Nove persone uccise negli attacchi israeliani a Gaza, giornalisti compresi, dicono i medici palestinesi

di Jack Khoury, Yaniv Kubovich e The Associated Press, 

Haaretz, 16 marzo 2025.  

L’IDF ha dichiarato di aver preso di mira una cellula terroristica che operava con un drone e che minacciava le forze israeliane, mentre i media locali di Gaza hanno riferito che le vittime erano giornalisti che stavano utilizzando un drone per filmare gli aiuti umanitari.

Persone in lutto accanto ai corpi di palestinesi uccisi in un attacco israeliano, nel nord della Striscia di Gaza, sabato 15 marzo. Mahmoud Issa/Reuters

Gli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza hanno ucciso almeno nove persone sabato 15 marzo, tra cui tre giornalisti locali, secondo i medici palestinesi.

Questo rappresenta il più alto numero di vittime in un solo giorno, dall’inizio del cessate il fuoco tra Israele e Hamas a gennaio.

L’IDF ha dichiarato che due delle vittime stavano manovrando un drone che rappresentava una minaccia per i soldati. Le altre vittime, secondo la dichiarazione dell’esercito, stavano raccogliendo l’attrezzatura rimasta a terra.

Nella notte e nella giornata di domenica 16, una dichiarazione dell’IDF ha identificato le vittime come Mostafa Mohammed Shaaban Hamad, di Hamas, infiltratosi in Israele durante l’attacco del 7 ottobre; Mahmoud Yahya Rashdi Al-Sarraj, dell’unità di ingegneria di Hamas; Bilal Mahmoud Fouad Abu Matar, che lavorava sotto copertura come fotografo; Mahmoud Imad Hassan Aslim, che operava sotto copertura come giornalista; Suhaib Bassem Khaled Nagar, della Jidad Islamica, che è stato rilasciato nell’ultimo accordo sugli ostaggi; e Mohammed Alaa Sobhi Al-Jafeer, di Hamas.

Il Centro di Protezione dei Giornalisti Palestinesi a Gaza ha dichiarato che le vittime erano giornalisti che stavano utilizzando un drone per filmare gli aiuti umanitari.

L’organizzazione ha affermato in una dichiarazione che “prendere a bersaglio dei giornalisti impedisce al mondo di essere esposto alla verità su ciò che sta accadendo a Gaza”, e ha invitato la comunità internazionale a condannare gli attacchi ai giornalisti. “Questo assalto costituisce un crimine di guerra che viola la libertà di stampa e mette in pericolo i media e gli operatori umanitari”, hanno aggiunto.

Hamas ha dichiarato in un comunicato che “Le uccisioni deliberate e gli attacchi barbari confermano ancora una volta l’intenzione di Israele di minare l’accordo di cessate il fuoco e il suo sabotaggio deliberato in ogni occasione”.

Il portavoce di Hamas, Hazem Qasim, ha aggiunto che l’attacco di Israele contro giornalisti e operatori umanitari viola l’accordo di cessate il fuoco. Riferendosi a Israele come “l’occupazione”, ha detto che Israele ha deliberatamente preso di mira gli operatori umanitari, cercando di “peggiorare la crisi umanitaria a Gaza e di spingere la popolazione verso la carestia, in seguito all’inasprimento del blocco ai valichi di frontiera e all’ostruzione dell’ingresso di tutti gli aiuti”.

L’Ospedale Indonesiano ha dichiarato di aver ricevuto otto corpi da due attacchi aerei nella stessa area della città settentrionale di Beit Lahia, sabato 15 marzo.

Fares Awad, capo dei servizi di emergenza nel nord di Gaza, ha identificato uno dei morti come Mahmoud Islim, un reporter locale che stava operando con un drone.

Diverse persone sono state ferite in modo grave, poiché l’attacco ha colpito un’auto, con vittime all’interno e all’esterno del veicolo, hanno aggiunto i medici.

Testimoni e colleghi giornalisti hanno detto che le persone a bordo dell’auto erano in missione per un’organizzazione benefica chiamata Al-Khair Foundation a Beit Lahia, ed erano accompagnate da giornalisti e fotografi quando sono state colpite dall’attacco.

Un bambino palestinese su un triciclo, davanti alle macerie delle case distrutte durante l’offensiva israeliana, a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, giovedì 13 marzo. Hatem Khaled/Reuters

Questi attacchi arrivano mentre i leader di Hamas tengono colloqui per il cessate il fuoco a Gaza con i mediatori al Cairo.

Venerdì, Hamas ha dichiarato di aver accettato di liberare un ostaggio americano-israeliano se Israele inizierà la prossima fase dei colloqui per il cessate il fuoco e la fine permanente della guerra, un’offerta che Israele ha liquidato come “guerra psicologica”.

Hamas ha dichiarato di aver fatto l’offerta di rilasciare Edan Alexander, nativo del New Jersey e soldato di 21 anni dell’esercito israeliano, dopo aver ricevuto una proposta dai mediatori per i negoziati sulla seconda fase di un accordo di cessate il fuoco.

Israele dice di voler estendere la prima fase temporanea del cessate il fuoco, una proposta sostenuta dall’inviato statunitense Steve Witkoff. Hamas afferma che riprenderà a liberare gli ostaggi solo nella seconda fase.

https://www.haaretz.com/israel-news/2025-03-16/ty-article/.premium/idf-airstrikes-in-gaza-kill-nine-people-including-two-journalists-palestinian-medics-say/00000195-99d6-d885-a39f-bbf77b120000?utm_source=mailchimp&utm_medium=Content&utm_campaign=haaretz-today&utm_content=17fc1468dc

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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