Cinque persone e tre entità sanzionate nell’ambito del regime di sanzioni dell’UE per i diritti umani globali: coloni israeliani estremisti nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est, nonché attivisti violenti che bloccano gli aiuti umanitari a Gaza

dal Consiglio dell’Unione Europea,

European Council, 15 luglio 2024.   

Comunicato stampa

Il Consiglio ha approvato oggi ulteriori misure restrittive nei confronti di cinque persone e tre entità nell’ambito del regime globale di sanzioni dell’Unione Europea in materia di diritti umani. Le persone e le entità elencate sono responsabili di gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani contro i palestinesi in Cisgiordania, tra cui l’abuso del diritto di ognuno a godere del più alto standard raggiungibile di integrità fisica e mentale, del diritto alla proprietà, del diritto alla vita privata e familiare, della libertà di religione o di credo e del diritto all’istruzione.

Gli elenchi di oggi includono il colono israeliano Moshe Sharvit e la sua “Fattoria di Moshe” nella Valle del Giordano. Dalla sua fattoria, Moshe Sharvit si è reso protagonista di violenze e minacce da parte dei coloni nei confronti dei residenti palestinesi delle comunità di pastori vicine al suo avamposto in Cisgiordania. Le sue molestie fisiche e verbali contro queste comunità si sono intensificate dall’ottobre 2023.

Il Consiglio ha anche elencato Zvi Bar Yosef e il suo avamposto non autorizzato noto come “Fattoria di Zvi” in Cisgiordania. Zvi Bar Yosef ha ripetutamente attaccato e commesso atti di violenza contro i palestinesi dei villaggi di Jibya, Kaubar (Kobar) e Umm Safa, causando gravi ferite ad alcuni di loro.

Le designazioni di oggi includono anche Tzav 9, un gruppo israeliano di attivisti violenti fondato nel gennaio 2024, che blocca regolarmente i camion degli aiuti umanitari che consegnano cibo, acqua e carburante a Gaza. Le azioni di Tzav 9 includono proteste violente, attacchi contro camion di cibo e distruzione di cibo.

Infine, oggi sono stati sanzionati anche Baruch Marzel, che chiede apertamente una pulizia etnica dei palestinesi, Ben-Zion “Bentzi” Gopstein, fondatore e leader dell’organizzazione estremista Lehava, e Isaschar Manne, fondatore dell’avamposto non autorizzato Manne Farm nelle colline meridionali di Hebron.

Con gli elenchi odierni, le misure restrittive previste dal regime globale di sanzioni per i diritti umani dell’UE si applicano ora a 113 persone fisiche e giuridiche e a 31 entità di diversi Paesi.

Le persone elencate nel regime di sanzioni sono soggette al congelamento dei beni e la fornitura di fondi o risorse economiche, direttamente o indirettamente, a loro o a loro beneficio è vietata. Inoltre, alle persone fisiche elencate si applica un divieto di viaggio verso l’UE.

Gli atti giuridici pertinenti sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE.

Informazioni generali

Il 7 dicembre 2020, il Consiglio UE ha istituito un regime globale di sanzioni per i diritti umani, che si applica ad atti quali il genocidio, i crimini contro l’umanità e altre gravi violazioni o abusi dei diritti umani (ad esempio, tortura, schiavitù, esecuzioni extragiudiziali, arresti o detenzioni arbitrarie). Il regime sanzionatorio globale dell’UE in materia di diritti umani sottolinea la determinazione dell’UE a rafforzare il proprio ruolo nell’affrontare le gravi violazioni e gli abusi dei diritti umani in tutto il mondo. Il raggiungimento dell’effettivo godimento dei diritti umani da parte di tutti è un obiettivo strategico dell’Unione. Il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello stato di diritto e dei diritti umani è un valore fondamentale dell’Unione e della sua politica estera e di sicurezza comune.

Nelle conclusioni del 27 giugno 2024, il Consiglio Europeo ha condannato fermamente la violenza dei coloni estremisti in corso in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e ha invitato il Consiglio a portare avanti i lavori su ulteriori misure restrittive contro i coloni estremisti. Il Consiglio Europeo ha inoltre chiesto un accesso sicuro ai Luoghi Santi e il mantenimento dello status quo. Infine, il Consiglio Europeo ha condannato le decisioni del governo israeliano di espandere ulteriormente gli insediamenti illegali nella Cisgiordania occupata e ha esortato Israele a revocare tali decisioni.

https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2024/07/15/extremist-israeli-settlers-in-the-occupied-west-bank-and-east-jerusalem-as-well-as-violent-activists-blocking-humanitarian-aid-to-gaza-five-individuals-and-three-entities-sanctioned-under-the-eu-global-human-rights-sanctions-regime

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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