Un’università tedesca ritira l’offerta di lavoro a un’ebrea americana per una lettera pro-palestinese

Apr 11, 2024 | Notizie

di Kate Connolly,  

The Guardian, 10 aprile 2024.   

Nancy Fraser, docente di filosofia alla New School di New York, aveva condannato le uccisioni a Gaza compiute dall’esercito israeliano.

Nancy Fraser era stata invitata nel 2022 come professore visitatore all’Università di Colonia. Dpa Picture Alliance/Alamy

Un’importante filosofa ebrea americana è stata esclusa da una prestigiosa cattedra all’Università di Colonia dopo aver firmato una lettera in cui esprimeva solidarietà ai palestinesi e condannava le uccisioni compiute dalle forze israeliane a Gaza.

Nancy Fraser, docente di filosofia e politica presso la New School for Social Research di New York, ha dichiarato di essere stata cancellata dall’università, che ha ritirato l’invito alla Albertus Magnus Professorship 2024, una posizione di visiting, che le era stata assegnata nel 2022. La lettera sottoscritta da Fraser è del novembre 2023, in seguito all’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre e ai successivi attacchi di Israele a Gaza.

I colleghi accademici hanno scritto una lettera all’università di Colonia per protestare contro il divieto. In essa, essi definiscono il ritiro dell’invito “un altro tentativo di limitare il dibattito pubblico e accademico su Israele e Palestina invocando presunte linee rosse chiare e distinte sancite dal governo tedesco”.

La lettera, intitolata “Filosofia per la Palestina” e firmata dalla Fraser e da diverse centinaia di altri accademici, era indipendente dal lavoro della Fraser come studiosa e la sua cattedra a Colonia non aveva nulla a che fare con il conflitto israelo-palestinese.

L’Università di Colonia ha dichiarato in un comunicato che la decisione di cancellare l’invito è stata presa “con grande rammarico”. Il motivo era che nella lettera firmata dalla Fraser “si mette in discussione il diritto di Israele a esistere come ‘stato etno-suprematista’ fin dalla sua fondazione nel 1948″. Gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023 viene [sic] elevati ad atto di legittima resistenza”.

L’università ha dichiarato che la richiesta dei firmatari di boicottare le istituzioni israeliane a livello accademico e culturale è in contrasto con gli stretti legami dell’università con le istituzioni partner israeliane e che le opinioni espresse nella lettera non sono in linea con le sue dichiarazioni dell’ottobre 2022 sulla situazione nella regione mediorientale.

In un’intervista alla Frankfurter Rundschau, la Fraser si è definita vittima di un “maccartismo filosemita”, insieme ad altri accademici, come Masha Gessen, che sono stati destituiti in Germania per le loro opinioni sul conflitto mediorientale, malgrado le crescenti critiche sul fatto che un consenso politico dominante pro-Israele ha bloccato ogni aperto dibattito.

“Dopo tutto, sono stata destituita in nome della responsabilità tedesca per l’Olocausto. Questa responsabilità dovrebbe valere anche per gli ebrei. Ma in Germania viene ristretta alla politica statale del governo israeliano attualmente al potere. Il maccartismo filosemita lo riassume bene. Un modo per mettere a tacere le persone con il pretesto di sostenere gli ebrei”, ha detto Fraser.

In un’intervista rilasciata a Die Zeit, in cui ha affrontato la questione del dovere della Germania, in quanto responsabile dell’Olocausto, di proteggere la vita degli ebrei, Fraser ha affermato che questo dovere viene erroneamente applicato per escludere le critiche al governo israeliano.

“Sono assolutamente d’accordo sul fatto che i tedeschi abbiano una responsabilità speciale nei confronti degli ebrei a causa dell’Olocausto. Ma equiparare le critiche al governo israeliano all’antisemitismo è semplicemente sbagliato. E mi permetto di aggiungere che anche io, come ebrea, sento una responsabilità particolare. Ma… questo non significa dare carta bianca al governo israeliano. Ciò che sta accadendo a Gaza non dovrebbe accadere – e soprattutto non in mio nome. Rifiuto fermamente l’equazione tra Israele ed ebraismo. L’ebraismo ha una ricca tradizione laica e, soprattutto, universalistica. Mi addolora quando viene ridotto all’attuale politica iper-etno-nazionalista di Israele”.

Alla domanda su cosa pensava rispetto al fatto che alla filosofa Judith Butler fosse stato permesso di assumere la stessa cattedra nel 2016, nonostante fosse stata molto critica nei confronti di Israele, Fraser ha risposto: “In Germania è aumentato il panico di fare qualcosa di sbagliato. Inoltre, la guerra a Gaza sta riaccendendo il nervosismo”.

La Fraser ha dichiarato che continuerà a tenere le conferenze che aveva programmato a Colonia, sia alla New School che in un’altra sede in Germania.

“Mi è stato suggerito di tenere le conferenze in altri luoghi della Germania con lo slogan: ‘Questo è ciò che non vi è stato permesso di ascoltare a Colonia’”.

In una lettera a Joybrato Mukherjee, rettore dell’Università di Colonia, la presidente ad interim della New School, Donna E. Shalala, ha definito la sua decisione “semplicemente oltraggiosa” e “offensiva” e gli ha chiesto di ripensarci. Ha commentato che Albertus Magnus, il filosofo, scienziato e vescovo libero del XIII secolo da cui la cattedra prende il nome, “sarebbe rimasto sconvolto”.

Negli anni ’30, la New School, ha sottolineato, aveva “salvato gli intellettuali che cercavano rifugio dai nazisti”, tra cui la teorica politica Hannah Arendt, lo psicologo Erich Fromm e il compositore Hanns Eisler.

“Abbiamo continuato il corpus del pensiero critico che era stato spazzato via, promuovendo le notevoli tradizioni dell’accademia tedesca”, ha scritto.

https://www.theguardian.com/education/2024/apr/10/nancy-fraser-cologne-university-germany-job-offer-palestine

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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