Lettera a Blinken di gruppi internazionali per i diritti umani, contro la revoca della candidatura di un esperto a causa delle sue critiche a Israele

Feb 22, 2023 | Notizie

Febbraio 2023. 

James L. Cavallaro (AP Photo/Moises Castillo)

Al Segretario di Stato Antony Blinken

2201 C St NW

Washington, DC 20520

RE: Ritiro da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti della candidatura di un esperto di primo piano in diritti umani alla Commissione Interamericana per i Diritti Umani

Egregio Segretario Blinken:

I sottoscritti gruppi e individui sono profondamente preoccupati e costernati per il ritiro da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti della candidatura del professor James Cavallaro a commissario della Commissione Interamericana per i Diritti Umani (“la Commissione”) dell’Organizzazione degli Stati Americani (“OSA”).

Il 10 febbraio, il Dipartimento di Stato ha nominato Cavallaro perché è, secondo le parole del Dipartimento di Stato stesso, “un importante studioso e operatore di diritto internazionale con una profonda esperienza nella regione e nel sistema interamericano dei diritti umani”. Cavallaro ha fatto parte della Commissione per il mandato 2014-2017, ricoprendo il ruolo di Presidente della Commissione nel 2016-2017.

La recente nomina di Cavallaro è stata accolta con favore da molti membri della comunità dei diritti umani negli Stati Uniti e in tutta la regione dell’OSA. Quattro giorni dopo, il Dipartimento di Stato ha ritirato la sua nomina. L’Associated Press ha riferito che le dichiarazioni di Cavallaro sul governo israeliano e le sue critiche sull’influenza dei gruppi di pressione pro-Israele hanno portato al ritiro della sua nomina. Il Dipartimento di Stato ha osservato che le dichiarazioni di Cavallaro “non riflettono chiaramente la politica degli Stati Uniti” e “non riflettono ciò in cui crediamo”. Cavallaro riferisce che i funzionari del Dipartimento di Stato lo hanno informato che la base per il ritiro della sua nomina erano i suoi post su Twitter riguardo a Israele e Palestina.

È allarmante che il Dipartimento di Stato abbia invertito la sua decisione ed escluso uno dei più illustri esperti indipendenti in materia di diritti umani nelle Americhe, impedendogli di entrare a far parte dell’organismo di supervisione dei diritti umani della regione, basato almeno in parte sulle sue ben fondate analisi delle questioni internazionali in materia di diritti umani.

Il Dipartimento di Stato dovrebbe ripristinare la nomina di Cavallaro per i seguenti motivi:

1. Cavallaro è uno dei più illustri sostenitori dei diritti umani nelle Americhe.

Vista la leadership di Cavallaro nei programmi sui diritti umani delle Scuole di Legge di Harvard e di Stanford, il Dipartimento di Stato lo ha nominato alla Commissione nel 2013. Ha ricoperto il ruolo di Commissario (2014-2017) e di Presidente (2016-2017), nonché di Relatore sui Diritti delle Persone Private della Libertà. In questi ruoli, i suoi numerosi risultati e contributi hanno avuto conseguenze durature sull’accesso delle vittime alla giustizia e sulla protezione dei diritti umani nella regione dell’OSA.

2. I Commissari della Commissione Interamericana sono esperti indipendenti in materia di diritti umani, non portavoce delle politiche estere dei loro Paesi.

L’efficacia della Commissione interamericana si basa sull’indipendenza dei suoi Commissari dai rispettivi governi. Ciò si riflette nelle Regole e Procedure della Commissione Interamericana, che proibiscono ai Commissari di partecipare a discussioni e votazioni su questioni che riguardano il Paese di cui sono cittadini.

3. Le critiche di Cavallaro al Governo israeliano sono coerenti con le conclusioni di importanti organizzazioni per i diritti umani.

Le organizzazioni per i diritti umani, i difensori e gli studiosi palestinesi, israeliani e internazionali hanno tutti pubblicato rapporti in cui si conclude che la repressione del governo israeliano nei confronti dei palestinesi equivale all’apartheid

4. Ritirare la candidatura di un illustre sostenitore dei diritti umani per aver criticato le violazioni dei diritti umani in Israele/Palestina o in qualsiasi altro contesto, crea un pericoloso precedente che ha un impatto sulla difesa dei diritti umani in tutto il mondo.

Gli operatori e gli studiosi dei diritti umani non dovrebbero temere rappresaglie professionali per aver espresso le loro opinioni sulle violazioni dei diritti umani, in particolare quelle perpetrate dagli alleati degli Stati Uniti. Questo mina la libertà di espressione, la libertà accademica e il lavoro di tutti i sostenitori dei diritti umani, tra cui quelli che non hanno lo stesso tipo di piattaforma di Cavallaro.

La mossa del Dipartimento di Stato è dannosa per il movimento globale dei diritti umani e mina la credibilità degli Stati Uniti nel sostenere i diritti umani in altre parti del mondo.

Cordiali saluti,

Human Rights Watch (HRW)

B’TselemCenter for Constitutional Rights (CCR)

American Friends Service Committee (AFSC)

International Human Rights Clinic, Harvard Law School

Firmatari aggiuntivi:

Istituzionali:

Jewish Voice for Peace Action (JVP Action)

Democracy in the Arab World Now (DAWN)

Freedom ForwardFront Line Defenders (FLD)

Initiative for Strategic Litigation in Africa (ISLA)

International Human Rights Clinic, Boston University School of Law

Individuali (il titolo e l’affiliazione sono elencati solo a scopo di identificazione):

Ex candidati e commissari della Commissione Interamericana per i diritti umani; attuali ed ex-titolari di mandato delle Nazioni Unite:

David Kaye, UC Irvine School of Law, Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di opinione e di espressione (2014-2020)

Aua Baldé, Università Cattolica del Portogallo, attuale Esperto di Diritti Umani e Titolare di Mandato delle Nazioni Unite

Leilani Farha, Direttore globale, The Shift, Relatore Speciale delle Nazioni Unite sul diritto all’alloggio (2014-2020), Commissario della Commissione Internazionale dei Giuristi

Flávia Piovesan, Professore presso l’Università Cattolica di San Paolo, Commissario (2018-2021) e Vicepresidente (2021) della Commissione Interamericana dei Diritti Umani

Paulo Abrão, studioso ospite presso l’Istituto Watson per gli Affari Internazionali e Pubblici della Brown University, Direttore Esecutivo dell’Ufficio di Washington Brasile, Segretario Esecutivo della Commissione Interamericana (2016-2020)

Paulo Sérgio Pinheiro, ex Ministro, Segreteria di Stato per i Diritti Umani, Brasile, e Commissario della Commissione Interamericana per i Diritti Umani, Organizzazione degli Stati Americani (2003-2011)

Alexandra Huneeus, Professore di Diritto, Università del Wisconsin, 2021 Nomina degli Stati Uniti alla Commissione Interamericana per i Diritti Umani.

Gay J. McDougall, Membro del Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale (Vicepresidente 2018-2019), ex Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulle minoranze, Senior Fellow e Distinguished Scholar-in-Residence Leitner Center for International Law and Justice / Center for Race, Law, and Justice Fordham University School of Law

Accademici e avvocati esperti in diritti umani:

Jamil Dakwar, Direttore, Programma Diritti Umani dell’ACLU

Luis Arriaga, SJ, Presidente dell’Associazione delle Università affidate alla Compagnia di Gesù in America Latina, Presidente, Universidad Iberoamericana, AUSJAL, Rettore dell’ITESO (2018-2022)

Moshik Temkin, Borsista, Belfer Center for Science and International Affairs, Harvard University, Visiting Distinguished Professor, Schwarzman College, Tsinghua University

Edward Telles, Distinguished Professor e Direttore del Programma per le Migrazioni Internazionali, University of California, Irvine

Susan M. Akram, Professore clinico e Direttore della Clinica Internazionale per i Diritti Umani, Boston University School of Law

Gastón Chillier, Attivista per i Diritti Umani e Direttore Associato della Rete Internazionale delle Organizzazioni per le Libertà Civili (INCLO)

Samuel Moyn, Professore di Giurisprudenza presso la Yale Law School e Professore di Storia presso la Yale University

Andrea Coomber KC (Hon.), Capo esecutivo, Howard League for Penal Reform, Londra, Regno Unito

Sibongile Ndashe, Direttore esecutivo, Initiative for Strategic Litigation in Africa (ISLA) Johannesburg, Sudafrica

David Palumbo-Liu, Louise Hewlett Nixon Professor, Stanford University

Vladyslav Lanovoy, Professore aggiunto di Diritto Pubblico Internazionale, Université Laval, Quebec City, Canada

Jânia Saldanha, Professore, Universidade do Vale do Rio dos Sinos, UNISINOS, Brasile, Institut des Hautes Études de la Amérique Latine (2016-2017), Université Paris III, Sorbonne-Nouvelle, Université Catholique de Lille (2022)

https://openlettertoblinken.com/

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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1 commento

  1. Sebastiano Comis

    La lobby ebraica non dorme mai.

    Rispondi

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