Migliaia di poliziotti israeliani per proteggere i partecipanti ebrei alla controversa Marcia delle Bandiere di Gerusalemme

Mag 17, 2023 | Notizie

di Nir Hasson,

Haaretz, 17 maggio 2023. 

I marciatori partiranno anche dagli insediamenti israeliani a Gerusalemme Est, aumentando le preoccupazioni per un ripetersi delle violenze degli ultimi anni.

La Marcia delle Bandiere passa davanti alla Porta di Damasco a Gerusalemme nel 2022. Ohad Zwigenberg

Sono in corso ampi preparativi per la sicurezza in vista degli eventi che si terranno giovedì 18 in occasione della Giornata di Gerusalemme. La giornata celebra il 56° anniversario della riunificazione della città. L’evento principale – la Marcia delle Bandiere – dovrebbe attirare decine di migliaia di persone, protette da migliaia di agenti di polizia.

La tensione sta aumentando anche in vista di una salita in massa degli ebrei al Monte del Tempio/Moschea di Al-Aqsa, anch’essa prevista per giovedì. Gli attivisti ebrei del Monte del Tempio sperano di superare il record di visitatori giornalieri al sito. Si prevede che molti cercheranno di recarsi al complesso con bandiere israeliane, cosa vietata, mentre le organizzazioni palestinesi hanno già invitato i loro seguaci a venire a proteggere la moschea.

Oltre 3.200 agenti di polizia sorveglieranno gli eventi a Gerusalemme per tutto il giorno. Si prevede che centinaia di ebrei inizieranno a salire sul Monte del Tempio fin dalle prime ore del mattino. Sui social media palestinesi abbondano gli appelli a recarsi presto alla Moschea di al-Aqsa per “proteggerla”.

Mercoledì, il Ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir ha tenuto una riunione con gli alti funzionari di polizia in vista della marcia. Il ministro di estrema destra ha affermato che Gerusalemme è la capitale eterna di Israele, aggiungendo che la sua politica è quella di “consentire la completa libertà di movimento degli ebrei a Gerusalemme”.

In precedenza, il vice portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Vedant Patel, è stato interpellato in merito alla marcia prevista e ha invitato entrambe le parti ad “astenersi da azioni, discorsi e attività che possano infiammare le tensioni”.

Alla domanda se gli Stati Uniti intendano sollecitare Israele a cancellare l’evento, Patel ha chiarito che gli Stati Uniti credono nel diritto “degli individui di esprimersi e di farlo in modo pacifico”.

Il record giornaliero di visitatori ebrei al Monte è attualmente di 2.600 persone, stabilito in occasione della Giornata di Gerusalemme dello scorso anno. Le organizzazioni ebraiche che lavorano per portare gli ebrei sul Monte sperano di superare questo record giovedì 18. Nel frattempo, negli ultimi giorni la polizia ha emesso diversi ordini restrittivi per impedire l’accesso a Gerusalemme ad alcuni attivisti – la maggior parte dei quali palestinesi, ma anche diversi ebrei – nel tentativo di calmare gli animi.

Uno di loro, Tom Nissani, direttore dell’organizzazione Beyadeinu, è stato allontanato dalla città con l’insolito mezzo di un ordine militare, firmato dal comandante del Comando del Fronte Interno. L’ordine impedisce a Nissani di accedere al Monte del Tempio e alla Città Vecchia di Gerusalemme per 30 giorni. “A causa di informazioni sensibili presentate dalle agenzie di sicurezza, che indicano che la sua attività può mettere a rischio la sicurezza nazionale e pubblica”, si legge nell’ordine. “Informazioni aggiornate indicano che egli intende compiere azioni provocatorie che potrebbero avere un impatto sulla situazione della sicurezza nella Città Vecchia”.

L’ordinanza contro Nissani è stata emessa in concomitanza con un ordine restrittivo contro di lui, emesso dalla polizia. Nissani ha presentato ricorso contro entrambi gli ordini. “Mi addolora vedere grandi e importanti agenzie come la Polizia israeliana e le [Forze di Difesa israeliane] unire ancora una volta le loro forze, usando terribili distorsioni, per impedirmi di svolgere attività lecite, morali, importanti e corrette nella Città Vecchia e sul Monte del Tempio per il bene del popolo ebraico”, ha dichiarato Nissani in risposta.

La polizia israeliana accompagna i fedeli ebrei sul Monte del Tempio durante le festività della Pasqua ebraica nell’aprile 2023. Mahmoud Illean / AP

A mezzogiorno, gli attivisti dell’organizzazione Hozrim La’har dovrebbero tenere una marcia con bandiere dalla Porta dei Leoni alla Porta del Marocco, che conduce al Monte del Tempio. Gli attivisti dell’organizzazione hanno annunciato che cercheranno di entrare nel Monte del Tempio con le bandiere in mano. La polizia ha dichiarato che non permetterà che la marcia si svolga entro i confini del Monte.

Nel pomeriggio decine di migliaia di persone inizieranno a radunarsi nel centro di Gerusalemme per la Marcia delle Bandiere, che inizierà dal lato ovest della città per poi dividersi in Piazza Tsahal. Le ragazze e le donne marceranno attraverso la Porta di Jaffa e il quartiere ebraico, mentre i ragazzi e gli uomini marceranno attraverso la Porta di Damasco e il quartiere musulmano. L’anno scorso ci sono stati decine di incidenti legati alla marcia, tra cui aggressioni, appelli nazionalisti e razzisti e canti di odio e vendetta da parte di centinaia di partecipanti. L’evento ha posto fine a diversi anni di marce relativamente tranquille e prive di incidenti degni di nota.

“Abbiamo una politica di tolleranza zero nei confronti della violenza e del vandalismo da qualsiasi parte provenga”, ha dichiarato il Maggiore Generale Doron Turgeman, comandante del Distretto di Gerusalemme, in un incontro con la stampa avvenuto lunedì. “I preparativi sono professionali e meticolosi e mirano a consentire lo svolgimento degli eventi della Giornata di Gerusalemme. Questo periodo evidenzia l’unicità della città, la libertà di culto e di espressione di tutti i residenti di Gerusalemme. A breve dovremo rivolgere la nostra attenzione alla Pride Parade e agli eventi di Shavuot. Alla fine c’è spazio per tutti, e noi siamo la polizia di tutti”, ha aggiunto Turgeman.

Un giovane ebreo aggredisce una donna palestinese nella Città Vecchia di Gerusalemme durante la Marcia delle Bandiere dello scorso anno. Ohad Zwigenberg

Alla marcia parteciperanno il Ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir e il Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. Altri cortei, approvati dalla polizia, dovrebbero partire dagli insediamenti ebraici sul Monte degli Ulivi per dirigersi verso la Città Vecchia.

Lunedì 15, l’organizzazione non governativa Ir Amim e i residenti di Gerusalemme Est si sono rivolti all’Alta Corte di Giustizia, chiedendo di ordinare alla polizia di impedire l’espansione della Marcia delle Bandiere al lato orientale della città. I ricorrenti hanno inoltre chiesto che Sultan Suleiman Street, una delle principali arterie commerciali di Gerusalemme Est che non si trova sul percorso della marcia, non venga bloccata al traffico e che, visti i tentativi di erodere i confini e incitare all’estremismo, venga fissato un orario di fine della marcia.

Ir Amim ha presentato petizioni contro la marcia in passato, citando la documentazione di comportamenti razzisti da parte dei marciatori. I giudici dell’Alta Corte hanno criticato la polizia in passato per aver trascurato questi incidenti, ma hanno comunque approvato il percorso della marcia di quest’anno. Adi Lustigman, che ha presentato il ricorso insieme a Tamir Blank, ha dichiarato in risposta: “La Marcia delle Bandiere di Gerusalemme è diventata negli ultimi anni una facciata e un pretesto per disordini e per scatenare la furia sui residenti palestinesi e sui loro beni, sotto l’egida della polizia. Quest’anno, attori di destra, tra cui funzionari pubblici, stanno cercando di espandere la marcia ad altri quartieri palestinesi, il che potrebbe portare a ulteriori violenze e all’interruzione della normale vita a Gerusalemme Est, il tutto in contrasto con la legge e con i termini che l’Alta Corte ha stabilito in passato”.

Scontri tra ebrei e palestinesi nella Città Vecchia di Gerusalemme durante la Marcia delle Bandiere dello scorso anno. Ohad Zwigenberg

In concomitanza con la Marcia delle Bandiere, diverse manifestazioni di protesta contro il passaggio della marcia per le strade della Città Vecchia si terranno nella piazza Maccabi Mutsri (nota anche come piazza Hatulot), nel centro di Gerusalemme. Il movimento Hitorerut terrà una marcia delle famiglie al Parco Hamesila, l’organizzazione Shomrim v’Shomrot al Habait marcerà dalla Residenza del Presidente al Parco Liberty Bell e le organizzazioni Standing Together e Free Jerusalem manifesteranno in Piazza Hatulot. “La Marcia delle Bandiere è una provocazione pianificata per mettere un dito nell’occhio ai residenti palestinesi di Gerusalemme, ed è accompagnata da appelli razzisti e violenza”, ha dichiarato Standing Together in un comunicato.

https://www.haaretz.com/israel-news/2023-05-17/ty-article/.premium/thousands-of-police-to-protect-jewish-participants-in-controversial-jerusalem-flag-march/00000188-260e-df77-afe9-6fce99170000?utm_source=App_Share&utm_medium=iOS_Native

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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