dalla Commissione Internazionale per il Sostegno dei Diritti dei Palestinesi (ICSPR),
27 dicembre 2024.
Comunicato stampa
La Commissione Internazionale per il Supporto dei Diritti Palestinesi (ICSPR) condanna fermamente i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi dalle forze di occupazione israeliane contro l’Ospedale Kamal Adwan. Oggi si concludono 84 giorni di ripetuti assalti israeliani contro gli ospedali nel nord di Gaza, in particolare gli attacchi che hanno portato all’incendio e alla distruzione dell’Ospedale Kamal Adwan, costringendo il personale medico, i pazienti e i feriti ad evacuare, rendendo l’ospedale fuori servizio. La sorte dell’ospedale Al-Awda rimane sconosciuta in mezzo ai blackout di comunicazione, dopo il bombardamento dei suoi dintorni, che ha ferito sei membri del personale, tra cui il direttore dell’ospedale.
Questo attacco all’ospedale Kamal Adwan, contro il quale l’ICSPR e le équipe mediche avevano precedentemente messo in guardia, si allinea ai piani genocidi dei generali israeliani che mirano a completare lo spopolamento e la distruzione del nord di Gaza, rendendolo inabitabile sia attualmente che in futuro. Questo lascia i restanti 20.000 residenti assediati di fronte a un destino incerto e mortale, senza cibo, protezione o servizi sanitari.
Secondo il monitoraggio dell’ICSPR, le forze di occupazione israeliane hanno assediato l’ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, intorno alle 7 del mattino del 27 dicembre. Hanno ordinato di radunare circa 350 pazienti, i loro accompagnatori e il personale medico entro 15 minuti nel cortile dell’ospedale. Tutti i presenti sono stati aggrediti, gli uomini sono stati costretti a spogliarsi e sono stati trasferiti con la forza nella scuola Al-Fakhoura, a ovest del campo profughi di Jabalia, che è stata trasformata in un centro di interrogatori dalle forze israeliane. Lì, i detenuti sono stati sottoposti ad abusi, aggressioni, perquisizioni, umiliazioni e arresti di uomini, mentre le donne, i bambini, alcuni pazienti, i feriti e il personale medico sono stati trasferiti con la forza a piedi attraverso Salah al-Din Street verso Gaza City.
Vale la pena notare che questa incursione ha fatto seguito a più di 40 precedenti attacchi delle forze israeliane contro l’ospedale e i suoi dintorni negli ultimi due mesi. Questi attacchi hanno incluso la detonazione di esplosivi intorno all’ospedale, il lancio di bombe, ripetuti attacchi di droni e il cannoneggiamento da carri armati, causando danni significativi e incendi in diversi edifici. Uno degli assalti più gravi prima dell’incursione ha comportato l’uccisione mirata di cinque membri del personale dell’ospedale ieri sera – due sono stati colpiti mentre si dirigevano verso l’ospedale, mentre altri tre sono stati uccisi in un edificio di fronte all’ospedale, che è stato bombardato dagli aerei israeliani, uccidendo 50 civili al suo interno. A ciò hanno fatto seguito continue detonazioni esplosive intorno agli ospedali Kamal Adwan e Al-Awda, che hanno provocato danni ingenti a entrambe le strutture e ferito diversi membri del personale medico, pazienti e feriti ricoverati.
Circa due mesi fa, l’Ospedale Indonesiano è stato bruciato e distrutto durante le continue violazioni contro gli ospedali nel nord di Gaza, rendendoli inutilizzabili. Questo fa parte dello sradicamento sistematico dei servizi, della salute e dei settori umanitari, insieme alla distruzione quasi totale delle città e dei campi profughi nel governatorato settentrionale. Queste atrocità fanno parte della brutale operazione militare che continua dal 5 ottobre 2024.
L’ICSPR ritiene che l’occupazione israeliana sia pienamente responsabile della vita dei pazienti, dei feriti e del personale medico che si trovavano nell’ospedale Kamal Adwan, in seguito alla perdita di comunicazione e al loro trasferimento forzato in luoghi sconosciuti dove vengono interrogati e maltrattati. Tra loro c’è il direttore dell’ospedale, il dottor Hossam Abu Safieh.
L’ICSPR ribadisce la sua condanna e il suo sdegno per la serie di atti deliberati di genocidio, crimini di guerra e pulizia etnica commessi dalle forze israeliane contro gli ospedali e il personale medico.
L’ICSPR condanna fermamente la palese incapacità della comunità internazionale di rispondere alle richieste di soccorso del personale ospedaliero e dei civili, permettendo all’occupazione di continuare a commettere atti di genocidio. Questi crimini includono l’assalto e la distruzione degli ospedali, rendendoli inutilizzabili e massacrando i pazienti, i feriti, gli sfollati e le équipe mediche al loro interno.
L’ICSPR invita le Nazioni Unite, i paesi e le persone libere di tutto il mondo a intraprendere azioni concrete per imporre sanzioni alla potenza occupante e ritenere i suoi leader e soldati responsabili dei loro crimini contro il settore sanitario e i civili nei tribunali internazionali.
L’ICSPR sollecita la formazione di una coalizione internazionale e umanitaria per garantire la protezione internazionale dei Palestinesi, fermare l’aggressione israeliana in corso e arrestare il genocidio che è proseguito per il 15° mese consecutivo, con oltre 60.000 martiri e dispersi, tra cui 1.100 medici.
L’ICSPR invita la comunità internazionale, le Nazioni Unite e l’Organizzazione Mondiale della Sanità a prendere tutte le misure necessarie per garantire la protezione del settore sanitario e dei civili, facilitare il flusso degli aiuti umanitari e delle forniture mediche e assicurare la continuità delle operazioni ospedaliere per fornire servizi ai pazienti e ai feriti, evitando ulteriori perdite di vite umane.
Traduzione a cura di AssoPacePalestina