Diverse donne arabe israeliane incluse nell’ultima lista di prigionieri da rilasciare nell’accordo di scambio con Hamas

Nov 28, 2023 | Notizie

di Yael Freidson, Jack Khoury, Jonathan Lis,

Haaretz, 28 novembre 2023.   

Ahed Tamimi è inclusa nell’ultima lista di prigionieri da rilasciare.

La madre di Ahed Tamimi mostra un quadro della figlia il giorno del suo arresto, nella loro casa di Nabi Saleh, un villaggio palestinese in Cisgiordania. JAAFAR ASHTIYEH – AFP

Il Ministero della Giustizia israeliano ha reso noti martedì i nomi dei cinquanta prigionieri e detenuti designati per il rilascio nell’ambito dell’accordo di scambio con Hamas.

Dopo che 150 dei 300 prigionieri della lista originale sono stati rilasciati, il governo ha aumentato il numero di persone nella lista approvata per ampliare la capacità di negoziare con Hamas con l’obiettivo di rilasciare altri ostaggi oggi e domani.

46 dei detenuti inclusi nella nuova lista sono stati arrestati nelle ultime settimane, dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, con il sospetto di incitamento e sostegno al terrorismo e altri reati minori. Insolitamente, circa 20 delle donne presenti nella lista sono cittadine israeliane appartenenti alla comunità araba del Paese.

Una delle prigioniere provenienti dalla società araba in Israele è Shatila Abu Ayada, della città araba israeliana di Kafr Qasem, condannata a 16 anni di carcere per tentato omicidio dopo aver accoltellato una donna a Rosh Ha’ayin nel 2016.

Un’altra prigioniera è Aya Khatib, residente nella città di Arara, nel Negev, condannata per aver raccolto fondi per Hamas e condannata a quattro anni di carcere, che ha iniziato a scontare due mesi fa. Un’altra candidata è Asma Abu Takfa, 32 anni, di Rahat, arrestata ad aprile con l’accusa di tentato omicidio e possesso di un coltello.

Una prigioniera rilasciata lunedì sera e portata in Cisgiordania dove ha abbracciato i suoi parenti. FADEL SENNA – AFP

Un’altra detenuta candidata al rilascio è Noel Abd Fatiha, residente a Gerusalemme Est, condannata per tentato omicidio dopo aver cercato di accoltellare un uomo israeliano nel quartiere di Armon HaNatziv, nella capitale, nel febbraio 2020.

Aya Tamimi, 20 anni, è stata incriminata per incitamento al terrorismo dopo aver postato sui social media le immagini dei funerali degli ebrei uccisi nel massacro del 7 ottobre, dando la sua approvazione agli omicidi.

Il partito di sinistra arabo ed ebraico Hadash ha criticato la decisione di includere i prigionieri arabi israeliani nell’accordo di scambio con Hamas, affermando che “la mossa potrebbe servire a procedure pericolose da parte del governo, come la revoca della cittadinanza a causa di reati legati alla libertà di espressione, e potrebbe servire a istigatori di destra contro questi detenuti, ciò che potrebbe portare a spargimenti di sangue e giustificare la delegittimazione della società araba nel suo complesso”.

Tra i detenuti palestinesi presenti nella lista c’è Ahed Tamimi, la studentessa palestinese di 22 anni arrestata il 6 novembre dalle forze di sicurezza israeliane con il sospetto di incitare alla violenza e incoraggiare il terrorismo.

Ahed Tamimi, 22 anni, studentessa dell’Università di Birzeit, è stata arrestata perché sospettata di aver minacciato sui social media di uccidere i coloni ebrei. “Il nostro messaggio alle mandrie di coloni è che vi aspettiamo in tutte le città della Cisgiordania, da Hebron a Jenin. Vi massacreremo e voi direte che, in confronto, quello che Hitler vi ha fatto è stato uno scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri crani. Venite, vi aspettiamo”, si leggeva nel post, scritto in ebraico e arabo. [La sua famiglia ha negato che Ahmed abbia scritto il post, affermando che il suo account è stato violato mesi fa e che spesso il suo nome vene usato abusivamente online, NdT].

Nel 2018, mentre era minorenne, Tamimi è stata condannata con patteggiamento per aver aggredito un ufficiale e un soldato dell’IDF dopo che era stata documentata mentre schiaffeggiava un soldato. Fu condannata a otto mesi di carcere e a una multa di 5.000 shekel.

Nel frattempo, il Servizio Carcerario Israeliano ha annunciato questa mattina che 33 prigionieri e detenuti della sicurezza sono stati rilasciati questa notte come parte della quarta fase dell’accordo con Hamas.

Tra i prigionieri rilasciati c’è una residente di Gerusalemme Est, condannata per tentato omicidio per aver accoltellato il suo vicino ebreo nel quartiere di Sheikh Jarrah due anni fa. Il suo nome non è stato pubblicato perché all’epoca era minorenne.

Gli altri sono stati condannati o accusati di reati meno gravi, tra cui il lancio di pietre. I prigionieri provenivano da diverse strutture di detenzione, tra cui Ketziot, Nafha, Ramon, Megiddo e Ofer, e sono stati tutti rilasciati dalla prigione di Ofer o dal centro di detenzione di Gerusalemme.

Dall’inizio della guerra, circa 2.000 ricercati sono stati arrestati in tutta la Cisgiordania e nella valle della Bekaa, di cui circa 1.100 associati all’organizzazione terroristica Hamas.

https://www.haaretz.com/israel-news/2023-11-28/ty-article/.premium/50-women-palestinian-prisoners-added-to-list-of-candidates-for-release-in-exchange-deal/0000018c-1532-dd03-a7ff-bf3a72ae0000

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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