APPUNTAMENTI 31 Mag 2022
Fonte https://www.fnsi.it/morire-per-informare-il-9-giugno-in-fnsi-incontro-promosso-dalla-rete-nobavaglio
Raffaele Ciriello, ucciso a Ramallah nel 2002. Shireen Abu Akleh, ammazzata a Jenin l’11 maggio 2022: due esempi del prezzo che paga l’informazione che documenta i crimini di guerra. Se ne parlerà alle 11 con, fra gli altri, il segretario generale Raffaele Lorusso; Nasser Abu Bakr, Sindacato giornalisti Palestinesi; Tony Abu Akleh, fratello di Shireen; Abeer Odeh, ambasciatrice di Palestina in Italia.
Raffaele Ciriello (Ramallah, 13 marzo 2002); Shireen Abu Akleh (Jenin 11 Maggio 2022): l’informazione che documenta i crimini di guerra da sempre paga un prezzo altissimo perché gli Stati che commettono crimini, compresi quelli che si dichiarano democratici, non vogliono essere smascherati e non tollerano la libera informazione.
Questo il presupposto da cui prende le mosse l’incontro in programma giovedì 9 giungo 2022, alle 11, nella sede della Federazione nazionale della Stampa italiana, promosso dalla Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati.
È prevista la partecipazione di: Raffaele Lorusso, segretario della Fnsi, Tony Abu Akleh, fratello di Shireen; Nasser Abu Bakr, leader del Sindacato dei giornalisti Palestinesi; Nacera Benali, giornalista algerina della Rete NoBavaglio; Luisa Morgantini, già vicepresidente del Parlamento Europeo; Abeer Odeh, ambasciatrice di Palestina in Italia; Tina Marinari, coordinatrice campagne Amnesty International Italia; Tano D’Amico, fotoreporter; Michele Giorgio corrispondente dalla Palestina del Manifesto; Vincenzo Vita, già presidente dell’associazione Italia-Palestina; Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio.
I giornalisti della Rete NoBavaglio hanno poi esteso l’invito a rappresentanti di varie associazioni, dalla Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese, agli Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese, ad Assopace Palestina e Fotografi Senza Frontiere.
Previsti collegamenti con giornalisti in Palestina, contributi video e audio e, al termine, un flash mob per chiedere #GiustiziaPerShireenAbuAkleh.