Fatah licenzia un dirigente, evidenziando una spaccatura prima delle elezioni

di Aziza Nofal,

Al-Monitor, 11 marzo 2021. 

Mentre i Palestinesi si preparano per le prossime elezioni presidenziali e legislative, stanno emergendo nette differenze dentro il movimento Fatah, portando alla formazione di un certo numero di liste guidate da Fatah, o che includono suoi leader, ciò che è destinato ad indebolire la lista ufficiale e a dividere i voti di Fatah.

Un uomo palestinese cerca il suo nome sulla lista elettorale in una scuola a Gaza City, in occasione delle prime elezioni palestinesi in 15 anni. Striscia di Gaza, 3 Marzo 2021. Foto Mohammed Abed/AFP via Getty Images.

RAMALLAH, Cisgiordania – La decisione di Fatah di espellere il dirigente di lungo corso Nasser al-Qudwa ha evidenziato divisioni dentro il partito del presidente palestinese Mahmoud Abbas prima delle elezioni parlamentari.

All’inizio di marzo, Qudwa, uno dei più importanti leader del movimento e nipote del defunto presidente Yasser Arafat, ha annunciato che intende formare una sua lista elettorale separata per contrapporsi ai candidati di Fatah al voto di maggio. L’11 marzo, Fatah ha rilasciato una dichiarazione in cui diceva che avrebbe dato a Qudwa 48 ore per tornare indietro sulla sua decisione, altrimenti sarebbe stato espulso dal partito, ma lui non ha ubbidito.

Fatah ha provato ad enfatizzare l’unità del partito alla vigilia delle elezioni. In un comunicato emesso dal Comitato Centrale di Fatah in seguito al meeting dell’8 marzo, il movimento ha dichiarato che parteciperà alle imminenti elezioni palestinesi con una lista unificata che raccoglie il sostegno dei membri del movimento. Tuttavia la dichiarazione non citava i disaccordi tra alcuni dei membri del Comitato Centrale riguardo alla formazione di questa lista e ignorava l’annuncio di Qudwa circa la sua lista.

La dichiarazione del comitato inoltre non citava le condizioni poste da un altro leader, cioè Marwan Barghouti, per poter sostenere la lista unificata.

La disputa sulla lista unificata di Fatah e il meccanismo della sua formazione è emersa non appena il presidente palestinese Mahmoud Abbas, a metà gennaio, ha annunciato le date delle elezioni legislative, presidenziali e del Consiglio Nazionale Palestinese, rispettivamente.

Non appena i preparativi per formare le liste per le elezioni legislative pianificate per maggio sono stati avviati, sono cominciate le consultazioni tra Fatah e Barghouti, membro del Comitato Centrale di Fatah, che sta attualmente scontando l’ergastolo nelle carceri israeliane. Barghouti aveva annunciato la sua intenzione di correre per le elezioni presidenziali contro Abbas che il movimento aveva annunciato essere il suo unico candidato

In aggiunta, Barghouti ha dichiarato esplicitamente che non avrebbe sostenuto la lista del movimento Fatah se non alle sue condizioni, e ha comunicato questo al movimento durante una visita che Hussein al-Sheikh, membro del Comitato Centrale di Fatah e vicino ad Abbas, gli ha fatto in prigione l’11 febbraio.

Sebbene Barghouti debba ancora annunciare il suo sostegno alla lista di Qudwa, entrambi i personaggi sono in disaccordo con i leader del movimento, specificatamente con Abbas, ed entrambi desiderano un cambiamento e riforme interne al movimento.

Le differenze interne al movimento non sono limitate alle liste citate, dato che Nabil Barghouti, un leader di Fatah, ha annunciato la sua intenzione di correre con una lista formata dall’ex Primo Ministro Salam Fayyad.

Anche Mohammed Dahlan, un leader destituito di Fatah, sta formando una lista separata.

Le varie liste del movimento Fatah per le elezioni riflettono i disaccordi che affliggono il movimento.

Il quotidiano Al-Araby Al-Jadeed l’8 marzo ha citato una fonte del Comitato Centrale di Fatah secondo cui Abbas ha dato a Qudwa 48 ore per tornare indietro dalla sua decisione di correre con una lista separata e tornare alle liste ufficiali del movimento. Altrimenti, opportune misure sarebbero state prese contro Qudwa, che sarebbe stato destituito oppure la sua affiliazione sarebbe stata congelata, ha aggiunto la fonte. Ma Qudwa ha continuato ad andare avanti con la formazione della sua lista, ciò che indica che è ben lungi dal ritrattare la sua decisione.

Lo stesso quotidiano ha riferito che durante una riunione del Consiglio Rivoluzionario di Fatah tenutosi il 26 gennaio, Abbas ha fatto delle minacce contro leader e membri di Fatah che si chiamano fuori dalla lista ufficiale del movimento Fatah.

Hatem Abdel Qader, che è vicino a Marwan Barghouti ed è un membro del Consiglio Rivoluzionario di Fatah, ha detto ad Al-Monitor che Barghouti sta ancora aspettando che le sue condizioni siano soddisfatte per una lista che garantisca un cambiamento nell’arena palestinese. Altrimenti, ha detto, potrebbe aderire ad un’      altra lista elettorale e candidarsi comunque alla presidenza.

Abdel Qader ha detto che Barghouti vuole una lista unificata con il movimento Fatah scelta su basi democratiche, oggettive e di integrità.

Egli crede che “non spetti al Comitato Centrale decidere se vuole soddisfare queste condizioni.”

Nonostante queste differenze, Abdel Qader si rifiuta di etichettare come traditori le persone coinvolte, “ma piuttosto come persone che hanno una differente percezione della leadership del movimento”.

Abdel Qader ha detto che il fatto che membri di Fatah stiano formando liste elettorali non implica che siano liste di Fatah, e ha sottolineato che la lista ufficiale del movimento è formata dal Comitato Centrale del movimento stesso.

Khalil Shaheen, un ricercatore e analista politico presso il Centro di Ricerche Politiche e Studi Strategici Masarat, crede il contrario. Ha detto ad Al-Monitor che queste differenze e i mezzi per gestirle attraverso minacce e destituzioni potrebbero rompere la struttura del movimento e la futura coesione.

Shadeen ha detto “Ciò a cui stiamo assistendo è il naturale risultato della mancanza di una visione centrale capace di mettere insieme tutti i membri del movimento”. Ha detto che è il naturale risultato dell’incapacità di fornire risposte specifiche alla realtà palestinese, in termini di gestione delle divisioni, dell’occupazione o delle condizioni economiche e sociali palestinesi, per le quali deve essere incolpato Fatah, che è il pilastro dell’Autorità [Nazionale Palestinese, N.d.T.]

Shadeen ha detto che Fatah ha tratto la sua forza della diversità delle opinioni al suo interno, ma data la marginalizzazione delle sue istituzioni e il monopolio nel processo decisionale, è diventato difficile arginare le differenze che sono emerse. Queste differenze sono apparse come “ribellioni” e indeboliranno certamente il movimento, ha osservato.

Secondo Shadeen, alcuni leader di Fatah non sono stati capaci di cambiare, cosa che li ha spinti a fare ricorso a figure palestinesi indipendenti e nazionali per formare liste separate da quella ufficiale di Fatah.

 “Con queste elezioni sia Fatah sia Hamas stanno cercando di consolidare la realtà che è emersa dalla divisione, mantenendo l’egemonia di Fatah in Cisgiordania e quella di Hamas nella Striscia di Gaza, e stanno pianificando le elezioni per avere esattamente questo risultato – non per realizzare un cambiamento o un risultato a livello nazionale”.

Shadeen ha detto che questa situazione indebolirà Fatah nelle elezioni, dato che tali liste divideranno i voti del movimento e indeboliranno la sua lista ufficiale. Ciò, ha concluso, richiede un differente approccio da parte di Fatah, che deve trovare un terreno comune con coloro che stanno formando liste separate per le elezioni.

https://www.al-monitor.com/pulse/originals/2021/03/palestinian-elections-fatah-unified-list-barghouti-qudwa.html

Traduzione di Gianluca Ramunno – AssoPacePalestina

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