Le forze israeliane uccidono 10 palestinesi in un raid ‘spietato’ a Nablus

Feb 22, 2023 | Notizie

di Fayha Shalash,

Middle East Eye, 22 febbraio 2023.   

La micidiale operazione suscita una inconsueta reazione da parte del leader militare di Hamas, che avverte che la pazienza della resistenza palestinese a Gaza ‘si sta esaurendo’.

I palestinesi portano via un uomo ferito durante un raid israeliano nella città di Nablus, nella Cisgiordania occupata, 22 febbraio 2023 (AFP)

RAMALLAH. Le forze israeliane hanno ucciso 10 palestinesi, tra cui un minore e due anziani, e ne hanno feriti più di 100, oggi mercoledì 22, durante un raid militare nella città di Nablus, nella Cisgiordania occupata.

Più di 60 veicoli militari israeliani hanno fatto irruzione a Nablus intorno alle 10 del mattino, ora locale, dopo che nella storica Città Vecchia erano stati avvistati dei combattenti in incognito, come hanno riferito testimoni oculari a Middle East Eye.

Nabeela Suliman, residente a Nablus, stava camminando con sua figlia in un mercato quando ha sentito le esplosioni e la gente ha iniziato a gridare che era iniziata una grande incursione israeliana.

“È stato davvero spaventoso… Abbiamo sentito il suono delle esplosioni e le urla delle persone in strada, e molti di noi hanno iniziato a piangere e a pregare Dio di proteggere la città e i suoi residenti”, ha detto Suliman a MEE.

L’incursione, che è durata quattro ore, si è concentrata su un edificio della città che, secondo quanto riferito, ospitava combattenti della resistenza palestinese.

Le forze israeliane hanno assediato la casa e hanno sparato missili contro l’edificio, mentre nell’area circostante sono stati visti cecchini israeliani appostati. Anche un elicottero militare è stato avvistato mentre sorvolava la città.

I media palestinesi hanno detto che due combattenti – Hussam Bassam Aslim, 24 anni, e Mohammed Omar Abu Bakr, 23 anni – erano all’interno della casa e hanno rifiutato di arrendersi.

In una registrazione attribuita ad Aslim e che è stata condivisa sui social media dopo l’inizio del raid, sembra di sentir dire: “Siamo nei guai, ma non ci arrenderemo. Non consegneremo le nostre armi. Morirò come martire. Continuate ad armarvi dopo di noi”.

L’esercito israeliano ha confermato di aver condotto un’operazione a Nablus per arrestare tre persone che avrebbero pianificato ed eseguito attacchi contro obiettivi israeliani negli ultimi mesi. L’esercito ha aggiunto di aver sparato quando si è trovato sotto il fuoco e dopo che la gente ha lanciato esplosivi e bombe Molotov verso le truppe. 

Il gruppo armato Tana dei Leoni ha affermato in una dichiarazione sulla sua pagina Telegram che i suoi combattenti hanno ingaggiato le forze israeliane in scontri armati insieme ad altri gruppi armati in città, tra cui la “Brigata Balata” e la “Brigata Nablus”.

Secondo il Ministero della Salute palestinese, 10 persone sono state uccise nel raid. La Tana dei Leoni ha detto che sei di loro, tra cui Aslim e Abu Bakr, erano combattenti.

I due erano affiliati alla Tana dei Leoni, che è cresciuta di importanza nell’ultimo anno, con l’intensificarsi delle repressioni micidiali israeliane nella Cisgiordania occupata.

Gli altri otto morti nominati dal Ministero sono: Adnan Sabe Baara, 72 anni, Abd el-Aziz al-Ashqar, 61 anni, Mohammad Farid Shaban, 16 anni, Tamer Nimr Minwai, 33 anni, Mohamed Khaled Anbousi, 25 anni, Mosaab Muneer Owais, 26 anni, Waleed Riad Dakheel, 23 anni, e Jaser Jameel Qenaer, 23 anni. 

Il micidiale raid ha suscitato una inconsueta reazione da parte di Abu Obaida, il portavoce dell’ala armata di Hamas, le Brigate Izz al-Din al-Qassam, che di solito fa dichiarazioni pubbliche solo in tempo di guerra.

“La resistenza palestinese a Gaza sta monitorando attentamente i ripetuti crimini dell’occupazione israeliana contro il popolo palestinese nella Cisgiordania occupata e la sua pazienza si sta esaurendo”, ha detto Abu Obaida.

Le fazioni palestinesi hanno condannato con forza il raid, definendolo un “barbaro massacro”, e hanno detto di ritenere Israele responsabile delle conseguenze. 

Sparano senza pietà

Ibtihal Mansour, testimone oculare, ha raccontato che una volta individuati in città i combattenti sotto copertura, l’esercito ha inviato immediatamente dei rinforzi e ha iniziato a sparare proiettili veri, gas lacrimogeni e bombe sonore.

Suliman ha raccontato a MEE di essersi nascosta rapidamente in un negozio quando le forze israeliane hanno iniziato a sparare proiettili veri. Decine di palestinesi sono rimasti soffocati dai gas lacrimogeni, per la maggior parte donne e bambini, ma le ambulanze sono state bloccate prima di poterli raggiungere, ha aggiunto.

“L’incursione israeliana è avvenuta nell’ora di punta, quando l’area era più affollata, poiché si trova nel centro della città ed è considerata il nervo vivo della vecchia Nablus”, ha detto Mansour.

Mansour ha dipinto un quadro scioccante di ciò che si è svolto sul terreno, con i corpi dei feriti e dei morti sparsi per la strada, le cui ferite si concentravano nella metà superiore del corpo, soprattutto la testa e il petto. I soccorritori non sono riusciti ad avvicinarsi ai feriti che giacevano in strada, molti dei quali sanguinanti, ha aggiunto.

“I miei tre figli sono a scuola e non posso raggiungerli per portarli a casa. Sono molto preoccupata per loro, perché ad ogni incursione i soldati israeliani iniziano a sparare senza pietà contro chiunque si muova”, ha detto Mansour, in lacrime.

Giovani palestinesi lanciano vernice e sassi contro un veicolo militare israeliano durante un’incursione a Nablus il 22 febbraio 2023 (Reuters)

Un’incursione israeliana simile è avvenuta nella vicina città di Jenin alla fine del mese scorso e ha visto l’uccisione di 10 palestinesi. Molti palestinesi affermano che queste grandi operazioni in pieno giorno ricordano la violenza israeliana durante la Seconda Intifada.

Il giorno dopo il raid di Jenin, un uomo palestinese ha sparato e ucciso sette israeliani nella Gerusalemme Est occupata.

Le forze israeliane hanno già ucciso 60 palestinesi quest’anno, al ritmo di più di una vittima al giorno. Questo fa seguito a un aumento della violenza registrato nel 2022, con almeno 167 palestinesi uccisi in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, il più alto numero di morti in un solo anno in quei territori dalla Seconda Intifada.

Nel frattempo, i palestinesi hanno ucciso 30 israeliani l’anno scorso e 10 quest’anno.

Gli esperti delle Nazioni Unite hanno precedentemente condannato Israele per i livelli record di violenza nel 2022 e hanno avvertito che quest’anno si potrebbe registrare un numero ancora più alto di vittime.

Il direttore della Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti, William Burns, ha avvertito all’inizio di questo mese che le tensioni attuali hanno una “infelice somiglianza” con la Seconda Intifada e che gli sforzi per prevenire “esplosioni di violenza” rappresentano una difficile sfida.

https://www.middleeasteye.net/news/israel-palestine-nablus-raid-kill-wreak-havoc

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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