Haaretz, 1 novembre 2023.
In gioventù, Sukkot, del partito Sionismo Religioso, è stato bersaglio del servizio di sicurezza Shin Bet per il suo presunto coinvolgimento in attività estremiste ebraiche in Cisgiordania.
Il membro della Knesset Zvi Sukkot, del partito di estrema destra Sionismo Religioso, sarà nominato presidente di una sottocommissione della Knesset sulle questioni della Cisgiordania, ha annunciato il suo partito mercoledì. Sukkot è stato nominato lunedì nel Comitato per gli Affari Esteri e la Difesa della Knesset, in sostituzione del suo collega di partito Moshe Solomon, presidente uscente della sottocommissione.
Da sempre bersaglio del servizio di sicurezza Shin Bet, Sukkot è stato arrestato numerose volte. Nel 2011 è stato interrogato perché sospettato di aver appiccato il fuoco all’auto di un comandante di polizia, mentre era in corso una demolizione di strutture da parte delle autorità israeliane, in un avamposto ebraico non autorizzato in Cisgiordania. Non è mai stato incriminato. Nello stesso periodo, sono stati emessi contro di lui diversi ordini restrittivi che gli hanno impedito di uscire dalla Cisgiordania. L’ultimo ordine restrittivo è stato emesso nel 2012, a seguito di informazioni secondo cui stava conducendo quella che è stata descritta come “attività segreta e violenta contro i palestinesi”.
Nel corso degli anni, Sukkot si è spostato verso l’attività politica e si è schierato pubblicamente contro la violenza, pur continuando a sostenere che la “violenza dei coloni” non esiste. Nell’aprile 2021, Sukkot è stato filmato mentre spingeva e prendeva a calci il capo del consiglio del villaggio palestinese di Sebastia.
Da adolescente, all’epoca del ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza nel 2005, Sukkot divenne un membro attivo della cosiddetta Gioventù delle Colline, un gruppo di giovani estremisti che ha creato avamposti ebraici isolati in Cisgiordania. Quattro anni dopo, quando aveva 20 anni, fu sospettato di aver appiccato un incendio doloso a una moschea. Ha sempre negato di essere coinvolto nell’episodio, ma ha invocato il suo diritto di rimanere in silenzio durante l’interrogatorio. Sukkot è stato rilasciato e il caso contro di lui è stato infine archiviato per mancanza di prove.
Il 6 ottobre, un giorno prima dello scoppio dell’attuale guerra di Gaza, ci sono stati scontri nella cittadina palestinese di Hawara, in Cisgiordania, tra i residenti locali e gli ebrei israeliani, compreso Sukkot, quando gli israeliani hanno eretto una sukkah (capanna) per protestare contro la sparatoria verso una famiglia ebrea nella zona, avvenuta il giorno prima. Un palestinese è stato ucciso durante lo scontro.
Sukkot era il numero 16 della lista Sionismo Religioso nelle elezioni per la Knesset dello scorso anno, una lista congiunta con il partito di estrema destra Otzma Yehudit guidato da Itamar Ben-Gvir. Sukkot è diventato membro della Knesset nel febbraio 2023 dopo che il leader del suo partito, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, si è dimesso dalla Knesset, liberando così un seggio per il Sionismo Religioso.
Il passato impegno pubblico di Sukkot include un periodo come direttore di Otzma Yehudit; il lavoro come assistente di Yossi Dagan, il capo del Consiglio Regionale della Samaria in Cisgiordania; e il portavoce di Yitzhar, l’insediamento radicale dove risiede.
Peace Now, un’organizzazione che si oppone agli insediamenti ebraici in Cisgiordania, ha invitato il presidente del partito Unità Nazionale Benny Gantz e il deputato di Unità Nazionale Gadi Eisenkot, che si è unito al gabinetto il mese scorso dopo lo scoppio della guerra, a “chiedere immediatamente la cancellazione della nomina di Sukkot”.
Peace Now ha avvertito che la nomina di un politico testa calda come Sukkot “a una posizione di sicurezza così elevata e classificata danneggia la sicurezza del Paese ed è un pugno nell’occhio” per gli Stati Uniti. L’organizzazione ha definito la nomina una testimonianza “dell’irresponsabilità nazionale di un pericoloso governo messianico, che sta facendo di tutto per aprire un terzo fronte di guerra in Cisgiordania”.
Da parte sua, la leader del Partito Laburista Merav Michaeli, membro del Comitato per gli Affari Esteri e la Difesa, ha definito la nomina “pericolosa”.
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.
.