da Al Jazeera Staff e agenzie di stampa,
Al Jazeera, 13 ottobre 2024.
L’UNIFIL afferma che due carri armati israeliani hanno ‘distrutto il cancello principale della posizione e sono entrati con la forza nella posizione’.

La missione di pace delle Nazioni Unite nel sud del Libano afferma che i carri armati israeliani hanno forzato l’ingresso di una delle sue postazioni, mentre il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto alle Nazioni Unite di evacuare le sue truppe internazionali dall’area.
L’incidente è l’ultimo di una serie di violazioni e attacchi negli ultimi giorni da parte dell’esercito israeliano alla Forza ad Interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) e arriva mentre Israele espande i bombardamenti e gli attacchi di terra sul Libano.
L’UNIFIL ha affermato in una dichiarazione di domenica 13 che due carri armati israeliani “hanno distrutto il cancello principale della postazione e sono entrati con la forza all’interno”.
Poco dopo la partenza dei carri armati, alcuni proiettili sono esplosi a 100 metri di distanza, rilasciando del fumo che ha attraversato la base e che ha provocato il malessere del personale delle Nazioni Unite, per cui 15 persone hanno avuto bisogno di cure nonostante indossassero maschere antigas, ha dichiarato l’UNIFIL. Non ha detto chi ha sparato i proiettili o che tipo di sostanza tossica si sospetta.
Nel suo resoconto degli eventi, l’esercito israeliano ha detto che i combattenti del gruppo armato libanese Hezbollah hanno sparato missili anticarro contro le truppe israeliane, ferendo 25 di loro. L’attacco era molto vicino a una postazione dell’UNIFIL e un carro armato israeliano che stava aiutando l’evacuazione dei feriti sotto il fuoco ha fatto marcia indietro verso la postazione dell’UNIFIL.
“Non si tratta dell’assalto a una base. Non stava cercando di entrare nella base. Si tratta di un carro armato sotto un fuoco pesante, con molti soldati colpiti, che faceva marcia indietro per allontanarsi dal pericolo”, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce internazionale dell’esercito, Nadav Shoshani.
In una dichiarazione, l’esercito ha anche affermato di aver usato una cortina fumogena per fornire copertura all’evacuazione dei soldati feriti, ma le sue azioni non hanno rappresentato un pericolo per la forza di pace delle Nazioni Unite.
L’incidente si è verificato poche ore prima che il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu chiedesse alle Nazioni Unite di evacuare la forza di pace dalle aree di combattimento in Libano.
“È giunto il momento di ritirare l’UNIFIL dalle roccaforti di Hezbollah e dalle zone di combattimento”, ha detto Netanyahu in una dichiarazione indirizzata al Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. L’esercito israeliano “lo ha richiesto ripetutamente e ha ricevuto ripetuti rifiuti, con l’effetto di fornire ai terroristi di Hezbollah scudi umani”, ha aggiunto Netanyahu.
Il Primo Ministro libanese Najib Mikati ha respinto la richiesta di Netanyahu. “L’avvertimento che Netanyahu ha rivolto a … Guterres chiedendo la rimozione dell’UNIFIL rappresenta un nuovo capitolo nell’approccio israeliano di non rispettare le [norme] internazionali”, ha detto.
Hezbollah nega l’accusa di Israele di utilizzare la vicinanza delle forze di pace per proteggere i suoi combattenti.
Ray Murphy, un ex peacekeeper dell’UNIFIL, ha dichiarato ad Al Jazeera che “l’uso dei carri armati, che sparano contro e intorno alle postazioni dell’ONU e mettono in pericolo in modo sconsiderato il personale dell’ONU, è un atto deliberato e violento delle forze israeliane”.
“In nessun modo questo può essere attribuito a Hezbollah. Si tratta di una decisione delle forze israeliane di prendere di mira le forze dell’ONU, le postazioni dell’ONU”, ha affermato. Le forze di pace dell’ONU sono protette dal diritto umanitario internazionale, ha osservato Murphy.
“Non stanno svolgendo un ruolo militare. Stanno svolgendo un ruolo di pace. Stanno osservando, stanno riferendo, stanno cercando di fornire assistenza umanitaria. Non c’è alcuna giustificazione per questo attacco alle forze ONU”, ha detto Murphy.
L’inviato di Israele presso le Nazioni Unite, Danny Danon, ha affermato che “l’insistenza delle Nazioni Unite nel mantenere i soldati dell’UNIFIL sulla linea di fuoco è incomprensibile”.
L’UNIFIL è stata istituita nel 1978 per monitorare il Libano meridionale. Da allora, l’area ha visto un conflitto persistente, con l’invasione di Israele nel 1982, l’occupazione del Libano meridionale fino al 2000 e la guerra di cinque settimane contro Hezbollah nel 2006.
Israele e Hezbollah hanno iniziato a scambiarsi fuoco quasi quotidianamente nell’ottobre 2023, dopo che Israele ha lanciato il suo assalto ancora in atto a Gaza. Secondo le autorità libanesi, più di 2.100 persone sono state uccise nei combattimenti tra Israele e Hezbollah, soprattutto nelle ultime settimane, da quando Israele ha intensificato i suoi attacchi, e più di 1,2 milioni di persone sono state sfollate.
Attacchi alle forze di pace dell’ONU
Cinque peacekeeper sono stati finora feriti in una serie di attacchi che hanno colpito le postazioni e il personale della forza di interposizione negli ultimi giorni, con la maggior parte degli attacchi attribuiti dall’UNIFIL alle forze israeliane.
Giovedì, il capo delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace, Jean-Pierre Lacroix, ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza dell’ONU che “la sicurezza e l’incolumità dei peacekeeper sono ora sempre più a rischio”. Ha detto che sono rimasti in posizione, ma le attività operative si sono praticamente fermate dal 23 settembre e i militari sono stati confinati nella base. Trecento sono stati anche temporaneamente trasferiti in basi più grandi.
Gli Stati Uniti e i paesi europei hanno chiesto alle forze israeliane di smettere di sparare contro le forze di pace. Venerdì 11, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che stava dicendo “assolutamente, positivamente” a Israele di fermarsi.
Domenica 13, il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni, tipicamente uno dei sostenitori più accesi di Israele tra i leader dell’Europa occidentale, ha anche ribadito a Netanyahu l’”inaccettabilità che l’UNIFIL venga attaccata dalle forze armate israeliane”, secondo una dichiarazione del governo italiano.
Netanyahu ha scritto domenica su X di aver detto a Meloni che si rammarica per “qualsiasi danno arrecato al personale UNIFIL” in Libano. “Israele farà ogni sforzo per evitare le vittime dell’UNIFIL e farà tutto il necessario per vincere la guerra”, ha detto Netanyahu.
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
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