da Electronic Intifada, 17 dicembre 2018
Secondo informazioni riportate su Electronic Intifada, tutte le proprietà americane del generale israeliano in pensione Israel Ziv sono state poste sotto sequestro dal Dipartimento del Tesoro USA, che accusa il generale di aver compiuto, insieme ad altri due individui, “azioni contrarie alla pace, alla stabilità e alla sicurezza del Sud Sudan.” Sotto la copertura di una impresa agricola, nel conflitto esploso nel 2013, Ziv avrebbe venduto armi per un valore di 150 milioni di dollari al governo sudanese, mentre allo stesso tempo forniva armi anche agli oppositori del governo.
Il generale Ziv, che vive ora in una colonia della Cisgiordania, ha avuto una carriera di rilievo nell’esercito israeliano e gode della fiducia di Netanyahu che gli aveva anche offerto un posto di comando nel 2015.
Le stesse accuse avanzate ora dal governo americano erano state rivolte a Ziv nel 2017 dal giornalista David Sheen, conosciuto anche in Italia per essere stato più volte ospite di AssopacePalestina e per il suo impegno a favore dei migranti in Israele, oltre che per le sue molteplici denunce degli atti di razzismo di varia natura compiuti nei confronti dei Palestinesi. Il generale Ziv aveva sporto querela per diffamazione contro Sheen che lo aveva definito “razzista” e “capobanda” ed aveva chiesto un risarcimento di 200.000 dollari. Malgrado un accordo legale raggiunto successivamente, Ziv aveva continuato a sostenere che le sue attività in Sud Sudan erano rivolte esclusivamente a questioni di agricoltura.
Sembra adesso che il generale Ziv debba difendersi da accuse ben più pericolose di quelle avanzate da un semplice (e coraggioso) giornalista.
A cura di AssopacePalestina