di Yousef Salman,
Globalist, 10 settembre 2023.
Il 31 agosto le forze d’occupazione israeliane hanno arrestato al valico di “Allenby”, sul fiume Giordano, tra la Palestina e la Giordania, il cittadino italo-palestinese Khaled El Qaisi al suo rientro in Italia dopo una vacanza a Betlemme.
Il 31 agosto le forze d’occupazione israeliane hanno arrestato arbitrariamente al valico di “Allenby”, sul fiume Giordano, tra la Palestina e la Giordania, il cittadino italo-palestinese Khaled El Qaisi al suo rientro in Italia dopo una vacanza a Betlemme presso i suoi parenti. Il 7 settembre si è svolta la prima udienza e, nonostante non ci fossero capi d’accusa, la Corte israeliana ha deciso il prolungamento dell’arresto fino al 14 settembre impedendo, inoltre, a Khaled di entrare in contatto con il suo avvocato. Khaled è un ricercatore universitario presso la Facoltà di Lingue e Civiltà Orientali a “La Sapienza” di Roma, ed è uno stimato militante ed attivista della giusta causa del popolo palestinese.
Quello che ha subito Khaled fa parte della pratica quotidiana, della politica criminale dei governanti israeliani, che violano e negano ogni diritto nei territori palestinesi occupati. Sono più di 5.000 i prigionieri politici palestinesi nelle disumane carceri israeliane, più di 1260 in detenzione amministrativa, cioè senza uno specifico capo d’accusa, rinnovabile di 6 mesi in 6 mesi passando anni e anni in galera senza né accuse né, conseguentemente, un giusto processo.
Israele è l’unico Stato al mondo, tra quelli considerati – a torto o a ragione – democratici, che pratica la detenzione amministrativa, la tortura e la violazione dei diritti umani stabiliti dalle leggi internazionali, senza essere accusato e punito pr questi suoi crimini. Tutto questo è al di sopra di ogni legge ed è fuori legge.
Come Comunità e Giovani Palestinesi di Roma e del Lazio, invitiamo tutti i liberi, gli onesti e gli amanti della Pace a scendere in Piazza insieme a noi, al sit-in che si terrà al Viale dei Giusti della Farnesina, di fronte al Ministero degli Affari Esteri, martedì 12/9/2023, dalle ore 17 alle ore 19, per chiedere all’Italia, e nello specifico al Ministro degli Affari Esteri, oltre che a tutte le realtà della politica, dei mezzi d’informazione e della società civile italiana, di attivarsi per la liberazione di Khaled come è stato fatto in precedenti situazioni simili.
Contestualmente chiediamo una condanna pubblica della politica oppressiva di Israele verso i palestinesi e la liberazione di tutti i prigionieri politici detenuti perché rivendicano il diritto alla libertà del loro Paese e la fine dell’illegale e disumana occupazione israeliana.
Firmato: Yousef Salman
Presidente della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio
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