I piani di Israele per la Cisgiordania cercano di accontentare quasi tutti, dai coloni a Biden

Mag 10, 2022 | Notizie

di Jonathan Lis,

Haaretz, 7 maggio 2022.   

I funzionari degli Stati Uniti erano pronti a ingoiare l’approvazione di 2.000 – 3.000 unità abitative in Cisgiordania, visto che il traballante governo Bennett ha bisogno di rinforzare il sostegno degli elettori di destra, ha detto una fonte israeliana.

Nuove case in costruzione nell’insediamento ebraico di Bruchin vicino alla città di Nablus in Cisgiordania, ottobre 2021. Ariel Schalit/AP

La convocazione del Consiglio Superiore di Pianificazione dell’Amministrazione Civile Israeliana alla fine di questa settimana, al fine di far avanzare la costruzione di 4.000 unità abitative negli insediamenti in Cisgiordania, fornisce a tutti coloro che vi sono coinvolti un’opportunità di propaganda politica.

Questo include il vacillante membro della Knesset Nir Orbach del partito Yamina, che ha già rivendicato per la  destra il merito dell’impresa. Il primo ministro Naftali Bennett può attribuire la limitata dimensione dei piani di costruzione alle pressioni americane e al pericolo di fare qualcosa che potesse portare alla cancellazione del viaggio in Israele del presidente Joe Biden in giugno. E infine, c’è la stessa amministrazione Biden, che si è già affrettata a condannare pubblicamente l’approvazione del progetto anche se ha fatto pressione su Gerusalemme solo per limitare l’entità finale dei piani.

Secondo una fonte israeliana, i funzionari americani erano disposti a ingoiare l’approvazione di 2.000 o 3.000 unità abitative che non fossero in profondità nel territorio della Cisgiordania né in luoghi dove c’è particolare tensione, ma avrebbero mostrato comprensione per il bisogno del traballante governo Bennett di puntellare il suo sostegno tra gli elettori di destra con un piano più esteso.

I funzionari di Gerusalemme si aspettavano la condanna emessa venerdì dalla portavoce del Dipartimento di Stato Jalina Porter. In un briefing ai giornalisti, essa ha detto che l’amministrazione “si oppone fortemente all’espansione degli insediamenti, che esacerba le tensioni e mina la fiducia tra le parti”. Il piano, ha aggiunto, “danneggia le prospettive di una soluzione a due stati”.

In ottobre, il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price aveva fatto commenti simili dopo l’annuncio della convocazione del Consiglio Superiore di Pianificazione. Gli Stati Uniti stavano dialogando con il governo israeliano sulla questione, ha detto allora; “continuiamo a sollevare la questione direttamente con alti funzionari israeliani nelle nostre discussioni private”.

Ci sono un certo numero di “partner” che sono stati coinvolti nella preparazione dei piani che sono all’esame del Consiglio di Pianificazione la prossima settimana. Il ministro della difesa Benny Gantz ha sviluppato una serie relativamente ampia di possibili piani di costruzione in coordinamento con il primo ministro Bennett. Fatto questo, i funzionari diplomatici hanno iniziato a considerare le varie obiezioni ai piani con gli americani, l’esercito israeliano e la leadership degli insediamenti. Ci sono state discussioni sui bisogni degli insediamenti, le richieste di sicurezza e le preoccupazioni per un confronto diplomatico che avrebbe danneggiato la posizione di Israele.

Il consiglio di pianificazione doveva riunirsi alcune settimane fa, ma la sessione è stata rinviata a causa del mese sacro musulmano del Ramadan e per il desiderio di non esacerbare le tensioni.

La lista finale delle costruzioni è una sorta di compromesso che porterebbe sia l’amministrazione Biden che la leadership dell’insediamento a esprimere pubblicamente il proprio disappunto, ciascuno per i propri motivi. Ma fornisce anche alle due parti l’opportunità di permettere al processo di andare avanti –ognuno secondo i propri interessi– da una parte per sostenere il governo esistente, dall’altra per sostenere le attività di insediamento.

La lista finale presentata al consiglio di pianificazione bilancia le richieste delle parti e fornisce quello che un funzionario coinvolto nella sua preparazione ha definito “l’unico risultato ragionevole possibile”. In un modo o nell’altro, il numero di unità abitative approvate sarà alla fine in linea con le valutazioni che il governo israeliano aveva fatto all’inizio del processo di consultazione.

https://www.haaretz.com/israel-news/.premium-from-the-settlers-to-biden-israel-s-west-bank-plans-try-to-appease-almost-all-1.10784814?utm_source=App_Share&utm_medium=iOS_Native

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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