Per liberare Gaza da quasi 40 milioni di tonnellate di macerie belliche ci vorranno anni, dice l’ONU

di Jason Burke,

The Guardian, 15 luglio 2024. 

Una valutazione parla di un costo di 500-600 milioni di dollari e sottolinea l’immensa sfida della ricostruzione dopo mesi di offensiva israeliana

Il mese scorso il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente ha dichiarato che, secondo le stime, 137.297 edifici sono stati danneggiati a Gaza, più della metà del totale. Hatem Khaled/Reuters

Una flotta di oltre cento camion impiegherebbe 15 anni per liberare Gaza da quasi 40 milioni di tonnellate di macerie, in un’operazione che costerebbe tra i 500 e i 600 milioni di dollari, secondo una valutazione delle Nazioni Unite.

Le conclusioni sottolineano l’immensa sfida della ricostruzione del territorio palestinese dopo mesi di offensiva israeliana che ha portato alla distruzione massiccia di case e infrastrutture.

Secondo la valutazione, pubblicata il mese scorso dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, 137.297 edifici sono stati danneggiati a Gaza, più della metà del totale. Di questi, poco più di un quarto è stato distrutto, circa un decimo gravemente danneggiato e un terzo moderatamente danneggiato.

Secondo la valutazione, per depositare le macerie sarebbero necessarie enormi discariche che coprirebbero tra i 250 e i 500 ettari, a seconda di quanto materiale potrà essere riciclato.

A maggio, il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ha dichiarato che la ricostruzione delle case di Gaza distrutte durante la guerra potrebbe richiedere fino al 2040 nello scenario più ottimistico, con un costo totale della ricostruzione in tutto il territorio di 40 miliardi di dollari. La valutazione, pubblicata nell’ambito di un’iniziativa volta a raccogliere fondi per una pianificazione tempestiva della riabilitazione di Gaza, ha anche rilevato che il conflitto potrebbe riportare i livelli di salute, istruzione e ricchezza del territorio a quelli del 1980, cancellando 44 anni di sviluppo.

“I danni alle infrastrutture sono pazzeschi… A Khan Younis, [città meridionale di Gaza], non c’è un solo edificio intatto”, ha dichiarato la scorsa settimana al Guardian un funzionario delle Nazioni Unite con sede a Gaza.

“La topografia è cambiata. Ci sono colline dove non ce n’erano. Le bombe da 2.000 libbre [907 kg] sganciate [da Israele] stanno effettivamente alterando il paesaggio”.

Scuole, strutture sanitarie, strade, fognature e tutte le altre infrastrutture critiche hanno subito danni ingenti.

I funzionari umanitari hanno accolto con favore la mossa di Israele di aumentare la capacità di un impianto di desalinizzazione chiave che serve Gaza, ma hanno sottolineato che con la maggior parte delle tubature danneggiate, la distribuzione dell’acqua all’interno del territorio rimane estremamente difficile.

Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) ha dichiarato che il possibile prezzo della ricostruzione di Gaza è ora il doppio delle stime fatte dai funzionari delle Nazioni Unite e della Palestina a gennaio e aumenta di giorno in giorno.

Le montagne di macerie sono piene di ordigni inesplosi che provocano “più di 10 esplosioni ogni settimana”, causando altri morti e perdite di arti, ha dichiarato l’agenzia di difesa civile di Gaza.

Ad aprile, Pehr Lodhammar, ex capo del Servizio di Azione Antimine delle Nazioni Unite per l’Iraq, ha dichiarato che in media circa il 10% di bombe e proiettili non è esploso dopo essere stato sparato e ha dovuto essere rimosso dalle squadre di sminamento.

Il 65% degli edifici distrutti a Gaza erano residenziali, ha detto Lodhammar, aggiungendo che lo sgombero e la ricostruzione sarebbero stati un lavoro lento e pericoloso a causa della minaccia di granate, missili o altre armi sepolte negli edifici crollati o danneggiati.

La guerra è iniziata quando Hamas ha lanciato un attacco a sorpresa nel sud di Israele in ottobre, uccidendo 1.200 persone, per la maggior parte civili, e rapendone altre 250. Più di 38.000 persone sono state uccise nell’offensiva israeliana a Gaza, secondo i funzionari palestinesi del territorio.

https://www.theguardian.com/world/article/2024/jul/15/clearing-gaza-of-almost-40m-tonnes-of-war-rubble-will-take-years-says-un

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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