitari a sostegno di centinaia di migliaia di palestinesi nella Striscia di Gaza finiranno nei prossimi giorni.

Un portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite ha avvertito martedì 30 che, senza un afflusso urgente di denaro, i fondi che finanziano il Programma Alimentare Mondiale (PAM) a Gaza, che nutre circa 200.000 gazani al giorno, si esauriranno.

L’establishment della difesa israeliana è consapevole della questione e i diplomatici occidentali, che ritengono che la chiusura del programma causerà una crisi umanitaria e aumenterà il rischio di un’escalation di sicurezza, hanno espresso la loro preoccupazione.

Il portavoce ONU ha detto ai giornalisti durante un briefing a New York: “Il Programma Alimentare Mondiale comunica di trovarsi di fronte a una situazione critica in Palestina, con la sospensione dell’assistenza a più di 200.000 persone che entrerà in vigore a giugno se non verranno garantiti urgentemente i finanziamenti”.

Un bambino palestinese gioca davanti a una casa distrutta dagli attacchi aerei israeliani durante i recenti combattimenti tra Israele e Gaza, a Beit Lahiya, nel nord della Striscia, all’inizio di questo mese. MOHAMMED SALEM/ REUTERS

Il portavoce ha fatto notare che l’ultimo round di combattimenti tra Israele e la Jihad islamica, il mese scorso, ha peggiorato la situazione economica di Gaza.

Ha detto inoltre che, oltre alla crisi di bilancio immediata, c’è il timore che altri programmi delle Nazioni Unite a Gaza vengano chiusi. “Senza il necessario sostegno finanziario, il Programma Alimentare Mondiale sarà costretto a sospendere completamente le sue operazioni entro agosto. Ciò significa che 350.000 palestinesi, tra i più vulnerabili e in condizioni di insicurezza alimentare, saranno privati dell’assistenza che consente loro di sfamare le proprie famiglie”.

Tre diplomatici occidentali hanno dichiarato ad Haaretz che gli avvertimenti dell’ONU sono giustificati, basati sul timore reale che le operazioni umanitarie cessino. La ragione principale delle difficoltà di finanziamento, hanno osservato tutti e tre, è la guerra in Ucraina, che ha indotto i Paesi europei a ridurre le loro donazioni su altri fronti, tra cui il conflitto israelo-palestinese, al fine di sostenere il governo di Kiev, aumentando al contempo le proprie spese per la difesa.

Uno dei diplomatici ha aggiunto che la realtà politica della regione, e la mancata speranza in un processo diplomatico significativo tra le leadership israeliana e palestinese, influisce sull’approccio dei Paesi occidentali.

“In Israele, c’è un governo che non vuole fare nulla sulla questione palestinese, ma nel momento in cui c’è una crisi umanitaria, manda degli inviati che ci chiedono di aumentare il nostro sostegno finanziario”, ha spiegato uno di loro.

Palestinesi che partecipano a un raduno davanti agli uffici delle Nazioni Unite per protestare contro la decisione del Programma Alimentare Mondiale di sospendere gli aiuti a circa 200.000 persone nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Gaza City, all’inizio di questo mese. MOHAMMED SALEM/ REUTERS

I responsabili delle decisioni in Israele sono ben consapevoli, da settimane, della crisi dei finanziamenti del Programma Alimentare Mondiale (PAM) a Gaza. Tor Wensland, coordinatore speciale del Segretario Generale Antonio Guterres per il processo di pace in Medio Oriente, ha lanciato in diverse occasioni un avvertimento nelle ultime settimane, anche nel corso di una sessione speciale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dopo l’Operazione Arrow and Shield di Israele.

Wensland ha osservato che spetta ai paesi donatori “cercare immediatamente il modo di aumentare il loro sostegno ai palestinesi, compresi i finanziamenti all’UNRWA e al PAM, senza i quali ci troveremo ad affrontare gravi sfide umanitarie e, potenzialmente, di sicurezza”.

Bambini palestinesi aspettano in fila con in mano delle pentole per ricevere pasti gratuiti distribuiti ai residenti poveri di Gaza City, 2021. Adel Hana / AP

Un diplomatico occidentale ha dichiarato ad Haaretz che un pericolo simile, anche se meno urgente, riguarda i finanziamenti all’UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Ha detto che l’UNRWA, che sostiene i rifugiati palestinesi, potrebbe affrontare una crisi finanziaria durante l’estate.

” A Gaza sarebbe una vera catastrofe, e gli israeliani sono consapevoli delle conseguenze”, ha avvertito.

https://www.haaretz.com/israel-news/2023-05-31/ty-article/.premium/low-on-cash-un-warns-of-humanitarian-crisis-in-gaza-israel-aware-of-crisis-for-weeks/00000188-71e6-d2d1-afbe-7defd48a0000?utm_source=App_Share&utm_medium=iOS_Native

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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