7 agosto 2020
Le autorità israeliane devono rilasciare immediatamente e incondizionatamente il difensore dei diritti umani palestinese Mahmoud Nawajaa, 34 anni, coordinatore generale del movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) nei Territori Palestinesi Occupati (OPT), ha affermato oggi Amnesty International. È stato detenuto esclusivamente per aver esercitato i suoi diritti alla libertà di espressione e associazione ed è quindi un prigioniero di coscienza.
Israele deve interrompere immediatamente la campagna di molestie, intimidazioni e rappresaglie contro i difensori dei diritti umani e gli attivisti politici che sostengono pacificamente i diritti dei Palestinesi. Anche la comunità internazionale deve intensificare i suoi sforzi per proteggere i difensori dei diritti umani in Israele e nei territori occupati. I governi che criminalizzano o limitano indebitamente le attività del BDS dovrebbero porre fine a tali misure e garantire invece che i sostenitori del BDS siano liberi di esprimere le loro opinioni e portare avanti le loro campagne senza molestie o minacce di azione penale.
Il 30 luglio, verso le 3:30 del mattino, le forze israeliane hanno fatto irruzione nella casa di Mahmoud Nawajaa nella città di Ramallah, nella Cisgiordania occupata, e lo hanno arrestato. Secondo sua moglie, Ruba Alayan, soldati armati hanno forzato la porta della casa, sono entrati e hanno immediatamente ammanettato Mahmoud Nawajaa. I soldati non hanno presentato un mandato di arresto e non hanno fornito informazioni sul motivo per cui Mahmoud Nawjaa fosse stato arrestato o dove sarebbe stato portato. Un video girato da Ruba Alayan mostra Mahmoud Nawajaa che viene portato via, ammanettato e bendato, da circa 20 soldati.1 Successivamente è stato portato nella prigione di Kishon, nota anche come centro di detenzione di al-Jalama, nella città di Haifa, nel nord di Israele, in violazione del diritto internazionale umanitario, che proibisce il trasferimento di detenuti dal territorio occupato al territorio della potenza occupante. A Mahmoud Nawajaa è stato negato l’accesso a un avvocato o il contatto con la sua famiglia dopo l’arresto.
Secondo l’avvocato di Mahmoud Nawajaa, nominato dall’ONG palestinese “Addameer Prisoner Support and Human Rights Association”, l’Agenzia israeliana per la sicurezza interna (ISA) sostiene che Mahmoud Nawajaa appartiene a un’organizzazione “illegale” a cui avrebbe fornito prestazioni. Tuttavia, non sono state ancora presentate accuse formali.
Il 2 agosto, il tribunale militare israeliano di Samaria, vicino alla città di Jenin in Cisgiordania, ha ordinato che la detenzione di Mahmoud Nawajaa fosse estesa di 15 giorni. Il suo avvocato ha presentato ricorso contro la decisione e, il 4 agosto, la Corte d’appello militare israeliana ha ridotto il periodo di estensione a otto giorni. La prossima udienza in tribunale di Mahmoud Nawajaa è prevista per il 9 agosto.
Dal 2014 Mahmoud Nawajaa lavora per il movimento BDS, un movimento di base istituito nel 2005 che fa campagne con mezzi nonviolenti “per porre fine al sostegno internazionale all’oppressione israeliana dei Palestinesi”. Ha condotto diverse campagne che chiedono azioni globali per far pressione su Israele affinché adempia ai propri obblighi ai sensi del diritto internazionale. L’ultima campagna del BDS chiedeva sanzioni mirate in risposta al piano di Israele di annettere ulteriore territorio nella Cisgiordania occupata, il che costituirebbe una violazione del diritto internazionale e aggraverebbe decenni di violazioni sistematiche dei diritti umani contro i Palestinesi.
Un’escalation2 di atti intimidatori da parte del governo israeliano ha creato un’atmosfera sempre più pericolosa per i difensori dei diritti umani e per le altre voci che criticano la continua occupazione militare israeliana in Israele e nei territori occupati. Le autorità israeliane hanno utilizzato una serie di misure, comprese detenzioni arbitrarie e limitazioni ai movimenti, nonché abusi delle leggi penali, per prendere di mira e molestare tali individui. Nel mantenere la sua occupazione militare durata 53 anni, Israele ha messo in atto politiche e sistemi legali discriminatori che hanno portato ad abusi sistematici dei diritti umani contro i Palestinesi.3
Le autorità israeliane devono porre fine ai loro attacchi ormai di lunga data contro i difensori palestinesi dei diritti umani e fermare il clima di intimidazione contro di loro. Israele ha l’obbligo di rispettare i diritti umani nei territori occupati, compreso il diritto alla libertà di espressione, senza discriminazioni. Le autorità devono porre fine alla detenzione arbitraria di Mahmoud Nawajaa, e garantire che egli sia in grado di esercitare in sicurezza i suoi diritti alla libertà di espressione e di associazione senza timore di ritorsioni.
Alcuni governi, in particolare quelli che includono la protezione dei diritti umani nelle loro politiche estere, come gli Stati membri dell’UE, hanno occasionalmente condannato tali misure arbitrarie. Tuttavia, la comunità internazionale nel suo insieme non è riuscita a intraprendere azioni concrete per fare pressione su Israele affinché interrompa tali pratiche. Questo è stato interpretato dai governanti israeliani come un semaforo verde per continuarle. La comunità internazionale dovrebbe chiarire che gli attacchi di Israele contro i difensori dei diritti umani e contro altre voci che criticano l’occupazione israeliana non saranno tollerati.
Giro di vite sul movimento BDS
Negli ultimi anni, il movimento BDS è cresciuto in importanza in tutto il mondo. Il suo supporto globale di massa e un record crescente di successi hanno portato Israele a dichiarare nel 2015 il BDS una minaccia strategica e di conseguenza a mobilitarsi contro di esso. Negli anni, Amnesty International ha espresso preoccupazione per la sicurezza del co-fondatore del BDS Omar Barghouti. I funzionari israeliani hanno rilasciato dichiarazioni che lo minacciavano di danni fisici, hanno revocato la sua residenza permanente in Israele e lo hanno privato del diritto di viaggiare liberamente. 4
Nel 2011, Israele ha promulgato leggi per rendere reato la richiesta di boicottaggio contro Israele, e anche contro gli insediamenti israeliani illegali nella Cisgiordania occupata.5 Nel 2017, le autorità israeliane hanno modificato la legge sull’ingresso in Israele, vietando l’ingresso in Israele o negli OPT a chiunque sostenga o lavori per un’organizzazione che promuove il boicottaggio di Israele o di entità israeliane, inclusi gli insediamenti. Su questa base, le autorità hanno successivamente negato l’ingresso a vari difensori dei diritti umani, tra cui avvocati, studenti e medici.
Leggi che criminalizzano il BDS esistono o sono in discussione in vari stati degli USA6. Nel maggio 2019, il parlamento tedesco (Bundestag) ha approvato una mozione che ha etichettato il movimento BDS come antisemita. Il parlamento austriaco ha adottato una mozione simile nel febbraio 2020. Alcun città di entrambi i paesi hanno anche adottato mozioni che limitano indebitamente l’attivismo BDS a livello locale. Nel dicembre 2019, il governo del Regno Unito ha annunciato la sua intenzione di attuare misure7 per criminalizzare o limitare l’attivismo BDS. L’11 giugno 2020 la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha stabilito8 che la condanna in Francia di 11 attivisti che avevano organizzato azioni per il boicottaggio dei prodotti israeliani ha violato il loro diritto alla libertà di espressione.
Amnesty International non prende posizione sul boicottaggio in generale e non ne ha mai chiesto né avallato alcuno in nessuna parte del mondo. Spetta agli individui e alle organizzazioni determinare quali strategie pacifiche utilizzare per promuovere i diritti umani. Sostenere boicottaggi, disinvestimenti e sanzioni è una forma di difesa non violenta e di libera espressione che deve essere protetta. Ai sostenitori del boicottaggio dovrebbe essere consentito di esprimere liberamente le proprie opinioni e di portare avanti le loro campagne senza molestie, minacce di azione penale, criminalizzazione o altre misure che violano il diritto alla libertà di espressione.
1 Movimento per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS), “Le forze di occupazione israeliane arrestano il coordinatore del BDS Mahmoud Nawajaa durante un raid notturno”, 30 luglio 2020, www.facebook.com/watch/?v=602542913971282
2 Amnesty International: Israele e territori palestinesi occupati 2019 (Rapporto annuale, febbraio 2020), https://www.amnesty.org/en/countries/middle-east-and-north-africa/israel-and-occupied-palestinian-territories/report-israel-and-occupied-palestinian-territories/
3 Amnesty International: Occupazione israeliana: 50 anni di espropriazione (campagna, giugno 2017), www.amnesty.org/en/latest/campaigns/2017/06/israel-occupation-50-years-of-dispossession
4 Amnesty International: Israele: Porre fine al divieto arbitrario di viaggio per il difensore dei diritti umani Omar Barghouti (Indice: MDE 15/9811/2019), www.amnesty.org/en/documents/mde15/9811/2019/en
5 Amnesty International: Israel Anti-Boycott Law, an attack on freedom of expression (Comunicato stampa, 12 luglio 2011), www.amnesty.org/en/pressreleases/2011/07/israel-anti-boycott-law-attack-freedom-expression
6 Palestine Legal: Dieci cose da sapere sulla legislazione antiboicottaggio, 17 gennaio 2020, https://palestinelegal.org/news/2016/6/3/what-to-know-about-antibds-legislation
7 Independent: Il governo di Boris Johnson proibisce agli enti pubblici di boicottare Israele e altri paesi, in un giro di vite contro il movimento BDS, 19 Dicembre 2019, https://www.independent.co.uk/news/uk/politics/boris-johnson-israel-boycott-ban-bds-queens-speech-a9253651.html
8 Amnesty International: Francia: Una sentenza storica della CEDU rileva che la campagna di boicottaggio contro Israele non può essere criminalizzata (Comunicato stampa, 11 giugno 2020), https://www.amnesty.org/en/latest/news/2020/06/france-landmark-ecthr-judgment-finds-boycott-campaign-against-israel-cannot-be-criminalized/