I ministri del gabinetto di Netanyahu fanno a gara per vedere chi è più fascista

Mag 30, 2023 | Notizie

di Haaretz Editorial,

Haaretz, 28 maggio 2023. 

Studenti che sventolano bandiere palestinesi per celebrare il ‘Giorno della Nakba’, l’anno scorso Eliyahu Hershkovitz

Il sesto governo Netanyahu comincia ad assomigliare ad una caricatura totalitaria. Non c’è quasi nessuna mossa associata al totalitarismo che non sia stata proposta da uno dei suoi membri estremisti e adottata dal resto degli incompetenti che lo compongono, in una gara per vedere chi può essere definito più pienamente fascista.

Il Comitato Ministeriale per la Legislazione discuterà domenica una proposta di legge sponsorizzata da Limor Son Har-Melech, deputata di Otzma Yehudit, che richiederebbe alle istituzioni accademiche di sospendere uno studente che sventola la bandiera palestinese o esprime sostegno al terrorismo. La parlamentare, praticamente sconosciuta, ha cercato di farsi pubblicità a spese degli studenti arabi, perché cosa c’è di più facile che perseguitare i membri di una minoranza?

Son Har-Melech vuole mettere sotto torchio le istituzioni israeliane di istruzione superiore, trasformando gli accademici in agenti di polizia politica e gli studenti in veri e propri informatori. Il preambolo del disegno di legge afferma che “nell’ultimo anno, le istituzioni accademiche sono diventate un palcoscenico principale per l’incitamento ” e che la Giornata dell’Indipendenza israeliana è diventata “un giorno in cui si sventolano le bandiere dell’organizzazione terroristica OLP nelle istituzioni accademiche”. Il documento afferma inoltre che “è inaccettabile che gli studenti siano costretti a imparare accanto a coloro che hanno espresso un sostegno esplicito agli attacchi terroristici, mentre c’è un silenzio totale da parte di chi amministra le istituzioni”.

In realtà, è il governo che negli ultimi anni è diventato il palcoscenico principale dell’incitamento, seguendo l’incitatore nazionale, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, mentre il plenum della Knesset è diventato una fucina di stupidità. Il tentativo di equiparare lo sventolio della bandiera palestinese al sostegno del terrorismo è di per sé un’istigazione.

L’Autorità Palestinese non è uno Stato nemico né un’organizzazione terroristica. Israele ha firmato accordi con l’OLP e la bandiera è stata sventolata alla Knesset e in ogni piattaforma diplomatica possibile. Inoltre, Israele collabora con l’Autorità Palestinese da 30 anni e gode dei frutti del coordinamento con essa per quanto riguarda la sicurezza. La lotta contro la bandiera palestinese è quindi aberrante, ingrata e distaccata dalla realtà israeliana e internazionale.

Fortunatamente per Israele, non tutti sono stati contagiati dall’epidemia fascista. Il Comitato dei rettori delle università in Israele ha pubblicato giovedì una lettera di obiezione. “Si tratta di una politicizzazione e di un’interferenza profonda e irragionevole nelle attività dei campus. Un tentativo di utilizzare il mondo accademico per le attività penali, trasformando l’amministrazione delle istituzioni in agenti di polizia, giudici e persino boia – e per reati che non hanno nulla a che fare con il mondo accademico”. Il Presidente dell’Università di Tel Aviv, Prof. Ariel Porat, ha avvertito in una lettera separata che se la legge verrà approvata, “si creerà un vero e proprio maccartismo nei campus: gli studenti si osserveranno l’un l’altro per determinare se una parola o un’altra giustifichi una sospensione”.

Il solo atto di discutere questa proposta fascista è una macchia per il Comitato Ministeriale per la Legislazione e per Israele. Il suo giusto posto è nel cestino, e il posto di coloro che la propongono è fuori dalla Knesset. Non passa giorno senza che questo governo ci ricordi perché è importante continuare la protesta con pieno vigore.

https://www.haaretz.com/opinion/editorial/2023-05-28/ty-article-opinion/netanyahus-cabinet-ministers-in-race-to-see-who-is-most-fascist/00000188-5ef6-df79-a19d-fefe5dbb0000?utm_source=App_Share&utm_medium=iOS_Native

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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