Città israeliana concede borse di studio agli studenti che fanno volontariato con milizie armate di estrema destra

di Nati Yefet,

Haaretz, 8 novembre 2022. 

Il sito web della milizia civile armata Sayeret Barel ha pubblicato il bando per borse di studio di 10.000 shekel (oltre 2.800 dollari) per gli studenti israeliani che fanno volontariato con il loro gruppo.

Be’er Sheva, nel sud di Israele. Eliyahu Hershkovitz

La città di Be’er Sheva, nel sud di Israele, offre borse di studio agli studenti che fanno volontariato con una milizia civile armata, secondo il sito web del gruppo armato, che ha pubblicato il bando per borse di studio da 10.000 shekel per gli studenti che fanno volontariato con il gruppo stesso.

La milizia Sayeret Barel (in ebraico “commandos Barel”), istituita l’anno scorso come unità di pattugliamento anticrimine, è stata fondata dal neo-parlamentare del partito Otzma Yehudit Almog Cohen, settimo eletto nella lista del Sionismo religioso.

Almog Cohen nel 2013. Eliyahu Hershkovitz

Mifal HaPais, la lotteria nazionale israeliana, mette a disposizione di 15 delle più grandi città israeliane circa 600 borse di studio all’anno con diverse condizioni: la città dovrà aggiungere 5.000 shekel da fonti proprie ai 5.000 shekel forniti da Mifal HaPais, e il denaro sarà versato direttamente sui conti bancari degli studenti che hanno completato almeno 140 ore di volontariato con organizzazioni locali.

Mifal HaPais ha dichiarato di aver saputo per la prima volta da Haaretz del coinvolgimento della milizia Sayeret Barel, aggiungendo che le amministrazioni locali non forniscono dettagli sulle organizzazioni di volontariato che partecipano al programma. Un funzionario del Comune ha dichiarato martedì che l’esposizione del logo della città da parte della milizia non è stata fatta con il suo permesso, ma ha confermato che il centro giovanile comunale è l’ente che assegna le borse di studio.

Mifal HaPais ha detto che “è un’iniziativa dei governi locali di Israele e agisce a loro vantaggio e per il benessere dei loro residenti. Ogni governo locale è libero di decidere come assegnare le borse di studio che gli sono state riservate, e questo in base alle priorità, alle proprie specifiche esigenze e alla sua diretta comprensione dei bisogni dei residenti”.

Almog Cohen, ex ufficiale di polizia, dopo essere stato inserito nella lista del Sionismo religioso ha cancellato i suoi account sui social media a causa di numerosi commenti offensivi che vi aveva postato. In uno di questi, definiva i funzionari del Ministero della Giustizia incaricati di indagare sulla cattiva condotta della polizia “cani da attacco del post-nazismo”. Inoltre, invitava i soldati a giustiziare i palestinesi e a non rispettare i loro capi e ha pubblicato in diverse occasioni dichiarazioni omofobe.

In un’intervista rilasciata a Canale 14 lo scorso ottobre, Cohen ha dichiarato che Sayeret Barel avrebbe operato anche senza l’approvazione della polizia. Il Distretto Sud della polizia ha ritirato il suo sostegno prima della cerimonia di fondazione della milizia, ma la municipalità di Be’er Sheva ha continuato a collaborare strettamente con il gruppo. Il sindaco della città, Rubik Danilovich, è stato un sostenitore dichiarato, pronunciando un discorso infuocato durante la cerimonia inaugurale.

Due settimane fa, Haaretz ha riferito che Cohen aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook una documentazione che lo ritraeva come apparente complice nei maltrattamenti di tre residenti della città beduina di Rahat, che sono stati interrogati dagli investigatori del Ministero della Giustizia. A seguito di questa notizia, la famiglia ha chiesto di rilanciare le indagini.

Cohen afferma di non essere più attivo nell’organizzazione perché non ne ha il tempo e di non essere collegato all’iniziativa delle borse di studio. Un funzionario di Sayeret Barel a cui Cohen ha fatto riferimento non ha risposto alle richieste di Haaretz.

La milizia ha preso il nome dal poliziotto di frontiera Barel Hadaria Shmueli, ucciso al confine con Gaza nell’agosto 2021. Gli organizzatori hanno scritto sul loro sito web che l’obiettivo della milizia è quello di servire come “unità di cittadini-soldato che saranno un moltiplicatore di potenza e aiuteranno i servizi di sicurezza”.

Nello striscione compaiono i loghi dei partner dell’impresa: la lotteria nazionale Mifal HaPais, il Comune di Be’er Sheva, l’ente comunale per la cultura e la ricreazione Kivunim e il centro giovanile che gestisce, “Start Up“, che eroga le borse di studio nella pratica.

https://www.haaretz.com/israel-news/2022-11-08/ty-article/.premium/israeli-city-to-grant-students-scholarships-for-volunteering-with-far-right-armed-militia/00000184-580f-dc83-a7fd-fc7f36170000?utm_source=App_Share&utm_medium=iOS_Native

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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