22 novembre 2021.
L’European Coordination Committees for Palestine (ECCP), di cui AssoPacePalestina fa parte, scrive una lettera indirizzata all’ Alto Rappresentante per la politica Estera dell’Unione Europea, Joseph Borrell, per chiedergli di respingere le accuse di “terrorismo” rivolte dal Governo israeliano a 6 organizzazioni per la difesa dei diritti umani palestinesi e per sostenere la Corte Penale Internazionale.
Caro Alto Rappresentante,
Come organizzazioni della società civile con sede in Europa, vorremmo metterLa in guardia sulla gravissima situazione creata dalla calunnia dello Stato di Israele contro sei delle più importanti e note organizzazioni palestinesi per i diritti umani: Addameer Prisoner Support and Human Rights Association, Al Haq – Law in the service of men, Bisan Center for Research and Development, Defense for Children International – Palestine, the Union of Agricultural Work Committees, Union of Palestinian Women’s Committees.
Dopo essere state classificate come “terroriste” il 22 ottobre, e con la successiva ordinanza militare di messa al bando del 7 novembre, queste organizzazioni sono in grave pericolo: i loro locali possono essere invasi o chiusi, le loro attrezzature confiscate, i loro dirigenti e il loro personale arrestati, mentre il loro finanziamento è messo in pericolo. Anche i servizi di protezione che forniscono alla popolazione palestinese, così come la loro capacità di informare gli organismi internazionali sulle violazioni dei diritti umani in Palestina, sono messi a repentaglio da questa decisione. L’Unione Europea deve restare fedele ai propri valori: deve proteggerle.
La dichiarazione del portavoce dell’European External Action Service(EEAS) del 28 ottobre non era commisurata alla gravità di questa minaccia. Affermando che l’UE “giudica estremamente gravi queste accuse” e che “richiede alle autorità israeliane maggiori informazioni”, la dichiarazione dà peso alle accuse contro quei partner che l’Unione Europea conosce perfettamente da anni e legittima l’idea che lo Stato di Israele possa avere un giusto motivo per sollevare la questione, il che è doppiamente falso: in primo luogo perché queste organizzazioni sono soggette al diritto palestinese e lo Stato di Israele non ha alcun diritto di interferire nei loro affari, e in secondo luogo perché i leader israeliani che le accusano sono gli stessi che potrebbero essere implicati nei procedimenti della Corte Penale Internazionale (CPI) … che a loro volta potrebbero essere basati sulle informazioni e sui fascicoli di indagine forniti da queste ONG.
Le chiediamo quindi prima di tutto una dichiarazione pubblica molto più chiara su questo tema. In particolare, Le chiediamo di:
- respingere chiaramente le accuse israeliane e mettere in dubbio la loro legittimità,
- rinnovare pubblicamente la Sua fiducia in queste organizzazioni per i diritti umani, che stanno svolgendo un lavoro straordinario e indispensabile sul campo,
- chiedere formalmente al governo israeliano di annullare la sua decisione di designarle come terroriste e poi metterle al bando,
- informare tutti i donatori e gli intermediari finanziari il rifiuto delle decisioni prese dallo Stato di Israele, chiarendo che Lei mantiene fiducia nelle ONG in questione,
- ricevere ufficialmente, al Suo livello, i leader di queste ONG e assicurare loro il Suo pieno sostegno,
- sostenere pubblicamente e finanziariamente l’azione della Corte Penale Internazionale, compreso il caso per la Palestina.
Al di là di queste indispensabili affermazioni, è necessario agire.
Il primo atto che Lei può compiere, insieme alla Commissione Europea di cui è vicepresidente, riguarda l’accordo per includere Israele nel programma di ricerca e sviluppo Horizon Europe. Mentre si può immaginare che anche il semplice rispetto delle linee guida del luglio 2013 non sia stato realmente approvato da Israele, la Commissione probabilmente ha voluto compiere un “gesto positivo” nei confronti di Israele dichiarando il 18 ottobre che i negoziati erano conclusi. Conosciamo il risultato: quattro giorni dopo, lo Stato di Israele ha lanciato l’offensiva più grave della storia contro le organizzazioni palestinesi per i diritti umani. E pochi giorni dopo, il 30 ottobre, l’ambasciatore israeliano ha stracciato il rapporto del Comitato per i Diritti Umani dell’ONU all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
In tale contesto, la firma dell’accordo Horizon Europe, prevista per il 9 dicembre, sarebbe una vergogna per l’Europa. Le chiediamo, signor Alto Rappresentante, di adottare le misure necessarie per sospendere la firma di questo accordo. Questa è una semplice misura di decenza. Dopo di che, se lo Stato di Israele persiste nella sua posizione, dovranno essere prese misure più vincolanti.
Firmatari:
- European Coordination of Committees and Association for Palestine (ECCP) – Europe
- Fédération Internationale pour les droits humains – FIDH
- Trócaire – Ireland
- Sinn Féin – political party – Ireland
- Europe Ecologie Les Verts – political party – France
- Confédération générale du travail (CGT) – trade union – France
- FIOM-CGIL – trade union – Italy
- Irish Congress of Trade Unions – trade union confederation – Ireland
- Unite the Union, Ireland Region – trade union – Ireland
- UNISON Northern Ireland – trade union – Ireland
- People Before Profit – political party – Ireland
- Parti Communiste Français (PCF) – political party – France
- Parti de Gauche – political party – France
- Ensemble! – political party – France
- BIJ1 (Political party) – Netherlands
- Mouvement des Jeunes Communistes de France – political party France
- Confédération Paysanne – trade union – France
- Fórsa SENO Branch – trade union – Ireland
- Belfast and District Trades Union Council – trade union – Ireland
- Ireland-Palestine Solidarity Campaign – Ireland
- Trade Union Friends of Palestine – Ireland
- MOC – Movement of Christian Workers – trade union – Belgium
- Union syndicale Solidaires – trade union – France
- Craigavon Council of Trade Unions – trade union – Ireland
- Cairo Institute for Human Rights Studies (CIHRS) – MENA
- European Coordination Via Campesina – Europe
- European Trade Union Network for Justice in Palestine – Europe
- Sadaka – The Ireland Palestine Alliance – Ireland
- Ligue des droits de l’Homme (LDH) – France
- Suomen Rauhanpuolustajat – Finnish Peace Committee
- Defence for Children International – Switzerland
- Defence for Children International – Belgium
- Students for Justice in Palestine Dublin City University – Ireland
- Fédération Syndicale Unitaire (FSU) – France
- MRAP – France
- The Rights Forum – Netherlands
- Jewish Voice for Just Peace Ireland – Ireland
- Centre for Global Education – Ireland
- Cairde Palestine Belfast – Ireland
- Gaza Action Ireland – Ireland
- Academics for Palestine – Ireland
- MENA GROUP/Rete in difesa di (diritti umani e chi li difende) – Italy
- Association France Palestine Solidarité (AFPS) – France
- Union des Progressistes Juifs de Belgique (UPJB) – Belgium
- Association des Universitaires pour le Respect du Droit International en Palestine (AURDIP) – France
- British Committee for the Universities of Palestine – UK
- Plateforme des ONGs Françaises pour la Palestine – France
- Women’s International League for Peace and Freedom, Finland
- Humanitas-Centre for global learning and cooperation – Slovenia
- Association Belgo-Palestinienne – Belgium
- France Palestine Mental Health Network – France
- Viva Salud – Belgium
- Union Juive Française pour la Paix – France
- ICAHD Finland – Finland
- Deutscher Koordinationskreis Palastina Israel (KOPI) – Germany
- European Legal Support Center – Netherlands
- Comite Pour Une Paix Juste Au Proche Orient – Luxembourg
- Cultura è libertà, una campagna per la Palestina – Italy
- AssopacePalestina – Italy
- DocP – BDS Nederland – Netherlands
- Nederlands Palestina Komitee – Netherlands
- Buendnis fuer Gerechtigkeit zwischen Israelis und Palaestinensern e.V. BIP – Germany
- BDS Berlin- Germany
- Finnish-Arab Friendship Society – Finland
- Association pour le jumelage entre les camps de réfugiés palestiniens et les villes françaises (AJPF) – France
- Pand – Performars and Artists for Peace – Finland
- Društvo UP Jesenice – Slovenia
- Belgian Campaign for Academic and Cultural Boycott of Israel (BACBI) – Belgium
- Mouvement de la Paix – France
- Une Autre Voix Juive – France
- Association des Travailleurs Maghrébins de France – France
- Collectif Judéo Arabe et Citoyen pour la Palestine – France
- Fédération des Tunisiens pour une Citoyenneté des deux Rives (FTCR) – France
- Vrede vzw – Belgium
- Dynamo International – Belgium
- Les Femmes en Noir – France
- Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese – Italy
- Rete Antirazzista – Firenze, Italy
- Association France Palestine Solidarité Nîmes, France
- Association “Pour Jérusalem” – France
- Odv Salaam Ragazzi dell’Olivo Comitato di Tireste – Italy
- Forum Palestine Citoyenneté – France
- Comité de Vigilance pour une Paix réelle au Proche-Orient – France
- Assopace Palestina Firenze – Italy
- Chrétiens de la Méditerranée – France
- Associazione Cinema e Diritti – Italy
- Associazione di Amicizia Italo-Palestinese ONLUS – Italy
- Comitato Pistoiese per la Palestina – Italy
- Donne in nero Italia – Italy
- COSPE – Italy
- CRED – centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia – Italy
- Campagna Ponti e non Muri di Pax Christi Italia – Italy
- Giuristi Democratici – Italy
- CPPI Saint-Denis [ Collectif Paix Palestine Israël] – France
- New Weapons Research Group – Italy
- Women in Black Vienna – Austria
- Slovene Philanthropy – Slovenia
- Not in Our Name – For a Just Peace in the Middle East – Czech Republic
- Collectif Faty Koumba – France
- La Courneuve Palestine – France
- Comité pour le Respect des Libertés et des Droits de l’Homme en Tunisie – France
- BDS Italia – Italy
- Stichting – Groningen-Jabalya – Netherlands
- UK-Palestine Mental Health Network – UK
- Wilpf – Finland
- Ipri-ccp – Italy
- Comunità delle Piagge – Italy
- Aderisco a nome del Comitato varesino per la Palestina – Italy
- Pro Palestina – Italy
- Stradafacendo – Italy
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