da Ministero Affari Esteri Palestina,

20 novembre 2023. 

La Giornata Mondiale dell’Infanzia ricorre oggi in un momento in cui la vita, i diritti, la casa, la scuola e i sogni dei bambini palestinesi vengono deliberatamente e sistematicamente falcidiati dal regime illegale dell’occupazione israeliana. I bambini palestinesi devono far fronte a un continuo uso arbitrario, indiscriminato ed eccessivo della forza, che si traduce in una tragica situazione di sofferenza diffusa e di trauma duraturo.

Nelle ultime sei settimane, l’assalto omicida di Israele a Gaza ha ucciso più di 5500 bambini, mentre migliaia di altri sono rimasti sotto le macerie e si presume siano morti. Altre migliaia sono feriti. I bambini palestinesi che sopravvivono a questo massacro sono costretti a sopportare condizioni disumane di sfollamento, fame, disidratazione e mancanza degli elementi basilari della vita, imposte loro da Israele, la potenza occupante.

Questa atroce realtà si estende anche ai bambini palestinesi della Cisgiordania occupata, dove l’esercito di occupazione e le milizie dei coloni hanno sfollato decine di famiglie e ucciso 96 bambini dall’inizio del 2023, di cui 53 sono stati uccisi negli ultimi 44 giorni. Nel frattempo, 200 bambini palestinesi languono nei centri di detenzione israeliani, privati dei loro diritti più elementari.

La violenza strutturale e sistemica contro i bambini è emblematica del radicato programma di colonizzazione, espropriazione e apartheid del regime di occupazione israeliano. Questa campagna di crudeltà contro i bambini palestinesi e contro ogni prospettiva di vivere in dignità, sicurezza e libertà è un attacco deliberato al futuro della Palestina.

Lo Stato di Palestina continuerà a compiere passi decisi per proteggere e difendere la dignità, i diritti e la vita dei bambini palestinesi, compresa la denuncia dei responsabili per i crimini di guerra commessi contro i bambini.

A questo proposito, chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di includere definitivamente le forze di occupazione israeliane e le milizie dei coloni nella lista ONU dei soggetti e delle entità che commettono gravi violazioni contro i bambini in situazioni di conflitto armato. Inoltre, lo Stato di Palestina chiede agli altri Stati, in particolare alle Alte Parti Contraenti delle Convenzioni di Ginevra, di intraprendere azioni efficaci per porre fine all’aggressione militare in corso contro i bambini palestinesi, anche ritenendo i funzionari del governo israeliano, i comandanti militari e le forze, così come i coloni, responsabili delle loro gravi violazioni e dei crimini efferati contro i bambini palestinesi.

20 novembre 2023

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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