Il documento Nexus
marzo 2021.

La definizione di antisemitismo riportata di seguito, e gli esempi allegati, derivano da un libro bianco redatto dalla Nexus Task Force che esamina la questione del nesso tra antisemitismo e Israele nella politica americana. La Task Force è un progetto del Knight Program on Media and Religion dell’Annenberg School of Communication and Journalism alla University of Southern California. La definizione è pensata come una guida per i “decisori politici” (NdT, governi e parlamenti) e i rappresentanti di comunità che affrontano le complessità dell’intersezione (nexus) tra Israele e l’antisemitismo.
L’antisemitismo consiste in credenze, attitudini, azioni o condizioni ambientali antisemite. Comprende credenze e sentimenti negativi nei confronti degli Ebrei, comportamenti ostili diretti contro gli Ebrei (perché sono Ebrei) e condizioni che discriminano gli Ebrei e impediscono in modo significativo la loro capacità di partecipare come pari nella vita politica, religiosa, culturale economica e sociale.
Come risultato concreto di un’organizzazione e un’azione collettiva ebraica, Israele può essere un bersaglio di antisemitismo e di atteggiamenti antisemiti. Quindi, è importante per gli Ebrei e i loro alleati capire cosa è e cosa non è antisemita in relazione a Israele.
Cosa è antisemita?
- Tutte le denunce di antisemitismo fatte dagli Ebrei, come tutte le denunce di discriminazione e oppressione in generale, dovrebbero essere oggetto di seria attenzione.
- Se discorsi o azioni sul sionismo e su Israele siano antisemiti oppure no dovrebbe esser valutato in base agli standard usati per discorsi o azioni che riguardano il comportamento antisemita in generale.
- È antisemita promuovere miti, stereotipi e comportamenti sul sionismo e/o su Israele che derivano da accuse e tropi antisemiti e/o li rafforzano. Questi includono:
- Caratterizzare Israele come parte di una tenebrosa cospirazione mondiale per il controllo ebraico dei media, dell’economia, dei governi o di altre istituzioni finanziarie, culturali o sociali.
- Incolpare indiscriminatamente un’occulta cospirazione ebraica delle sofferenze e ingiustizie del mondo, o asserire che esse sono opera della malefica mano di Israele o del sionismo.
- Ritenere persone o istituzioni, poiché ebraiche, colpevoli a priori di misfatti reali o immaginari commessi da Israele.
- Considerare gli Ebrei incapaci a priori di mettere da parte il loro attaccamento al popolo ebraico e/o a Israele.
- Denigrare o negare l’identità ebraica di alcuni Ebrei che si ritiene abbiano una posizione “errata” (eccessivamente critica o eccessivamente favorevole) su Israele.
- È antisemita usare simboli e immagini che presentano gli Ebrei come collettivamente colpevoli per le azioni dello Stato di Israele.
- È antisemita attaccare e/o nuocere fisicamente a un Ebreo a causa della sua relazione con Israele.
- È antisemita esprimere intensa ostilità verso gli Ebrei che sono collegati a Israele, in un modo che intenzionalmente o irresponsabilmente (agendo in sprezzo delle potenziali conseguenze violente) provochi violenza antisemita.
- È antisemita trattare in modo negativo Israele pretendendo che ai soli Ebrei dovrebbe essere negato il diritto di definire se stessi come un popolo e di esercitare qualsiasi forma di autodeterminazione.
- È antisemita sostenere una soluzione politica che neghi agli Ebrei il diritto di definirsi un popolo, negando in tal modo a loro –poiché Ebrei– il diritto all’autodeterminazione.
- È antisemita trattare in modo diverso Israele solamente perché è uno Stato ebraico, usando criteri differenti da quelli applicati ad altri paesi.
Cosa non è antisemita?
- Come regola generale, le critiche al sionismo e a Israele, l’opposizione alla politica di Israele o le azioni politiche nonviolente dirette contro lo Stato di Israele e/o le sue politiche non dovrebbero, in quanto tali, essere considerate antisemite.
- Anche una critica provocatoria, insistente o aspra a Israele per le sue politiche e azioni, comprese quelle che portarono alla creazione di Israele, non è di per sé illegittima o antisemita.
- L’opposizione al sionismo e/o a Israele non riflette necessariamente una specifica ostilità contro gli Ebrei e non conduce intenzionalmente a comportamenti e condizioni antisemite. (Per esempio, qualcuno potrebbe opporsi al principio del nazionalismo o all’ideologia etno-nazionalista. Ugualmente, la creazione dello Stato di Israele può aver negativamente influenzato l’esperienza personale o nazionale di qualcuno. Queste motivazioni o comportamenti verso Israele e/o il sionismo non costituiscono necessariamente un atteggiamento antisemita.)
- Il prestare un’attenzione sproporzionata a Israele e trattare Israele in modo diverso dagli altri paesi non è una prova manifesta di antisemitismo. (Ci sono numerose ragioni per dedicare particolare attenzione a Israele e trattarlo in modo diverso, per esempio, alcune persone si preoccupano di più di Israele; altre gli prestano più attenzione perché Israele ha una relazione speciale con gli Stati Uniti e riceve 4 miliardi di dollari in aiuti americani).
Traduzione di Elisabetta Valento – AssoPacePalestina
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