La Corte Suprema di Israele stabilisce che i cittadini ‘sleali’ possono essere privati della cittadinanza

Lug 24, 2022 | Notizie

dall’Agenzia Reuters,

Reuters, 21 luglio 2022. 

Un israeliano sventola una bandiera gigante mentre entra nella Città Vecchia di Gerusalemme dalla Porta di Damasco, 29 maggio 2022. REUTERS/ Ronen Zvulun

GERUSALEMME, 21 luglio – La Corte Suprema di Israele ha sentenziato giovedì che lo Stato può revocare la cittadinanza alle persone che compiono azioni che costituiscono una violazione della fiducia accordata dallo Stato, tra cui terrorismo, spionaggio o tradimento.

La sentenza riguarda una legge israeliana del 2008 sulla cittadinanza, che dà allo Stato l’autorità di revocare la cittadinanza in base ad azioni che costituiscono una “violazione della fiducia”, ed è arrivata a seguito di appelli separati nei casi di due cittadini palestinesi di Israele che sono stati condannati per aver compiuto attacchi in cui sono stati uccisi cittadini israeliani. I due sono stati condannati a lunghe detenzioni, ma lo Stato ha cercato anche di privarli della cittadinanza.

In questi due casi la Corte Suprema ha negato la revoca della cittadinanza a causa di “gravi difetti procedurali”, ma ha stabilito che la pratica in sé è costituzionale, anche se, come risultato, una persona diventa apolide. Si dice che in questi casi il ministro dell’Interno dovrebbe concedere una residenza permanente.

In una dichiarazione congiunta in risposta alla sentenza, l’Associazione per i Diritti Civili in Israele (ACRI) e Adalah, un gruppo arabo per i diritti, hanno definito la legge discriminatoria e hanno detto che “probabilmente sarà utilizzata esclusivamente contro i cittadini palestinesi di Israele”.

“In Israele ci sono molti casi di ebrei che hanno preso parte ad atti di terrorismo e nemmeno una volta il Ministero degli Interni ha pensato di appellarsi per revocare la loro cittadinanza”, ha detto alla Reuters Oded Feller dell’ACRI. “Gli unici casi che sono stati sottoposti alla Corte riguardavano cittadini arabi.”

Molti Paesi hanno leggi che consentono la revoca della cittadinanza, “ma lasciare una persona apolide, senza altra cittadinanza, è un’altra cosa”, ha detto Feller, aggiungendo che la legge può essere applicata sia che una persona sia stata condannata oppure semplicemente sospettata di aver commesso reati legati alla sicurezza.

Nella dichiarazione del tribunale, i giudici hanno riconosciuto che lasciare una persona apolide va contro gli standard del diritto internazionale, ma l’opinione di maggioranza è stata che “la difficoltà in sé non rende l’intera pratica incostituzionale”.

Avigdor Lieberman, Ministro delle Finanze di Israele e capo del partito di estrema destra Yisrael Beitenu, ha accolto con favore la sentenza. “Finalmente è stata fatta giustizia”, ha dichiarato in un tweet.

https://www.reuters.com/world/middle-east/israels-supreme-court-rules-disloyal-citizens-can-be-stripped-status-2022-07-21/

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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