Intrapresa una causa legale contro l’amministrazione Biden per la sua complicità nel genocidio di Gaza

Nov 14, 2023 | Notizie

di Michael Arria

Mondoweiss, 13 novembre 2023.  

Il Centro per i Diritti Costituzionali ha intentato una causa contro il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il Segretario di Stato Antony Blinken e il Segretario alla Difesa Lloyd Austin per mancata prevenzione e complicità nel genocidio.

Joe Biden, affiancato dal segretario di stato Antony Blinken e dal segretario alla difesa Lloyd Austin, pronuncia un discorso il 25 gennaio 2023 alla Casa Bianca. (foto ufficiale della Casa Bianca di Cameron Smith)

Un’organizzazione no-profit statunitense ha intrapreso un’azione legale contro l’amministrazione Biden per il suo sostegno all’assalto mortale di Israele a Gaza.

Lunedì 13, il Center for Constitutional Rights (CCR) ha intentato una causa nel Distretto Settentrionale della California contro il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il Segretario di Stato Antony Blinken e il Segretario alla Difesa Lloyd Austin, per mancata prevenzione di genocidio e complicità nel genocidio.

Tra i querelanti ci sono i gruppi per i diritti umani Defense for Children International-Palestine (DCIP) e Al-Haq, il fondatore della Grande Marcia del Ritorno Ahmed Abu Artema, il fondatore della Grande Marcia del Ritorno 2018, il medico del Nasser Medical Complex Dr. Omar Al-Najjar e il ricercatore sul campo del DCIP Mohammed Ahmed Abu Rokbeh.

“A dire la verità, è penoso rivedere tutte le scene delle scorse settimane. Quando le ricordo mi si apre una porta sull’inferno”, ha dichiarato Al-Najjar in un comunicato. “Ho perso cinque parenti, ho curato troppi bambini che erano gli unici sopravvissuti delle loro famiglie, ho ricevuto i corpi dei miei colleghi studenti di medicina e delle loro famiglie, e ho visto l’ospedale trasformarsi in un rifugio per decine di migliaia di persone, mentre tutti noi siamo a corto di carburante, elettricità, cibo e acqua. Gli Stati Uniti devono fermare questo genocidio. Tutti nel mondo devono fermarlo”.

Più di 11.000 palestinesi sono stati uccisi da Israele dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Il governo degli Stati Uniti dà a Israele più di 3,8 miliardi di dollari di aiuti militari all’anno, e Biden sta attualmente facendo pressione sul Congresso per ottenere altri 14,5 miliardi di dollari. La settimana scorsa, il presidente ha dichiarato ai giornalisti che non c’è “alcuna possibilità” che la Casa Bianca chieda un cessate il fuoco.

“Il genocidio, il più grave dei crimini secondo il diritto internazionale, definito nella Convenzione sul Genocidio e recepito nella legislazione nazionale degli Stati Uniti al 18 U.S.C. § 1091 previa ratifica, costituisce alcuni atti “commessi con l’intento di distruggere in tutto o in parte un gruppo nazionale etnico, razziale o religioso in quanto tale”, tra l’altro: (i) uccidendo i membri del gruppo, (ii) infliggendo deliberatamente al gruppo condizioni di vita calcolate per portarlo alla distruzione fisica in tutto o in parte; e (iii) causando gravi danni fisici o mentali”, si legge nella denuncia. Negli ultimi 38 giorni, il mondo ha visto alti funzionari israeliani usare un linguaggio disumanizzante a proposito del loro espresso intento di distruggere e sfollare i palestinesi a Gaza, imponendo un assedio implacabile e privando intenzionalmente i palestinesi delle condizioni di vita necessarie alla sopravvivenza umana”. L’esercito israeliano ha sganciato circa 25.000 tonnellate di esplosivo sui palestinesi di Gaza, approssimativamente la potenza di due bombe nucleari”.

“Nelle ultime cinque settimane, il presidente Biden e i segretari Blinken e Austin si sono schierati a fianco di un governo israeliano che ha reso chiara la sua intenzione di distruggere la popolazione palestinese di Gaza. Mentre un quartiere dopo l’altro, un ospedale dopo l’altro e un rifugio per i palestinesi sfollati venivano bombardati, mentre la popolazione era soggetta a un assedio totale e a una chiusura che negava a 2,2 milioni di persone i beni di prima necessità per la vita, i governanti USA hanno continuato a fornire sostegno sia militare che politico alla campagna genocida israeliana in corso, senza imporre alcuna linea rossa”, ha dichiarato l’avvocata del CCR Katherine Gallagher. “Gli Stati Uniti hanno l’obbligo chiaro e vincolante di prevenire, e non di favorire, il genocidio. Finora, hanno fallito sia nel loro dovere legale e morale che nel loro considerevole potere di porre fine a questo orrore. Devono farlo”.

In un articolo di ottobre per Jewish Currents Raz Segal, professore associato di studi sull’Olocausto e sui genocidi presso la Stockton University e professore di ruolo nello studio dei genocidi moderni, ha definito l’assalto di Israele a Gaza “un caso da manuale” di genocidio.

“L’obiettivo di Israele è distruggere i palestinesi di Gaza”, ha scritto Segal. “E quelli di noi che osservano il mondo non rispettano la loro responsabilità di impedirlo”.

William Schabas, il più importante esperto legale di genocidio al mondo, ha scritto nella sua dichiarazione sul caso: “Concludo che c’è un serio rischio di genocidio contro la popolazione palestinese di Gaza e che gli Stati Uniti d’America stanno violando il loro obbligo, sia in base alla Convenzione sul Genocidio del 1948, di cui fanno parte, sia in base al diritto internazionale consuetudinario, di usare la loro posizione di influenza con il governo di Israele e di prendere le migliori misure in loro potere per impedire che il crimine abbia luogo”.

All’inizio del mese il Center for Constitutional Rights (CCR), Palestine Legal e National Lawyers Guild hanno scritto una lettera per avvertire i membri del Congresso che avrebbero rischiato una potenziale responsabilità legale se avessero appoggiato il pacchetto militare d’emergenza di Biden per Israele.

“Vi preghiamo di prendere nota del fatto che se voterete a favore di questo pacchetto, rischierete di incorrere in responsabilità penali e civili per favoreggiamento di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità ai sensi del diritto internazionale, e potrete essere sottoposti a indagini e procedimenti giudiziari presso la Corte Penale Internazionale e in Stati terzi in base al principio della giurisdizione universale”, si leggeva nella lettera.

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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1 commento

  1. Mariarosa

    Dovremmo vergognarci tutt* noi che siamo al sicuro e lasciamo che questo inferno continui.

    Rispondi

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  1. Una risoluzione elettorale che non ferma il genocidio mentre Assange viene condannato per aver rivelato crimini di guerra - Comitato No Guerra No Nato - Nato Exit - […] querelato da un gruppo chiamato “Azione legale a contrasto dei crimini contro l’umanità”. Il Centro per i Diritti Costituzionali…
  2. Una risoluzione elettorale che non ferma il genocidio mentre Assange viene condannato per aver rivelato crimini di guerra - APS Per un Mondo senza Guerre - […] querelato da un gruppo chiamato “Azione legale a contrasto dei crimini contro l’umanità”. Il Centro per i Diritti Costituzionali…

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